Ascoltate Josè Saramago intervistato da Serena Dandini

mercoledì 14 maggio 2008

AVVISAGLIE DI REGIME








Il travaglio dell'Opposizione




Esordì da presidentecon discorso commovente,conciliante allocuzionein bipartisan versione.
Con l’elogio malandrinodi Falcone e Borsellinolodò la legalità,alla mafia l’altolà
garantì col suo lavoro,sprizzò pace da ogni poro.Ringraziò la Finocchiaroe Napolitano, un faro
per l’italica nazione.Con l’orrenda affermazione:“Son di tutti il presidente!”spaventò terribilmente
chi ricorda chi è Schifani.Ovazioni, battimani,bacio dalla Finocchiaro,entusiasmo di Cuffaro
che ha capito che per luison finiti i tempi bui,passerella a Porta a portae una cosa che conforta:
non appena nominatopresidente del Senato,umiliò le Istituzionicon l’ossequio a Berlusconi.
Per fortuna c‘è Travaglioche ci dà qualche ragguagliosul suo splendido passato.Negli ottanta fu Renato
socio di quel Mandalàche per mafia prenderàotto anni di prigionee il cui figlio fu amicone
di Bernardo Provenzanoche dai guai tenne lontano.Al Berlusca fornì il lodoche lo tenne in qualche modo
fuor da tutti i tribunali,ma con metodi illegali,poiché dopo che servìla Consulta lo abolì.
A Cuffaro condannatol’ineffabile Renatoplaudì con un complimento:“Campion del rinnovamento
della terra siciliana!”Una cosa molto stranafu che mai nessun s’afflisseper ciò che Travaglio scrisse.
In Italia, ben si sa,non c‘è chi lo leggeràtranne che pochi esaltatida nessun rappresentati.
Ma se parla alla tivùtutto il mondo viene giù,è bufera sulla Rai,tuonan tutti i parolai,
i Cicchitti ed i Follini,i Gasparri ed i Bocchini,i La Loggia e i Matteoli,della Rai i supremi ruoli.
“Da Travaglio un grave agguato,per di più premeditato!Con Schifani alla berlinail dialogo si mina!”
Finché strillano i fascistied i vecchi democristinon c‘è nulla da stupire,ma c‘è proprio da impazzire
nel veder la Finocchiaro,dell’Opposizione un faro,che si schiera con Schifani,raccontando agli italiani
che la carica gli dàl’infantil verginità.“Santo subito Renato,presidente del Senato!”
Son gli oppositor provettiinciucioni maledetti,del Pd questa è la summa:far con Silvio l’umma umma. (CARLO CORNAGLIA)


DEMOCRAZIA = LIBERTA' DI INFORMAZIONE

E' chiaro presidente dei senatori del Pd, Anna Finocchiaro? Prima si dimostra che ci sia stata calunnia e poi si esprime solidarietà.
O forse non ricordi bene, la storia del soggetto al quale hai espresso solidarietà?
Leggi! Aiuta a rinfrascare la memoria.

Schifani Renato Giuseppe (FI)Anagrafe: Nato a Palermo l’11 maggio 1950.Curriculum: Laurea in Giurisprudenza; avvocato; dal 2001 capogruppo di FI al senato; 3 legislature (1996, 2001, 2006).Soprannome: Fronte del Riporto.Segni particolari: Porta il suo nome, e quello del senatore dell’Ulivo Antonio Maccanico, la legge approvata nel giugno del 2003 per bloccare i processi in corso contro Silvio Berlusconi: il lodo Maccanico-Schifani con la scusa di rendere immuni le «cinque alte cariche dello Stato» (anche se le altre quattro non avevano processi in corso). La norma è stata però dichiarata incostituzionale dalla consulta il 13 gennaio 2004. L’ex ministro della Giustizia, il palermitano Filippo Mancuso, ha definito Schifani «il principe del Foro del recupero crediti», anche se Schifani risulta più che altro essere stato in passato un avvocato esperto di questioni urbanistiche. Negli anni Ottanta è stato socio con Enrico La Loggia della società di brookeraggio assicurativo Siculabrokers assieme al futuro boss di Villabate, Nino Mandalà, poi condannato in primo grado a 8 anni per mafia e 4 per intestazione fittizia di beni, e dell’imprenditore Benny D’Agostino, poi condannato per concorso esterno in associazione mafiosa. Secondo il pentito Francesco Campanella, negli anni Novanta "il piano regolatore di Villabate, strumento di programmazione fondamentalein funzione del centro commerciale che si voleva realizzare e attorno al quale ruotavano gli interessi di mafiosi e politici, sarebbe stato concordato da Antonino Mandalà con La Loggia. L’operazione avrebbe previsto l’assegnazione dell’incarico ad un loro progettista di fiducia, l’ingegner Guzzardo, e l’incarico di esperto del sindaco in materia urbanistica allo stesso Schifani, che avrebbe coordinato con il Guzzardo tutte le richieste che lo stesso Mandalà avesse voluto inserire in materia di urbanistica. In cambio, La Loggia, Schifani e Guzzardo avrebbero diviso gli importi relativi alle parcelle di progettazione Prg e consulenza. Il piano regolatore di Villabate si formò sulle indicazioni che vennero costruite dagli stessi Antonino e Nicola Mandalà [il figlio di Antonino che per un paio d’anni ha curato gli spostamenti e la latitanza di Bernardo Provenzano, nda], in funzione alle indicazioni dei componenti della famiglia mafiosa e alle tangenti concordate".Schifani, che effettivamente è stato consulente urbanistico del comune di Villabate, e La Loggia hanno annunciato una querela contro Campanella.Assenze: 321 su 1447 (22,2%) missioni 20 su 1447 (1,4%).Frasi celebri: «Li abbiamo fregati!» (dopo l’approvazione della legge sul legittimo sospetto, che doveva servire per spostare i processi contro Berlusconi e Previti da Milano a Brescia, 1° agosto 2002).«In vacanza alle isole Eolie, Renato Schifani, in compagnia di alcuni amici, ha dovuto aspettare per un’ora di fila che si liberasse un tavolo in un ristorante del centro di Lipari. Il capogruppo di Forza Italia a Palazzo Madama ha pazientemente atteso il proprio turno, senza sollevare alcuna obiezione e senza pretendere un trattamento di favore» (comunicato ufficiale dell’ufficio stampa del sen. Schifani, 15 agosto 2006).«Rita Borsellino sfrutta il nome del fratello per fini politici» (12 settembre 2003).«Sono un sessantottino, ho partecipato anch’io alle occupazioni. Sto dedicando la mia vita a lui, io credo molto in Silvio Berlusconi (...) Mi sono innamorato di Berlusconi perché ho visto in lui quella naturalezza e genuinità della politica che non avevo visto in passato. È un grande stratega e un grande leader» («Libero», 29 luglio 2007).«Oggi Cuffaro ha ripreso saldamente in mano il timone di una Sicilia che già è cresciuta così come i dati sul Pil e sulla disoccupazione ai minimi storici ci indicano. Dobbiamo anche riconoscere al governatore siciliano che è stato e continua ad essere l’unico garante della unità della coalizione, risultato questo che, in un sistema maggioritario, è garanzia di stabilità e quindi di quella risorsa fondamentale per lo sviluppo che è la governabilità di un territorio. Forza Italia sarà al suo fianco in questa nuova fase di governo della Regione per sostenere quella linea riformistica che è alla base del proprio credo politico» (dopo la condanna di Cuffaro a 5 anni per favoreggiamento, Agi, 19 gennaio 2008).

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Moni Ovadia: “Siamo tutti Marco Travaglio” (AUDIO)

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