Ascoltate Josè Saramago intervistato da Serena Dandini
martedì 30 settembre 2008
Lettera aperta al portiere del Milan Abbiati
Caro Christian,mi permetto di rivolgermi a te con il “tu”, dal momento che abbiamo quasi la stessa età (tu sei del '77 ed io del ’79).Leggo una tua intervista rilasciata a Sport Week (supplemento della Gazzetta) in cui dichiari la tua fede negli ideali del fascismo, ultimo di una lunga serie di calciatori che condividono le tue stesse simpatie politiche.Hai poi detto che eri sicuro che la cosa avrebbe provocato scalpore ma non ti volevi tirare indietro nel manifestare il tuo pensiero e le tue opinioni. A me francamente non hanno sorpreso più di tanto le tue dichiarazioni.In effetti non vedo perché, nell’Italia di oggi e nel calcio di oggi, ragazzi ricchi oltre ogni limite del decoro sociale e ignoranti oltre il limite della umana decenza, cresciuti in un ambiente di esasperato agonismo, ottuso maschilismo, rigida gerarchizzazione delle relazioni, razzismo sfrontatamente ostentato, dovrebbero pensarla diversamente.E non mi riferisco qui all’ambiente del calcio che conta, la cui patinata vacuità in un certo senso riesce a tenere a freno, grazie al sapiente lavoro della laicizzazione mercantile, le esuberanze più compromettenti e vistose. Mi riferisco a quel mondo delle giovanili (in cui anche tu sarai cresciuto) e del dilettantismo, ai campetti di periferia, cantati da De Gregori e descritti dalle meravigliose pagine di scrittori come Osvaldo Soriano. In realtà quei campetti di una umanità gioiosa, scanzonata e solidale, sono qui da noi – oggi – solo una suggestione letteraria. Non parlo per sentito dire, avendo girato centinaia di campi e campetti della periferia romana nella mia lunga e non fortunatissima carriera di ruvido terzino destro di una squadra di infima divisione (pur se di discreta caratura a livello giovanile). Chi parla di un calcio corrotto dagli interessi economici e dal circo mediatico che ci ruota attorno – comprese le curve neofasciste con la loro arcaicizzante lotta contro il “calcio moderno”, spesso guardata con simpatia a sinistra per le sue venature anticapitaliste – forse non ha mai sentito le grida di quei padri (e tantissime madri) indiavolati ai bordi di quei campetti ad imprecare contro i figli – degli altri, ma soprattutto propri, per qualche errore di appoggio o di disimpegno – o non ha mai assistito alle devastanti risse che quasi immancabilmente si scatenano dopo decisioni controverse di arbitri-eroi che non so quale fanatismo religioso, quale irresistibile pulsione al martirio spinge fino a quelle lande desolate. Ti risparmio, caro Christian, perché ne sarai esperto, di raccontarti cosa succede – e cosa viene gridato dagli spalti e dalla panchina – quando l’arbitro ha la malaugurata idea di essere di sesso femminile. Chi pratica il calcio dilettantistico sa che nessuno sport – a parte i combattimenti clandestini dei cani, da cui però sono esclusi i padroni – è più gratuitamente violento di questo.Detto ciò, veniamo dunque al motivo della mia irritazione nel leggere la tua intervista. Non sono tanto le tue prevedibili simpatie fasciste a darmi molto fastidio; sono cresciuto in una scuola costellata di celtiche, bomberini ghiaccio, saluti romani e tutto l’armamentario della gioventù romana di ultima generazione e sono abbastanza smaliziato su queste cose. Quello che mi irrita davvero è la trita liturgia di dichiarazione sul perché sei e siete fascisti: “La capacità di assicurare l’ordine, garantendo la sicurezza dei cittadini” e baggianate di questo genere. Nella vostra ottusa, crassa, ma per nulla innocente ignoranza, riducete sempre il fascismo a una grande organizzazione nazionale per il decoro urbano, a