Ascoltate Josè Saramago intervistato da Serena Dandini

lunedì 14 aprile 2008

Quel Dio di cui ho bisogno

Nel novembre del 1980 Giorgio Gaber pubblica con una piccola etichetta indipendente e dopo lunghe vicissitudini, "Io se fossi Dio", un 'singolo' di 14 minuti. La canzone, scritta in seguito all'uccisione di Aldo Moro e pubblicata più tardi per ragioni di censura, è concepita come un violento esplicito pamphlet contro il grigiore della scena italiana contemporanea e va considerata come il momento culminante di un'intera fase del lavoro di Gaber e Luporini.



...Io se fossi Dio

naturalmente io chiuderei la bocca a tanta gente
nel regno dei cieli non vorrei ministri
né gente di partito tra le palle
perché la politica è schifosa e fa male alla pelle.

E tutti quelli che fanno questo gioco
che poi è un gioco di forza ributtante e contagioso
come la lebbra e il tifo
e tutti quelli che fanno questo gioco
c’hanno certe facce che a vederle fanno schifo
che sian untuosi democristiani
o grigi compagni del Pci.
Son nati proprio brutti
o perlomeno tutti finiscono così...









...E allora
va a finire che se fossi Dio
io mi ritirerei in campagna
come ho fatto io.

2 commenti:

archia ha detto...

Benvenuta nel magnifico mondo dei BLOGGER!!!

Rosa ha detto...

Grazie!Spero di essere all'altezza, dando anch'io un contributo (sia pur piccolo),per far si che questa terra in cui viviamo non peggiori più di tanto.