Ascoltate Josè Saramago intervistato da Serena Dandini

giovedì 11 settembre 2008

11 settembre 2001: il giorno che cambiò il mondo

Alle 08.47 di martedì 11 settembre 2001 l'America viveva un mattino come tanti. Un minuto dopo l'odio si abbattè con tutta la sua ferocia su New York, sull'America e sul mondo. Le Torri colpite eruttarono fumo e fiamme, gli occhi delle persone stupore e incredulità.

Quando le Torri crollarono, il mondo intero era già davanti alla televisione e guardava attonito quelle macerie fumanti, che seppellivano per sempre centinaia di persone e di sogni. Seppellivano per sempre le certezze di milioni di persone. Seppellivano per sempre il mondo che avevamo conosciuto fino ad allora.

Chi aveva scatenato quell'inferno? E perché? Nomi e volti di colpevoli furono pronti in fretta, troppo in fretta. Era possibile che un apparato di intelligence così efficiente da individuare nel giro di poche ore i colpevoli del disastro, fosse stato così negligente da non riuscire ad impedirlo?

Mille dubbi, mille domande si affollavano, in quei giorni, nelle menti dei Popoli della Terra, ma gli occhi riuscivano a vedere solo e sempre le immagini di quelle persone che precipitavano dai grattacieli in fiamme.

Anni sono passati, ed i contorni fumosi di quel mattino vanno lentamente delineandosi. Gli effetti di quel disastro sono, ancora oggi, sotto gli occhi di tutti. E conoscendo gli effetti, si fanno più chiare anche le cause.

Tuttavia, sono molti gli interrogativi ancora aperti. Forse qualcuno deve darci ancora molte risposte.


Che fine ha fatto l'aereo che colpì il Pentagono? (in lavorazione)
Perché la difesa aerea della più grande potenza militare del mondo non funzionò? (in lavorazione)
Chi c'è dietro le misteriose speculazioni finanziarie?

FONTE :http://www.11settembre.info/index.htm

1 commento:

Tu6Currau ha detto...

ho visto Ground Zero qualche anno fa... e la sensazione non è delle migliori. sono rimasto impietrito, mentre i miei amici scattavano fotografie. forse non sapremo mai la verità su quell'attentato, perchè la storia, come l'informazione, è sempre in mano ai potenti.