una sorta di braccio politico della polizia municipale. Come se uno dicesse che è comunista perché le metropolitane di Mosca erano splendide o liberale perché nell’Inghilterra della signora Thatcher le cabine del telefono erano efficientissime.E poi, immancabilmente, per far vedere il vostro critico distacco da alcune, casuali, degenerazioni, prendete le distanze dalle leggi razziali e dall’alleanza con Hitler. Come se si trattasse di cose accidentali, congiunturali, che nulla avevano a che fare con lo spirito originario di un partito nato per costruire quattro palazzi all’Eur e far arrivare puntuali i treni. Come se si potesse dire: “Io ho grande ammirazione per l’Unione Filatelica Italiana, ma certo non ho condiviso quando hanno organizzato quel vergognoso raduno di collezionisti di francobolli”.Mai uno che almeno si prenda la responsabilità delle sue idee, che onori quel “menefrego” fascista dicendo quello che pensa, quello che veramente pensate. Quel che pensate – giustamente e coerentemente dal vostro punto di vista, come direbbe il nostro ministro della Difesa – lo sappiamo bene noi che leggiamo queste patetiche interviste e lo sapete bene pure voi, caro Christian. Lo sai bene anche tu, che dalle foto del settimane scattate nel tuo soggiorno di eccezionale cafonaggine (tavolo di cristallo con attorno sei sedie... tigrate!) mostri orgoglioso le tue braccia coperte di insulsi tatuaggi. Lo sapete bene, mamai nessuno che abbia il coraggio di dire: “Ebbene sì, sono fascista, mi stanno sul cazzo i negri, mi piace il Duce, i suoi ideali maschi di forza, di giovinezza, di comando, contro gli intellettualini mezzi froci e comunisti che danno lezioni su camere a gas, campi rom e altre stronzate del genere”. Invece no; siete li tutti a negare e a dire “ma figurarsi”. Come Buffon quando disse che non sapeva che “Boia chi molla” fosse un motto fascista, come Aquilani che disse che i cimeli in casa sua erano regali di uno zio ma lui non ci capiva nulla di politica, come Di Canio che disse che il suo non era un saluto romano ma un saluto alla curva col braccio poi equivocato dai giornalisti. Manco come fascisti siete buoni.
«Io non ho vergogna a manifestare la mia fede politica. Del fascismo condivido ideali come la Patria e i valori della religione cattolica»...«Del fascismo rifiuto le leggi razziali, l’alleanza con Hitler e l’ingresso in guerra, ma mi piace la capacità che aveva di assicurare l’ordine, garantendo la sicurezza dei cittadini».
Abbiati, dai un'occhiata a Wikipediae ti accorgerai che gli errori commessi durante quel tristo e nefasto periodo furono di più .
Durante il fascismo i treni partivano in orario, però i vagoni erano piombati e all'interno ammassati come bestie uomini, donne, vecchi e bambini che sono finiti nei campi di concentramento e da lì non sono più tornati. La descrizione che fai di campi e di campetti delle periferie e non solo è oltremodo calzante, così come la descrizione del mancato coraggio con cui certi soggetti esprimono le loro idee. Sempre che siano idee e che siano loro. Che tristezza.
oh, porca pupazza! mi hanno tolto le parole dalla bocca! ... e pensare che stavo cedendo al Comunismo perchè mi piaceva la Prospettiva Nevskij ... si perchè io di politica non ne capisco niente, e molto meno di calcio (11 idioti in pigiama che prendono a calci una palla di pezza nel giorno + bello per dedicarsi a se stessi!)
... ma il fatto che il Comunismo ha prodotto una tale commistione di stili mi affascina
... ma che caskio dico?!?!?! ma che vadano a lavorare!
Un giorno incontrai un bambino cieco...mi chiese di descrivergli il mare, io osservandolo glielo descrissi, poi mi chiese di descrivergli il mondo...io piangendo glielo inventai...
