Ascoltate Josè Saramago intervistato da Serena Dandini

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mercoledì 8 aprile 2009

Lampedusa: report dall'Isola senza diritti

Lampedusa rischia di essere convertita in un'isola penitenziaria.
Una zona di sospensione dei diritti e della legalità sia per gli isolani residenti che per i migranti che approdano, disperati, sulla costa più a sud d'Europa.



KOM-PA.net e Border Line Sicilia si sono recati lo scorso mese sull'isola per cercare di capire cosa stia accadendo davvero, e con la collaborazione dei lampedusani comitato "NO CIE" e associazione Askavusa, hanno redatto un rapporto che aiuta a ricostruire gli eventi degli ultimi quattro mesi. A partire dagli sbarchi di dicembre, il blocco dei trasferimenti e il successivo decreto ministeriale che trasforma il centro di prima accoglienza di Contrada Imbriacola in un centro di identificazione e espulsione.
Una forzatura che causa le proteste dei detenuti, sfociate in atti di autolesionismo, tentati suicidi e poi la rivolta che mette a fuoco un'intera area del centro.
Parallelamente anche i lampedusani scendono in piazza per dire no alla costruzione del nuovo centro nella vecchia base Nato, guidati dal sindaco De Rubeis, e spaventati dall'idea di un'isola carcere, come già fu ai tempi del fascismo e prima dei Borboni.
Il rapporto mette in luce anche le criticità della nuova gestione degli arrivi.
Gli emigrati vengono divisi in mare in base al colore della pelle.
Bianchi verso il Cie di Lampedusa. Neri verso i centri per richiedenti asilo in Sicilia e nel resto d'Italia. Il tutto senza identificazione, senza accertamenti medici, e senza la possibilità di individuare da subito minori e categorie vulnerabili.
Intanto nell'ultima settimana, il Viminale rende noto di aver rimpatriato 69 dei detenuti a Lampedusa.

Il report della visita a Lampedusa, sarà presentato domani giovedì 9 aprile alle 19:00 al centro sociale Laboratorio Zeta via Boito 7 - Palermo.
Interverrà Gabriele Del Grande Fortresse Europe

Clicca quì, per leggere il report



Il video che avete appena visto, di Enrico Montalbano, Emanuele Guida e Dario Riccobono, è stato realizzato a Lampedusa, a metà marzo, negli stessi giorni in cui il commissario europeo Barrot visitava l'isola e avallava le scelte del governo italiano.

lunedì 15 dicembre 2008

Youtube censura il video/inchiesta "Guarire si deve: chiesa e omosessualità" di Saverio Tommasi

Saverio Tommasi insieme all'amica e compagna di viaggio Ornella De Zordo ho intrapreso un progetto di video/inchieste dal titolo "l'altrainchiesta - 10 brutte storie italiane".
Le inchieste sono accompagnate, quando necessario, da una o più interviste di "esperti", al fine di approfondire l'argomento, contribuendo il più possibile a un'informazione ampia e particolareggiata



Inchiesta numero 1

Il video-inchiesta "Guarire si deve: chiesa e omosessualità"

Nella prima puntata è documentata l'esperienza in un campo residenziale maschile, accompagnati da un prete esorcista che aiuta a guarire dall'omosessualità.

Saverio Tommasi ci è andato e ha realizzato un video di inchiesta/denuncia


Il video-inchiesta, Youtube lo ha censurato senza spiegazione e senza contraddittorio, adducendo (in automatico), la generalissima dizione "violazione dei termini e delle condizioni d'uso".


Il video potete continuare a vederlo qui: Guarire si deve: chiesa e omosessualità

Fate girare il video fra i vostri contatti, questa è una battaglia di civiltà che riguarda tutte/i noi.


