Ascoltate Josè Saramago intervistato da Serena Dandini

martedì 10 giugno 2008

L'EGITTO HA DETTO: STOP INFIBULAZIONE

E' dalla fine degli anni '90 che la pratica delle mutilazioni dei genitali è in discussione in Egitto, e grazie alla pressioni fatte dalle associazioni non governative europee , grazie all’UNICEF , al lavoro dell'ex ministro Emma Bonino (che si è a lungo battuta per l’eliminazione di questa pratica tribale) e grazie alla moglie dello stesso presidente egiziano Mubarak, Suzanne che, sabato 8 giugno il Parlamento del Cairo ha approvato una legge che stabilisce la mutilazione dei genitali femminili

REATO.



L'infibulazione o circoncisione faraonica: consistente nella rimozione del clitoride, delle piccole labbra e di gran parte (almeno i 2/3 anteriori e la parte più interna) delle grandi labbra, con successiva sutura dei lembi rimanenti della vulva con fili di seta o di cotone, o spine di acacia, Durante il processo di guarigione viene inserita nella vagina una scheggia di legno per poter permettere il passaggio dell’urina e del sangue mestruale.Per aiutare la guarigione vengono arse sotto la ragazza delle erbe aromatiche tradizionali o della linfa essiccata, che sono spesso causa di infezioni violente.In seguito all’operazione, le gambe della ragazza vengono legate e lei viene immobilizzata per diverse settimane finchè la ferita della vulva non guarisce.Gli strumenti per compiere l’infibulazione sono spesso coltelli, lame di rasoi, forbici e pezzi di vetro. L’anestesia non viene quasi mai praticata.E’ la forma più aggressiva e mutilante. Il termine infibulazione deriva dall’usanza, praticata nell’antica Roma, di chiudere con una fibula (fermaglio) le grandi labbra, nel tentativo di evitare che le donne potessero avere rapporti sessuali illeciti. Era ed è considerata una sorta di cintura di castità, una garanzia di verginità, un requisito spesso indispensabile per il matrimonio.Le conseguenze per la donna sono tragiche, i parti e i rapporti diventano dolorosi e abbastanza difficoltosi, spesso insorgono cistiti, ritenzione urinaria e infezioni vaginali. Dopo ogni parto viene effettuata una nuova infibulazione per ripristinare la situazione prematrimoniale.

Benché sia diffusa l'idea che la mutilazione sia prevista dai testi sacri come "purificazione" per le donne, di questa pratica non si trova traccia né nel Corano né nella Bibbia.

La verità è che la donna viene considerata un essere inferiore, con una sessualità da reprimere e da condannare,



Tra le novità introdotte dal nuovo testo di legge, l’innalzamento da 16 a 18 anni dell’età minima per contrarre matrimonio, tanto per gli uomini quanto per le donne, e la possibilità per le madri nubili di registrare i figli all’anagrafe.

La nuova legge tuttavia non può essere considerata una vittoria totale, poichè stabilendo che l'escissione può essere praticata in caso di necessità medica, da la possibilità di continuare la vecchia pratica.

Gli ultimi dati (ONU) stimano oggi la diffusione di questa pratica al 77 per cento fra le ragazze fino ai 17-18 anni e intorno al 60 per cento nelle bambine sotto i 3-4 anni.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

porci mussulmani di merda figli di puttana...dovete morire tutti

Anonimo ha detto...

che dire, indubbiamente disumano, ma
consideriamo che è parte integrante della loro cultura, così come lo è la circoncisione che viene praticata con
i stessi mezzi.

Anonimo ha detto...

Porchi romani di merda. Pover ignorante non sai nemmeno leggere le troie traditrici sono in italia buttane industriali gia a 10 anni schifosi bastardi.

Anonimo ha detto...

A noi Occidentali fa orrore, ma per le popolazioni coinvolte è una cosa estremamente naturale come per un cattolico il rito del battesimo con l'aspersione dell'acqua. So benissimo che non c'è paragone per l'atrocità che l'infibulazione comporta, ma non sarà certo la nostra indignazione a fermare una tradizione che è retaggio di una cultura che ancora crede a magia e stregoneria e dove lo sciamano incarna la divinità...