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lunedì 18 maggio 2009

Censurare l'informazione

"In Italia non c'è informazione, in Italia non c'è una stampa libera, in Italia si fa disinformazione. Questo è evidente, credo che sia evidente a tutti, in Italia una stampa libera non esiste e purtroppo non è che non esiste perchè ci sia una censura, ma perchè sono le stesse testate giornalistiche, gli stessi giornalisti addirittura che per essere graditi al potere si censurano da solo e occultano le notizie che devono essere occultate e diffondono le notizie così come il sistema vuole che siano diffuse. Perchè oggi non viviamo in una democrazia oggi viviamo in un vero e proprio regime, un regime che tanto più pericoloso in quanto è un regime mediatico, alcune notizie vengono distorte altre vengono occultate... Il consiglio che do ai blogger... è di stare veramente allerta, perchè ci potrebbe essere anche un attacco sulla libertà di informazione su internet..." (Salvatore Borsellino)

Intervista registrata il 4 maggio 2009 a Palermo.





ATTENZIONE!

L’attacco finale alla democrazia è iniziato! Berlusconi e i suoi sferrano il colpo definitivo alla libertà della rete internet per metterla sotto controllo.



Nel voto finale al Senato che ha approvato il cosiddetto pacchetto sicurezza (disegno di legge 733), tra gli altri provvedimenti scellerati come l’obbligo di denuncia per i medici dei pazienti che sono immigrati clandestini e la schedatura dei senta tetto, con un emendamento del senatore Gianpiero D’Alia (UDC), è stato introdotto l’articolo 50-bis, “Repressione di attività di apologia o istigazione a delinquere compiuta a mezzo internet.

Il testo questa settimana approderà alla Camera. E nel testo approdato alla Camera l’articolo è diventato il nr. 60.
Anche se il senatore Gianpiero D’Alia (UDC) non fa parte della maggioranza al Governo, questo la dice lunga sulla trasversalità del disegno liberticida della “Casta” che non vuole scollarsi dal potere.

In pratica se un qualunque cittadino che magari scrive un blog dovesse invitare a disobbedire a una legge che ritiene ingiusta, i provider dovranno bloccarlo. Questo provvedimento può obbligare i provider a oscurare un sito ovunque si trovi, anche se all’estero.

Il Ministro dell’interno, in seguito a comunicazione dell’autorità giudiziaria, può disporre con proprio decreto l’interruzione della attività del blogger, ordinando ai fornitori di connettività alla rete internet di utilizzare gli appositi strumenti di filtraggio necessari a tal fine.

L’attività di filtraggio imposta dovrebbe avvenire entro il termine di 24 ore.

La violazione di tale obbligo comporta una sanzione amministrativa pecuniaria da euro 50.000 a euro 250.000 per i provider e il carcere per i blogger da 1 a 5 anni per l’istigazione a delinquere e per l’apologia di reato, da 6 mesi a 5 anni per l’istigazione alla disobbedienza delle leggi di ordine pubblico o all’odio fra le classi sociali.

Immaginate come potrebbero essere ripuliti i motori di ricerca da tutti i link scomodi per la Casta con questa legge?

Si stanno dotando delle armi per bloccare in Italia Facebook, Youtube, il blog di Beppe Grillo e tutta l’informazione libera che viaggia in rete e che nel nostro Paese è ormai l’unica fonte informativa non censurata. Vi ricordo che il nostro è l’unico Paese al mondo, dove una media company, Mediaset, ha chiesto 500 milioni di risarcimento a YouTube. Vi rendete conto? Quindi il Governo interviene per l’ennesima volta, in una materia che vede un’impresa del presidente del Consiglio in conflitto giudiziario e d’interessi. Dopo la proposta di legge Cassinelli e l’istituzione di una commissione contro la pirateria digitale e multimediale che tra poco meno di 60 giorni dovrà presentare al Parlamento un testo di legge su questa materia, questo emendamento al “pacchetto sicurezza” di fatto rende esplicito il progetto del Governo di “normalizzare” il fenomeno che intorno ad internet sta facendo crescere un sistema di relazioni e informazioni sempre più capillari che non si riesce a dominare.
Obama ha vinto le elezioni grazie ad internet? Chi non può farlo pensa bene di censurarlo e di far diventare l’Italia come la Cina e la Birmania.

