Ascoltate Josè Saramago intervistato da Serena Dandini

giovedì 18 settembre 2008

Esce in tutta Italia Venerdì 19 Settembre “Pa Ra Da”, il primo film di Marco Pontecorvo

Pa Ra Da”, il primo film di Marco Pontecorvo (figlio di Gillo) presentato all’ultimo Festival del Cinema di Venezia, racconta la vera storia del clown di strada Miloud Oukili, il suo arrivo in Romania nel ’92, tre anni dopo la fine della dittatura di Ceausescu, e il suo incontro con i bambini dei tombini, i cosiddetti “boskettari”.



PA-RA-DA è la storia dell’amicizia tra una banda di ragazzini tra i tre e i sedici anni e il giovane clown franco algerino Miloud, poco più che ventenne. I bambini vivono da straccioni, come randagi, dormono nel sottosuolo di Bucarest, nelle grandi condotte dove passano i tubi per il riscaldamento e sopravvivono con furtarelli, accattonaggio e prostituzione. Sono bambini fuggiti dagli orfanotrofi o dalla povertà di famiglie indifferenti o disperate, bambini che vivono ammassati nel sottosuolo, nella rete dei canali, su cartoni e materassi putridi, in ambienti sporchi e soffocantiMiloud coltiva il folle sogno di entrare in contatto con questi ragazzi diffidenti e induriti dalla loro drammatica esperienza di scontri, violenze, lutti, pedofilia e droga. Usa il suo carisma e la sua testardaggine per penetrare il muro di sospetto con cui si difendono e per tirarli fuori dalla loro condizione e portarli a una vita dignitosa. Insegnando le attività circensi e clownesche e riportandoli alla luce del sole, dà loro la speranza in un’esistenza futura.

Dopo molte disavventure e vere e proprie tragedie, osteggiato da funzionari corrotti, Miloud riuscirà a creare una vera e propria compagnia circense con questi ragazzi di strada e riuscirà a portare in scena lo spettacolo nella piazza principale di Bucarest, dimostrando che era possibile ridare dignità umana ad esseri che tutti consideravano animali.

• Miloud Oukili. Miloud Oukili nasce ad Algeri (Algeria) il 3 gennaio 1972 da padre algerino e madre francese. Ancora piccolissimo si trasferisce con la famiglia in Francia, dove frequenta la scuola di circo di Annie Fratellini.
L’incontro con i ragazzi di strada di Bucarest avviene nel 1992 quando Miloud è in Romania dove ha scelto di fare il servizio civile con Handicap International.
La strada evidenzia una radicalità di vita molto forte. Sulla strada si incontra tutta la pesantezza di modalità di vita dure, spartane, al limite della sopravvivenza, ma anche la fantasia del sempre nuovo, la curiosità su tutto ciò che transita, sia che si fermi per un rapporto strumentale o più profondo, oppure che trans iti e basta. L’incontro, nato dall’energia di un Clown, è diventato una sorta di provocazione continua, reciproca, dialettica e forte. E’ stata anche l’accoglienza di un’invocazione di aiuto e la promessa di risposte adeguate. E’ stato infine l’incontro evocativo di sentimenti umani che vanno al di là della sofferenza, del lamento, della lotta sociale per diventare purezza di espressione, evocazione di un mondo migliore.
Mostrare se stessi nella propria autenticità vuol dire offrire umanità, cultura, poesia.
Ed è con questi strumenti che Miloud dona ai giovani che vivono per le strade di Bucarest quelle opportunità che dovrebbe essere garantite a tutti i bambini del mondo.
Forte di questo principio e realmente convinto dell’interesse e dell’urgenza di creare un contatto con i ragazzi di strad a, Miloud lavora dapprima sei mesi come volontario con Terre des Hommes e, una volta concluso il progetto, continua faticosamente da solo. L’associazione francese “Rue, Enfants, Ville” lo finanzia e gli permette di realizzare un primo programma a Bucarest. Attraverso la vita vissuta in comune per le strade e a stretto contatto con i bambini/ragazzi, Miloud trasmette la sua tecnica e il suo linguaggio e insegna a sorridere e a riconquistare la vita col sorriso. Un anno più tardi, insieme a un gruppo di ragazzi che ha deciso di accettare la sfida, viene montato il primo spettacolo.
Nell’agosto del 1994 i ragazzi partecipano al Festival d’arte medioevale di Sighisoara. L’esibizione riscuote un reale successo, in particolare da parte degli operatori dei servizi sociali e culturali. Tutti concordano sull’importanza di sviluppare l’esperienza. La riuscita dell’impresa, gli applausi, l’orgoglio di un duro lavoro, trasmettono ai giovani il desiderio di cambiare vita e di abbandonare la vita di strada.
Per garantire continuità all’impresa, nel dicembre 1996 Miloud crea “Fundatia PARADA”, una struttura locale, indip endente dove sviluppare attività artistiche intorno al concetto di reintegrazione.
Attraverso Fondazione Parada, Miloud offre loro incontri sulla strada, ascolto in un Centro diurno, accoglienza in luoghi protetti e proposte progettuali finalizzate a costruire un futuro migliore.