Durante un incendio nella foresta, mentre tutti gli animali fuggivano, un colibrì volava in senso contrario con una goccia d'acqua nel becco. "Cosa credi di fare!" Gli chiese il leone. "Vado a spegnere l'incendio!" Rispose il piccolo volatile. "Con una goccia d'acqua?" Disse il leone con un sogghigno di irrisione. Ed il colibrì, proseguendo il volo, rispose:
"Io faccio la mia parte!".
Cambia menù per non consumare il mondo
Clicca l'immagine e scopri come diventare vegetariano passo a passo
«E noi abbiamo una vera missione, in questa spaventosa miseria italiana, una missione non di potenza o di ricchezza, ma di educazione, di civiltà»
(P. P. Pasolini)
NIENTE REGALI ALLE MAFIE !
Ascolta l' intervento molto toccante di Salvatore Borsellino al NO B. DAY
La mafia, lo ripeto ancora una volta, non è un cancro proliferato per caso su un tessuto sano. Vive in perfetta simbiosi con la miriade di protettori, complici, informatori, debitori di ogni tipo, grandi e piccoli maestri cantori, gente intimidita o ricattata che appartiene a tutti gli strati della società. Questo è il terreno di coltura di Cosa Nostra con tutto quello che comporta di implicazioni dirette o indirette, consapevoli o no, volontarie o obbligate, che spesso godono del consenso della popolazione.
Carlo Ruta
Censura, parla Carlo Ruta: "Ecco perché sono stato oscurato. E da chi"
Nel tempo dell'inganno universale dire la verità è un atto rivoluzionario.
Anche ad Avezzano il terremoto ha fatto i suoi danni e portato terrore. «Molta gente dorme ancora nelle macchine. Siamo sempre in stato d'allarme. Soprattutto perché ognuno di noi ha parenti, amici, colleghi che vivono a L'Aquila», racconta Ornella Gemini. Il suo pensiero, come quello di tutti, è per chi è vivo: «il dramma vero è vissuto da coloro che hanno perso tutte quelle cose a cui non si pensa mai, perché le diamo per scontate». La mente di Ornella, però, corre ogni notte a casa di quelle madri che hanno perso un figlio nella Casa dello Studente. Perché sa cosa vi troverebbe: «una mamma seduta in un angolo di divano che non riesce a dormire anche se imbottita di psicofarmaci. Sta lì, raggomitolata su se stessa, piange disperatamente il mondo che aveva tra le mani e il vuoto attuale». Ornella suo figlio lo ha perso il 24 giugno scorso, «"suicidato" nel carcere di Sollicciano, impiccato nel bagno». Niki Aprile Gatti aveva solo ventisei anni...
" La vigliaccheria chiede: è sicuro? L'opportunità chiede: è conveniente? La vana gloria chiede: è popolare? Ma la coscienza chiede: è giusto? "
(Martin Luther King )
Pandora : una voce diversa
ArcoirisTV
Dal blog di Daniele Sensi
Ponte sullo Stretto
Prima vennero per i comunisti, e io non dissi nulla perché non ero comunista.
Poi vennero per i socialdemocratici e io non dissi nulla perché non ero socialdemocratico
Poi vennero per i sindacalisti, e io non dissi nulla perché non ero sindacalista.
Poi vennero per gli ebrei, e io non dissi nulla perché non ero ebreo.
Poi vennero a prendere me. E non era rimasto più nessuno che potesse dire qualcosa.
(Martin Niemöller, pastore antinazista)
Genocidio dei Nativi Americani
Tutti devono sapere cosa è accaduto nelle scuole residenziali canadesi ad opera di funzionari della chiesa :centinaia di migliaia di bambini Nativi sono stati rinchiusi, dopo essere stati rapiti alle famiglie, e costretti a parlare solo inglese, a dimenticare la propria cultura e a professare la religione cristiana. Qui hanno subito violenze fisiche e sessuali, elettroshock, sterilizzazioni e, in molti casi, la morte.