Poco dopo ho ricevuto da Luca Di Tolve (l'insegnante "ex-omosessuale" del corso, ormai "guarito" secondo la sua definizione), una lettera contenente una ingiunzione di rimozione entro la giornata, in caso contrario agirà in via giudiziaria nei miei confronti l'avvocato Nunzia Milite, che leggeva in conoscenza.
I diritti vengono prima delle cause e il video, per ora, rimarrà visibile. Un ringraziamento pubblico ad Arcigaye Azione gay e lesbica che ci hanno manifestato generosa e incondizionata solidarietà, così ai/alle tante/i che ci hanno scritto. Un ottimo modo per solidarizzare in questa battaglia culturale è diffondere il link citato poco sopra, al quale ognuno, accedendo, può visionare il video e rendersi conto di ciò che raccontiamo. Viva i diritti, no all'oscurità! "Abbiamo messo in gioco i nostri saperi, il nostro tempo ma anche il nostro corpo, coltivando il sogno di cambiare questo mondo".

Potete scegliere di contribuire in due modi:

  • guardando e facendo circolare fra i vostri contatti i link al video;
  • con una donazione che servirà a coprire almeno una parte delle spese di realizzazione e diffusione del progetto "l'altrainchiesta - 10 brutte storie italiane", totalmente autofinanziato.

Un abbraccio di pace,

Saverio Tommasi e Ornella De Zordo.

Tratto dal sito di Saverio Tommasi

mercoledì 3 settembre 2008

Se fosse una favola…

C’era una volta un re avido di potere e di denaro,
che aveva radunato alla sua corte altri uomini come lui. La gente in quel Paese buttava molte cose e non si accorgeva che ciò che chiamava rifiuti, in realtà era qualcosa di prezioso come l’oro.


Il re avido di potere e di denaro con i suoi complici di corte, decisero di diventare ancora più ricchi e potenti e si organizzarono in modo da prendere tutto ciò che la gente buttava, fare grandi buchi nella terra, riempirli fino all’orlo e ancora di più.



La Terra però soffriva di tutte quelle cose che a forza le mettevano dentro; usciva da esse, dopo un po’ di tempo, un liquido nero e maleodorante e anche l’aria diventava mefitica tanto che perfino gli uccelli scappavano.
Resistevano i gabbiani dalle lunghe ali che cercavano il cibo su quelle strane colline e i topi e gli insetti che invece erano molto contenti.


Oltre a questi grandi buchi puzzolenti dove seppellire a strati le cose che avanzavano o che non servivano più, il re avido e i suoi complici di corte, decisero anche di costruire grandi, enormi torri piene di fuoco dentro, dove bruciare le cose che restavano o che non servivano più. Ma anche dalle enormi torri usciva un fumo strano che faceva ammalare i bambini e gli animali, i vecchi e i giovani, le donne e gli uomini.


In quel Paese il re avido di potere e i suoi complici di corte non si curavano del loro popolo che si ammalava sempre di più e diventava sempre più povero. I più disgraziati per pochi soldi, incendiavano le cose che non servivano più e si vedevano fumi alti e neri come funghi enormi, alzarsi nella “terra dei fuochi” sia di giorno che di notte, mentre gli occhi di tutti piangevano e la terra in silenzio ingoiava veleno.


Tutto sembrava strano in quel Paese e irreale perché nessuno sembrava vedere che quel re era nudo di umanità come pure i suoi complici di corte.

Solo pochi uomini e donne armati di pazienza uscivano per le strade a raccontare la verità, ma tutti, anche i molti sapienti del regno, sembravano dormire di un sonno lungo e profondo.


Il re avido di potere e di denaro e i suoi complici di corte, in realtà da molti anni avevano fatto un
incantesimo: essi infatti possedevano scatole magiche da cui uscivano sempre le stesse immagini e le stesse parole incantate: compra-compra, più soldi-più soldi,
non fidarti-non fidarti.

Con le scatole magiche il re avido di potere e di denaro e i suoi complici di corte riuscivano a tenere tutti in un sonno profondo, in modo che non si svegliassero.

E ora continuiamo insieme….come potrebbe andare avanti questa storia?

( La storia è stata scritta da: Rosanna Camerlingo)

postata sul sito:
chiaianodiscarica

Foto di : Le mie foto Maurizio Cimino