“Quello che sta avvenendo in questi giorni è un atto di censura e intimidazione generale, un reale tentativo di limitare il nostro lavoro.”
Non usa mezzi termini Loris Mazzetti, responsabile produttivpo di Rai3.
Gli attacchi di cui sono stati fatti oggetto le trasmissioni Annozero e Report non rappresentano certo una novità e creano preoccupazione in chi ha sempre fatto del giornalismo di denuncia.
“ L'attacco rivolto ad Annozero è un atto di censura tout court... benchè, non abbia ancora capito quale sia stato il problema... Se la satira non può esprimersi come vuole allora tanto vale chiudere la baracca!” Continua Mazzetti.
"Pur non volendo entrare nel merito della questione, a partire dalla sopsensione di Vauro, ... al quale va tutta la mia solidarieà- sottolinea ancora il giornalista - quello che risulta inaccettabile è che simili provvedimenti vengano decisi in seguito ad interventi di natura politica, quindi ancora una volta al di fuori dell'azienda.”
Il ricordo dell'editto bulgaro che aveva colpito, a suo tempo, l'amico e collega Enzo Biagi è ancora troppo vivo per non destare ulteriori preoccupazioni.“ Mi sembra che, da questo punto di vista la categoria stia nuovamente sottovalutando la situazione: se ne fa una questione di simpatia o antipatia nei confronti dell'uno o dell'altro giornalista, ma il problema è ben più complesso, è una questione di libertà di informazione.”
Già ieri, sul sito di Annozero, la redazione aveva sottolineato come, da parte della protezione civile non ci fosse stata alcuna smentita ufficiale nei confronti della trasmissione di giovedì scorso. “Il provvedimento aveva ragion d'essere nel momento in cui fossero state dette cose false – afferma Mazzetti- ma basta leggere Repubblca di oggi per rendersi conto di quanto le critiche mosse da Annozero avessero invece fondamento... si parla ancora di ritradi, di sottovalutazione del rischio.”
Più che sui contenuti tuttavia la critica principale rivolta dal giornalista è ancora una volta realtiva al metodo.
“Per quanto riguarda Annozero il provvedimento è stato assunto e applicato prima che si riunisse il Cda, che infatti si riunirà la prossima settimana e discuterà della cosa; procedimento analogo anche per Report, è stato riunito il comitato etico senza che però venissero interpellati i diretti interessati; un vero e proprio paradosso!”
In seguito al provvedimento del direttore generale un po' di stupore lo aveva destato anche il silenzio del presidente Garimberti, che, invece secondo indiscrezioni, in maniera informale avrebbe espresso la propria contrarietà. “ A me non interessano le posizioni informali, da parte di Garimberti non c'è stata nessuna nota ufficiale, nessuna dissociazione dal comportamento del direttore Masi, quindi evidentemente l'accordo c'era.”
Oltre a Report e Annozero, nel mirino delle critiche politiche più recenti anche Che tempo che fa ma questo “ non ha in alcun modo compromesso la nostra linea editoriale- afferma ancora Loris Mazzetti, curatore del programma- noi la pensiamo in un certo modo e andiamo avanti su quella strada; seguiamo le regole imposte e d'ora in poi non avremo politici in studio... ma c'è una cosa che in questi giorni ci lascia un po' perplessi: circa un mese e mezzo fa avevamo annunciato alla rete di voler festeggiare in trasmissione i cento anni di Rita Levi Montalcini. In un primo momento avevamo ricevuto il benestare, del resto la signora Montalcini, prima di essere sentarice a vita, è soprattutto un'intellettuale e una donna di scienza... ieri invece, ci è stato comunicato in maniera informale che la cosa non era più possibile. Adesso attendiamo una lettera ufficiale e le motivazioni.”
“Mi auguro- sottolinea Mazzetti- si sia trattato solo di un eccesso di zelo da parte dell'azienda e che alla fine, il 26, la puntata si possa fare per come era stata pensata...”
