Ascoltate Josè Saramago intervistato da Serena Dandini

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mercoledì 3 settembre 2008

Se fosse una favola…

C’era una volta un re avido di potere e di denaro,
che aveva radunato alla sua corte altri uomini come lui. La gente in quel Paese buttava molte cose e non si accorgeva che ciò che chiamava rifiuti, in realtà era qualcosa di prezioso come l’oro.


Il re avido di potere e di denaro con i suoi complici di corte, decisero di diventare ancora più ricchi e potenti e si organizzarono in modo da prendere tutto ciò che la gente buttava, fare grandi buchi nella terra, riempirli fino all’orlo e ancora di più.



La Terra però soffriva di tutte quelle cose che a forza le mettevano dentro; usciva da esse, dopo un po’ di tempo, un liquido nero e maleodorante e anche l’aria diventava mefitica tanto che perfino gli uccelli scappavano.
Resistevano i gabbiani dalle lunghe ali che cercavano il cibo su quelle strane colline e i topi e gli insetti che invece erano molto contenti.


Oltre a questi grandi buchi puzzolenti dove seppellire a strati le cose che avanzavano o che non servivano più, il re avido e i suoi complici di corte, decisero anche di costruire grandi, enormi torri piene di fuoco dentro, dove bruciare le cose che restavano o che non servivano più. Ma anche dalle enormi torri usciva un fumo strano che faceva ammalare i bambini e gli animali, i vecchi e i giovani, le donne e gli uomini.


In quel Paese il re avido di potere e i suoi complici di corte non si curavano del loro popolo che si ammalava sempre di più e diventava sempre più povero. I più disgraziati per pochi soldi, incendiavano le cose che non servivano più e si vedevano fumi alti e neri come funghi enormi, alzarsi nella “terra dei fuochi” sia di giorno che di notte, mentre gli occhi di tutti piangevano e la terra in silenzio ingoiava veleno.


Tutto sembrava strano in quel Paese e irreale perché nessuno sembrava vedere che quel re era nudo di umanità come pure i suoi complici di corte.

Solo pochi uomini e donne armati di pazienza uscivano per le strade a raccontare la verità, ma tutti, anche i molti sapienti del regno, sembravano dormire di un sonno lungo e profondo.


Il re avido di potere e di denaro e i suoi complici di corte, in realtà da molti anni avevano fatto un
incantesimo: essi infatti possedevano scatole magiche da cui uscivano sempre le stesse immagini e le stesse parole incantate: compra-compra, più soldi-più soldi,
non fidarti-non fidarti.

Con le scatole magiche il re avido di potere e di denaro e i suoi complici di corte riuscivano a tenere tutti in un sonno profondo, in modo che non si svegliassero.

E ora continuiamo insieme….come potrebbe andare avanti questa storia?

( La storia è stata scritta da: Rosanna Camerlingo)

postata sul sito:
chiaianodiscarica

Foto di : Le mie foto Maurizio Cimino