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lunedì 26 maggio 2008

VIA... GIORGIO ALMIRANTE


Il neosindaco di Roma, Alemanno, ha espresso l’intenzione di intitolare una strada della Capitale al leader storico del Movimento Sociale Italiano, Giorgio Almirante.

La proposta di Alemanno di portare in aula la richiesta di intitolare una strada ad Almirante è coerente con il percorso che abbiamo tenuto negli anni - ha detto Marsilio - e non esistono ragioni perché un personaggio così importante nella storia della Repubblica debba subire un qualunque veto da parte della sinistra ideologica che possa impedire l'intitolazione di una strada alla sua memoria"."Giorgio Almirante - ha continuato Alemanno - è stato il precursore della moderna destra democratica in anni tormentati in cui era veramente difficile superare il ghetto in cui era rinchiuso l'allora Movimento sociale".

Proprio a lui, Giorgio Almirante, che affascinò tanto la piccola borghesia dei primi anni Settanta, che si accanì contro i "meticci" e i matrimoni misti, che consentì le persecuzione antiebraiche con arresti e deportazioni, che insieme ad altri futuri protagonisti della storia dell'Msi avevano creato un'organizzazione clandestina, detta Fronte armato rivoluzionario, protagonista di numerosi attentati e sabotaggi.

Proprio a Lui che pronunciò queste parole:

"Il razzismo è il più vasto e coraggioso riconoscimento di sé che l'Italia abbia mai tentato. Chi teme, ancor oggi, che si tratti di un'imitazione straniera (e i giovani non mancano nelle file di questi timorosi) non si accorge di ragionare per assurdo: perché è veramente assurdo sospettare che un movimento inteso a dare agli italiani una coscienza di razza posa condurre a un asservimento alle ideologie straniere". Tutto nasce invece da quell'"insuperabile e spesso drammatico contrasto tra romanità - vera romanità e non quella annacquata della pseudo-cultura internazionalista - e giudaismo. Il che dimostra ancora una volta che in fatto di razzismo e di antigiudaismo gli italiani non hanno avuto, né avranno bisogno di andare a scuola da chicchessia". LEGGI

GLI SI VUOLE INTITOLARE UNA STRADA MA SIAMO PAZZI?

Hanno vinto loro, e la democrazia va a farsi benedire!

Leggete, l' intervista fatta a Giorgio Bocca, partigiano e giornalista.
N.B. La foto in alto, scattata, nel 1966, sui gradini dell'Università a Roma, ritrae Almirante (a destra, con il cappello) assieme ai picchiatori fascisti.

BUONA NOTTE POPOLO!

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