Ora, al fianco di Miloud e di Fondazione Parada, c’è Parada Italia in consorzio col G.R.T. Gruppo per le Relazioni Transculturali che attraverso la campagna Un naso rosso contro l’indifferenza offre a Bucarest supporto organizzativo, progettuale, economico e formativo.
Miloud per diffondere il progetto in atto a Bucarest partecipa a convegni e insieme ai giovani di Fondazione Parada tiene spettacoli in vari Paesi europei come Romania, Ungheria, Germania, Belgio, Portogallo, Francia e in particolare in Italia.
In Italia gli spettacoli di Miloud con i ragazzi di Bucarest sono strutturati in tournée che hanno una valenza di scambio relazionale che fortifica i giovani attraverso l’acquisizione di modelli diversi rispetto al loro vissuto; inoltre sono ambasciatori, non solo del loro progetto ma sono anche la voce di tutti quei bambini e ragazzi ai quali i diritti sono negati.

paraaita.jpg

L’associazione che a fianco di Miloud lavora con i giovani soli sulle strade
Quasi dodici anni fa, il 16 dicembre 1996, il clown franco-algerino Miloud Oukili creò Fondazione Parada a Bucarest, e da nove anni i Ragazzi di Bucarest vengono in tournée in Italia, all’interno della campagna “Un naso rosso contro l’indifferenza”, per incontrare giovani e famiglie delle nostre città. Nel gennaio 2006 è nata Parada Italia.
Miloud e i ragazzi hanno proposto un approccio con i gruppi e i giovani in situazioni difficili fondato sulla ricerca delle similitudini. I ragazzi di Bucarest di Parada sono ragazzi del mondo, uguali ai loro coetanei di qualsiasi altro Paese, con le stesse speranze e le stesse aspettative.
Parada Italia continua questo cammino. L’obiettivo è di fare un altro pezzo di strada tutti assieme. Ci piacerebbe incontrare i ragazzi di altri Paesi, conoscerne le difficoltà e condividerne le sofferenze. Molti giovani sono venuti nelle nostre città, spesso da soli, ci piacerebbe che anche loro fossero nostri compagni di strada.
Miloud ci ha donato la chiave per avvicinare questi giovani: “il circo” che si è rivelato uno strumento importante per ridare fiducia e autostima a tanti giovani in strada.
Il circo è anche una proposta culturale, permette, infatti, di vedere gli altri, anche i più emarginati, i poveri del Sud del mondo, non più nella loro sofferenza ma attraverso un “prisma”, quello della gioia e dell’emozione. Ma c’è di più, la clownerie rende possibile una sorta di inversione di ruoli, i ragazzi, in modo giocoso e leggero, ci permettono di entrare nella profondità del loro mondo. Ecco che, per una volta, gli altri siamo noi.
Parada Italia vuole essere un collettore delle volontà e del desiderio di assumersi responsabilità con gioia, a mobilitare intorno a un disegno progettuale chiaro e sostenibile le comunità dove siano garantiti, a tutti i bambini e giovani, adeguate condizioni di vita, rispetto dei diritti e uguali opportunità.
Parada Italia è un’associazione composta da tanti soci, non solo perché essere tanti vuol dire essere più ascoltati nei nostri piccoli paesi, nelle nostre città, ma anche dalla grande politica.
Tutti possono dare il loro utilissimo contributo: lo sguardo dell’artista che vede oltre i sintomi e la sofferenza per cogliere la insopprimibile voglia di vivere, l’ascolto psicologico che da coraggio e aiuta a fare chiarezza nei propri desideri, l’accompagnamento educativo nei primi passi riabilitativi,l’amicizia paritaria di un volontario, l’aiuto per l’autonomia economica con l’offerta di un lavoro da parti di imprenditori e mediatori al lavoro, e poi… avvocati, giornalisti, medici, comunicatori… (FONTE)

Beh, andate a vedere il film.
Esce in tutta Italia
Venerdì 19 Settembre

Nessun commento: