Ascoltate Josè Saramago intervistato da Serena Dandini

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sabato 20 giugno 2009

Doniamo libri agli amici aquilani

L'ARCI di L'Aquila, grazie alla gentile concessione dell'ASM trasporti urbani che ha messo a disposizione un autobus grande ed una navetta, ha dato vita ad una piccola biblioteca stanziale in una tendopoli, ed una viaggiante per i vari campi. Si distribuiscono i libri donati da tutti noi.



Con soli Euro 9,10 si possono spedire ben Kg 30 di libri.

N.B. Non dimenticate di apporre una dedica sui libri che donerete e di accludere una nota dove si dice che l'indicazione è arrivata da Miss Kappa (Anna Colasacco)

I libri devono essere indirizzati al seguente indirizzo:

CIRCOLO ARCI
campo Centi Colella
Fermo deposito SDA
67100 L'Aquila

Mi raccomando coinvolgete più persone!

dal blog di Miss Kappa

mercoledì 3 giugno 2009

Nelle terre confiscate alla mafia

Olio, vino, pasta, legumi, conserve alimentari e altri prodotti biologici, sono il frutto del lavoro di giovani che, riunitisi in cooperative sociali in Sicilia, Calabria, Campania, Puglia e Lazio, coltivano ettari di terra confiscati ai boss della mafia, grazie alla legge di iniziativa popolare 109/96 nata da una grande mobilitazione promossa da Libera, Associazioni, nomi e numeri contro le mafie.



In Sicilia,la Cooperativa Placido Rizzotto - Libera Terra produce lavoro, legalità e squisiti cibi biologici, testimoniando una sicilianità autentica fuori dai luoghi comuni, dove una vita normale e il sogno di un futuro nella propria terra è finalmente possibile.








Ogni anno su questi terreni si svolgono i campi di volontariato internazionale con giovani provenienti da ogni parte del mondo.



Segno concreto di una volontà, sempre più diffusa tra i giovani, di voler essere in prima linea e di voler tradurre questo loro impegno in un'azione concreta di solidarietà e di condivisione.
I campi vengono suddivisi in diversi momenti: di mattina le attività lavorative per il recupero dei beni confiscati e della loro produttività. Accanto al lavoro manuale vengono organizzati dei momenti di formazione e informazione sui temi della legalità, dell'uso sociale dei beni confiscati, delle mafie. La sera infine diventa momento di incontro e confronto tra i volontari e tra i volontari e le comunità locali attraverso iniziative di animazione territoriale e socialità.

Per l'estate 2009, Libera in collaborazione con i coordinamenti territoriali, con le cooperative Libera Terra e con Legambiente organizza diverse tipologie di campi di lavoro sui beni confiscati.
CLICCA QUI', per conoscere date e indirizzi

Acquista i prodotti di Libera Terra on line, QUI'....perché anche in questo modo è possibile sconfiggere la mafia.

domenica 31 maggio 2009

La laurea honoris causa a uno che meriterebbe il carcere

La laurea honoris causa viene conferita dalle università a personalità che si sono distinte particolarmente e che, accettando il conferimento, ricevono e nello stesso tempo danno onore all’ateneo che li celebra.
Ebbene, l’Università di Sassari conferirà la laurea honoris causa in diritto, al Colonnello Gheddafi, AMICONE di Silvio Berlusconi, nonchè alleato nella politica di respingimento dei migranti messa in atto da Maroni.



La proposta viene dal professor Giovanni Lobrano, preside di Giurisprudenza, ed è stata approvata dal Consiglio di facoltà.

Giovanni Lobrano: "Il conferimento della laurea honoris causa al presidente Gheddafi da parte di una facoltà che si pone certamente in un contesto diverso da quelle islamico, contribuisce a un processo già in corso di dialogo e di conoscenza reciproca fra sistemi giuridici diversi ma convergenti nel Mediterraneo".