Franca Rame recita "Lo Stupro"
Danilo Dolci
Se l'occhio non si esercita, non vede.
Se la pelle non tocca, non sa.
Se l'uomo non immagina, si spegne.
Gruppo EveryOne
ROM: "IO CHIEDO SCUSA"
LEGGI L'INTERVENTO DI DON CIOTTI
La maglietta «clandestina»
Acquistandola, inoltre, potrete sostenere il progetto della sartoria rom del campo Quintiliani di Roma
CLICCA l'immagine e leggi
Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo adottata dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 10 Dicembre 1948
EMERGENCY
Come scegliere
Chi finanzia la vivisezione - Chi aiuta i malati, ma non finanzia ricerche - Chi finanzia ricerche senza animali, e si oppone alla vivisezione, in Italia e in altri Paesi
Manifestazione virtuale contro la vivisezione
SEI UNO STUDENTE?
Scarica la guida pratica della LAV
Telethon finanzia questo.
Guida al Non Testato
Vieni a scoprire tutte le aziende italiane e straniere che aderiscono allo Standard internazionale
Dietro ad un capo in pelliccia o un semplice inserto si nasconde la sofferenza degli animali. Siano essi cresciuti nelle piccole gabbie di un allevamento o catturati con le tagliole, gli animali sono quelli che ci rimettono la pelle per la vanità e il profitto di alcuni esseri umani.
LA TERRA DIVORATA
Roghi tra Napoli e Caserta
Perchè le chiamano morti biache?
Film tratto da una storia vera
CADUTI SUL LAVORO
Ecco, in ordine cronologico, gli incidenti mortali riportati dalla stampa nel 2008 e i nomi dei tanti eroi ignoti morti di lavoro e nel lavoro e relegati in qualche breve di cronaca.
L'ARCHIVIO RAI SU INTERNET
Camilleri 5 poesie "incivili"
Camilleri 10 poesie "incivili"
Pro Tibet
Antonio Tabucchi
"...Io credo che c'è una classe politica italiana che si sta calando in uno scafandro dove non vuole essere ascoltata, dove ha paura. Dimostra molta paura! Il fiume della storia se la porterà via presto. Non sono eterni. Arriverà qualcosa di nuovo, sta già arrivando... io credo di sentirlo e lo auguro a me e a voi". (Anno Zero 05/02/2009)
BASTA! HAI PROPRIO ROTTO.
I PROCESSI DI BERLUSCONI
Ho ricevuto questo premio da stella.Grazie!
Avvertenza
Questo blog non è una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi prodotto editoriale ai sensi della legge 62/2001. Le immagini e i testi pubblicati sono valutati come di pubblico dominio: qualora il loro uso violasse diritti d'autore, lo si comunichi all'autore del blog che provvederà alla loro pronta rimozione.
2 commenti:
Durante il fascismo i treni partivano in orario, però i vagoni erano piombati e all'interno ammassati come bestie uomini, donne, vecchi e bambini che sono finiti nei campi di concentramento e da lì non sono più tornati.
La descrizione che fai di campi e di campetti delle periferie e non solo è oltremodo calzante, così come la descrizione del mancato coraggio con cui certi soggetti esprimono le loro idee. Sempre che siano idee e che siano loro.
Che tristezza.
oh, porca pupazza! mi hanno tolto le parole dalla bocca!
... e pensare che stavo cedendo al Comunismo perchè mi piaceva la Prospettiva Nevskij ... si perchè io di politica non ne capisco niente, e molto meno di calcio (11 idioti in pigiama che prendono a calci una palla di pezza nel giorno + bello per dedicarsi a se stessi!)
... ma il fatto che il Comunismo ha prodotto una tale commistione di stili mi affascina
... ma che caskio dico?!?!?!
ma che vadano a lavorare!
Posta un commento