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lunedì 28 aprile 2008

MURALES DEDICATI A “ U SICCU ”



Un altro murales con il volto del boss mafioso Matteo Messina Denaro, è comparso nel centro storico di Palermo, si trova in via dell'Università, accanto all'ingresso della facoltà di Giurisprudenza.

Nel murales appare la scritta "Messina Denaro l'ultimo!".

Messaggio inquietante, provocazione artistica o incoraggiamento alla cattura?


Nella capitale siciliana il ripetersi dell'evento ha provocato rabbia e anche imbarazzo.
L’associazione “mafia contro” di cui è portavoce Renato Campisi; ha ieri tappezzato la cittá con manifesti nei quali appare la foto di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, i Giudici uccisi dal crimine organizzato nel '92.
Nel manifesto si legge: "Nel vostro ricordo per arrestare tutti i latitanti".

Un disegno è apparso anche su una delle facciate dei nuovi uffici comunali di Castelvetrano, paese natale del capomafia.


Matteo, è figlio di Francesco Messina Denaro (soprannominato Don Ciccio), storico capo del mandamento di Castelvetrano, è conosciuto come un grande seduttore, ama le auto sportive, orologi costosissimi e gli piace vestire capi firmati,

Impara in fretta le abitudini mafiose, a diciotto inizia la sua carriera di assassino spietato uccidendo la prima vittima, (pare che siano circa 50, gli assassinii da lui compiuti)

"Con le persone che ho ammazzato, io potrei fare un cimitero"confessa scherzosamente ad un'amico

Considerato dall'FBI uno dei maggiori attori nel commercio mondiale della droga.
Si interessa di traffico di armi, macellazione clandestina, nonché nello sfruttamento di importanti cave di sabbia del trapanese.
Dei 350 messaggi ( pizzini) sequestrati nel covo di Corleone, dieci sono stati scritti al capomafia Provenzano, da Matteo Messina Denaro.
Matteo si lamenta con Provenzano perché i politici non sostengono Cosa Nostra. Secondo le indiscrezioni non si fanno nomi, ma l’allusione è a ciò che la mafia si aspettava dallo Stato: dalla modifica del 41 bis che regola la detenzione in carcere all’abolizione legge Rognoni-La Torre sulla confisca dei beni della piovra. Può essere una coincidenza, qualche anno fa, un progetto di Silvio Berlusconi e dei ministri Roberto Castelli e Giuseppe Pisanu, poi ritirato per le proteste, prevedeva proprio l’ammorbidimento della Rognoni-La Torre.

Dal 1993 Matteo Messina Denaro( possibile erede di Provenzano.) è ricercato per associazione di stampo mafioso, omicidio, strage, devastazione, detenzione e porto di materiale esplodente, furto ed altro. Il 6 maggio del 2002 è condannato in maniera definitiva all'ergastolo nell'ambito del processo sulle stragi del '93

Matteo Messina Denaro

Anonimo fatti vivo, spiegaci il significato dei graffiti, ti prego!
Non mitizzare un mafioso assassino, saresti di cattivo esempio.

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