“Anche se ho proposto io la cosa e ho votato a favore - precisa il preside all’ADNKRONOS - e’ mia abitudine scientifica non attribuirmi meriti che non ho. Non posso definirla come una mia iniziativa ma sicuramente la proposta in facolta’ l’ho fatta io. Prima ne ho parlato con alcuni colleghi anziani e poi con il Magnifico rettore, Alessandro Maida. In particolare, ci siamo fatti carico di renderci conto se ci poteva essere una disponibilita’, una attenzione politico diplomatica per l’iniziativa. Poi veramente di piu’ non posso dire perche’ non si tratta di questioni personali di cui posso disporre. Su alcune cose sono veramente impegnato alla riservatezza”.

Insomma, Lobrano ammette che l’iniziativa non è interna alla facoltà, ma frutto di molti contatti in alto loco.

Del resto l’Italia si sta adeguando al sistema giuridico libico:
  • lo stesso trattamento indegno dei migranti
  • il non riconoscimento del diritto d’asilo
  • l'uso della tortura.
Rimandare i profughi in Libia significa riservare loro i diritti e le "libertà" del regime libico!

I 40 anni di regime del Colonnello Gheddafi, sono macchiati di sangue e gravi restrizioni delle libertà dei 6,3 milioni di cittadini libici.
A dirlo sono i rapporti sulla Libia firmati Amnesty International e Human Rights Watch, che parlano di prigionieri politici, di reati di opinione, di una diffusa impunità e di torture .

Nonostante la tortura in Libia è proibita dalla legge, di 32 detenuti libici intervistati da Human Rights Watch nel 2005, 15 erano stati torturati per estorcere confessioni poi utilizzate nei processi. Sarebbe pratica comune incatenare i detenuti per ore al muro, picchiarli con bastonate sulla pianta del piede, e sottoporli a scariche elettriche. Altre sevizie sarebbero le ferite inferte con i cavatappi sulla schiena, la rottura delle articolazioni delle dita, il versamento di succo di limone sulle ferite aperte, il tentato soffocamento con sacchetti di plastica, la privazione del sonno e del cibo, lo spegnimento di sigarette sulla pelle e la minaccia ravvicinata di cani ringhiosi.

La notizia ha fatto talmente scandalo che sta girando un appello tra i docenti contro la decisione dell'ateneo di Sassari.
Per aderire all'iniziativa, promossa dai Radicali, che sulla questione hanno anche presentato una interrogazione parlamentare, basta scrivere a info@radicali.it



Gheddafi visiterà l’Italia dal 10 al 12 giugno. Una tappa storica, che segna il riallineamento di Roma e Tripoli. Gheddafi parlerà di affari, ma anche e soprattutto di immigrazione, e di respingimenti in mare. Chi conosce quale destino attende gli emigranti e i rifugiati respinti al largo di Lampedusa e imprigionati nelle carceri libiche, non può rimanere indifferente e complice. Per questo siamo tutti invitati a manifestare il nostro dissenso, per non rimanere indifferenti, e per essere migliori di chi ci rappresenta.
Partecipiamo alla campagna nazionale :





mercoledì 3 settembre 2008

Se fosse una favola…

C’era una volta un re avido di potere e di denaro,
che aveva radunato alla sua corte altri uomini come lui. La gente in quel Paese buttava molte cose e non si accorgeva che ciò che chiamava rifiuti, in realtà era qualcosa di prezioso come l’oro.


Il re avido di potere e di denaro con i suoi complici di corte, decisero di diventare ancora più ricchi e potenti e si organizzarono in modo da prendere tutto ciò che la gente buttava, fare grandi buchi nella terra, riempirli fino all’orlo e ancora di più.



La Terra però soffriva di tutte quelle cose che a forza le mettevano dentro; usciva da esse, dopo un po’ di tempo, un liquido nero e maleodorante e anche l’aria diventava mefitica tanto che perfino gli uccelli scappavano.
Resistevano i gabbiani dalle lunghe ali che cercavano il cibo su quelle strane colline e i topi e gli insetti che invece erano molto contenti.


Oltre a questi grandi buchi puzzolenti dove seppellire a strati le cose che avanzavano o che non servivano più, il re avido e i suoi complici di corte, decisero anche di costruire grandi, enormi torri piene di fuoco dentro, dove bruciare le cose che restavano o che non servivano più. Ma anche dalle enormi torri usciva un fumo strano che faceva ammalare i bambini e gli animali, i vecchi e i giovani, le donne e gli uomini.