Oggi pochissimi media hanno fatto rimbalzare questa notizia . Facciamola girare il più possibile. E’ in gioco davvero la democrazia. Anche su questo fronte.


Articolo inviato a Senza Soste da Paolo Cassola - giornalista(san giuliano terme)

10 commenti:

upupa ha detto...

...Cara Rosa...la follia ormai abita in Italia...
Vogliono imbavagliare tutti e noi li combatteremo con tutte le forze!!!!!!!!Occorre ribellarsi seriamente e far sentire la nostra voce!

cometa ha detto...

Hanno infilato il provvedimento in una ridda di altre misure altrettanto inaccettabili ma più "immediatamente" scandalose. Ti ringrazio di averlo segnalato. Io l'ho riportato su BlogNews, dove avrà molta più visibilità che nel mio modesto blog.
Rimane il fatto (estremamente grave) che anche nella sinistra (?) riformista, è molto diffusa la convinzione del valore indiscutibile della legalità, delle regole, al di sopra della testa delle persone vere coi loro corpi, le loro esistenze, i loro diritti, le loro aspirazioni... Ne ho fatto esperienza in frequenti battibecchi nei gruppi di discussione, nei blog... l'ho ascoltato tante volte nei microfoni aperti di Radio Popolare...
Al contrario, ritengo un dovere di coscienza e dignità disobbedire ad una legge che considero ingiusta ed istigare altri alla disobbedienza.
A tutti coloro che hanno il mito della legalità, mi permetto di consigliare la lettura di "La disobbedienza e altri saggi" di Erich Fromm.
Continuiamo la lotta! ciao, cometa

Anonimo ha detto...

Rosa ma davvero??
E' uno scandalo, pensa solo che poi,
loro, hanno sempre il potere anche di "interpretare" quello che uno scrive...
No, questo non lo dobbiamo davvero permettere, è l'unico canale libero (che poi già ci sono delle norme.. a me arrivò qualche mese fa una raccomandata con cui mi si invitava a certi....accorgimenti ...silenziosi..contrariamente DENUNCIA e chiedendo informazioni all'Avvocato mi rispose che potevano farlo...) Come hai ben visto ho "dovuto" fare post sempre senza nomi.....
Ma così....ora...pensa, se non fosse stato per Beppe Grillo la storia di Niki non l'avrebbe conosciuta NESSUNO (ed è questo silnzio che si vuole????????)
Ti abbraccio
Ornella

amatamari© ha detto...

Stiamo osservando una escalation nei provvedimenti che limitano la libertà.
E' chiaro che l'informazione su internet disturba: sarebbe ora che la gente si svegliasse dal roseo sogno del tuttovabene proposto dal potere politico e si accorgesse della realtà sempre più povera e buia che stiamo vivendo.

Anonimo ha detto...

Rosa,
l'ho postato anche da me!
Grazie
Ornella

Rosa ha detto...

@Tutti: Cometa ha saputo sintetizzare con grande chiarezza il pericolo a cui andiamo incontro.
Se questa proposta dovesse diventare legge tutto diventerà più difficile.
I nostri blog verrebbero oscurati in meno di 24 ore.
Di quali altri mezzi di comunicazione così veloci,potremo disporre?
Sicuramente non ci fermeremo,ci toccherà andare a riprendere i vecchi ciclostili e fare informazione porta a porta.
Disobbedire, a queste leggi assurde è doveroso, nonchè indice di maturità e coscienza ritrovate.
Grazie, vi abbraccio!

Anonimo ha detto...

Stiamo quasi per toccare il fondo.

Io, se fossi in Loro, rileggerei qualche pagina della dittatura...per vedere come sono finite..

Mi sa che hanno memoria corta.

...

Damiano Aliprandi ha detto...

Se ci fanno chiudere, ed è molto probabile visto che molti di noi qui scrivono cose molto scomode invece di dedicarci alle battute di Berlusconi, noi gli faremo sentire "l'odore dell'inchiostro"!

Silvia ha detto...

Cose di questo genere, "crimini via internet", le condannano in paesi come l'Iran o la Cina...

E noi ci siamo a un passo, ahimé...

:*-(

calendula ha detto...

posso copiare il tuo post sul mio blog?