In quel Paese il re avido di potere e i suoi complici di corte non si curavano del loro popolo che si ammalava sempre di più e diventava sempre più povero. I più disgraziati per pochi soldi, incendiavano le cose che non servivano più e si vedevano fumi alti e neri come funghi enormi, alzarsi nella “terra dei fuochi” sia di giorno che di notte, mentre gli occhi di tutti piangevano e la terra in silenzio ingoiava veleno.


Tutto sembrava strano in quel Paese e irreale perché nessuno sembrava vedere che quel re era nudo di umanità come pure i suoi complici di corte.

Solo pochi uomini e donne armati di pazienza uscivano per le strade a raccontare la verità, ma tutti, anche i molti sapienti del regno, sembravano dormire di un sonno lungo e profondo.


Il re avido di potere e di denaro e i suoi complici di corte, in realtà da molti anni avevano fatto un
incantesimo: essi infatti possedevano scatole magiche da cui uscivano sempre le stesse immagini e le stesse parole incantate: compra-compra, più soldi-più soldi,
non fidarti-non fidarti.

Con le scatole magiche il re avido di potere e di denaro e i suoi complici di corte riuscivano a tenere tutti in un sonno profondo, in modo che non si svegliassero.

E ora continuiamo insieme….come potrebbe andare avanti questa storia?

( La storia è stata scritta da: Rosanna Camerlingo)

postata sul sito:
chiaianodiscarica

Foto di : Le mie foto Maurizio Cimino

sabato 21 giugno 2008

UN SORRISO PER SEMPRE

Angelina farfallina

Angelina ama la campagna, così tanto che non ne può fare a meno neanche per un solo giorno.
Il volo libero degli uccelli, i colori stupendi dei fiori, gli alberi carichi di frutti saporiti, il profumo inebriante del mosto, l'acqua fresca del pozzo, la rendono tanto felice, ma tanto tanto tanto.
Ad un suo cenno, la prendo per mano e via di corsa per la discesa fino ad arrivare in quell' immenso paradiso .
Che bello rotolarsi sull'erba, correre, saltare, cantare e ancora correre e cadere sfinite, e... poi addormentarci abbracciate col sorriso sulle labbra.
Lei con la certezza di risvegliari un giorno farfalla.
Io con la certezza che un giorno manterrà la promessa.
[Angelina era malata di Alzheimer,ma questo lei non lo sapeva, perciò poco importa per la nostra storia]



Con questa storia, il mio blog aderisce all'iniziativa, segnalata da capitancurrau : "un sorriso lungo un anno" di Comicomix per la Lotta al neuroblastoma, un tumore infantile che rappresenta la prima causa di morte in età prescolare.



Questo è uno dei tanti (bellissimi) disegni, di un piccolo grande artista di nome Alessandro scomparso nel giugno 2005 all’età di quasi sei anni .
Alessandro amava disegnare ma anche riceverne.
I disegni che Alice ed Eros (la sorella e il suo ragazzo) gli regalavano, lo facevano felice.


Chissa perchè,pensiamo sempre che siano necessarie grandi cose, per rendere felici chi ci sta accanto, invece basta poco, purchè fatto con il cuore.



Tutti i navigatori e in particolare chi ha un blog, nel corso del 2008
può aderire a questa iniziativa,
scrivere un post dedicato al tema del sorriso prendendo spunto da una vicenda personale, un fatto di cronaca, di politica, di qualunque altro argomento .
Poi segnalare il post a : alex@comicomix.com indicando il nome del blog e link al post.
Per ogni post segnalato, Comicomix donerà due euro alla Fondazione per la lotta al neuroblastoma.


Questo è solo uno dei modi per sostenere questa iniziativa, per saperne di più clicca QUI'.

Ma attenzione! Il sorriso come forma di relazione, verso gli altri, verso chi si ama, o semplicemente verso il prossimo.Non il sorriso da cartolina, quello falso o di cortesia. Il sorriso che è sostenere senza odio le proprie idee, ma con la disponibilità ad ascoltare (e, se possibile) capire le ragioni degli altri.

Cosa aspetti? Regala un sorriso !