Un passo indietro, a questo punto è d'obbligo e la riflessione torna ancora una volta ad inquadrare la “sottovalutazione del rischio”... non quello sismico, ma quello della libertà di espressione minacciata in Rai: “ Spero che durante l'assemblea dei giornalisti, lunedì prossimo a Saxa Rubra si prenda in considerazione la gravità di quanto sta avvenendo negli ultimi giorni e che soprattutto si assuma una posizione formale, cosa che mi aspetto anche da parte dei dirigenti.”
"Questa notizia - afferma Giuseppe Giulietti, portavoce di Articolo21 conferma purtroppo quanto andiamo dicendo da giorni. Che non c'è solo il caso Santoro e Anno Zero ma c'è il rischio che sia iniziato quell'annunciato regolamento dei conti nei confronti di tutte le trasmissioni e di quegli autori che da tempo erano stati indicati come sgraditi dal presidente del consiglio e dal suo servizio d'ordine mediatico. Non sta a noi dimostrare il contrario. Se così non è sta ai nuovi vertici aziendali dimostrare con i fatti che si tratta di un'interpretazione sbagliata. La lettera inviata alla senatrice a vita Rita Levi Montalcini non è solo vergognosa ma anche ridicola. per quale ragione era stato dato il via libera? Per quale ragione si nega ad una senatrice a vita, persona quindi istituzionalmente molto rilevante la partecipazione a Che tempo che fa per i suoi 100 anni? Se il problema è davvero la par condicio per quale ragione si stanno concedendo veri e propri comizi dalle zone del terremoto fingendo di non vedere e di non sapere? Sarà una casualità ma i nomi di Santoro, Gabanelli, Fazio sono stati più volte inseriti nella lista dei programmi sgraditi. Se così non è lo dimostri il gruppo dirigente. Articolo21 - conclude Giulietti - che non ha alcuna intenzione che la lista si allunghi terrà il 22 aprile la propria assemblea nazionale. Convocheremo avvocati, giuristi, i parlamentari europei e nazionali di articolo21 per concordare le iniziative più opportune nelle sedi internazionali e nazionali". (di Bruna Iacopino)
(Antonio Tabucchi 17 aprile 2009)
Chi ha visto la puntata della Gabanelli ( sulla Social card) ha potuto constatare che l’informazione è stata ineccepibile.
Evidentemente la puntata non è piaciuta a qualche ministro.
All’Aquila le scosse di terremoto si susseguivano da 3 mesi. Mi pare legittimo chiedersi se alcune conseguenze del sisma potevano essere attenuate o addirittura evitate. Questo significa fare informazione o no? Eppure a distanza di un’ora dalle affermazioni di Berlusconi sulla puntata, e con una differenza di due ore dalle dichiarazioni di Fini è scattata la censura a Santoro.
Un altra picconata di regime alla democrazia!
E non finisce quì : Il Direttore generale della Rai Mauro Masi, "starebbe per assumere, con la qualifica di caporedattore, un portavoce dall'esterno, che vanta come principale titolo la forte fedeltà al Presidente del Consiglio, 15 anni nel suo staff. Prima all'ufficio stampa di Forza Italia e ultimamente in quello di Palazzo Chigi". Lo dichiara in una nota Carlo Verna, segretario Nazionale dell'Usigrai. LEGGI L'ARTICOLO
Bisogna dimostrare all’opinione pubblica chi comanda!
C'è una squadra Delta che pianifica questo tipo di tv?
Enzo di Frenna, parte dall'idea che esiste una Struttura Delta, ossia un'organizzazione segreta che ha l'obiettivo di omologare e appiattire la programmazione televisiva, per sostenere che la tv italiana è un'ipnosi raffinata. È gestita da uomini che sanno fare bene comunicazione e lo si vede. L'omologazione, i programmi tutti uguali, la scelta dei valori e dei modelli con cui infarciscono certe trasmissioni, indica chiaramente che questa tv è pensata per alterare la coscienza e condizionare le menti. Fonte
La tv italiana gestita dagli uomini Delta - [1° parte]
Nella seconda parte dell'inchiesta sulla tv italiana omologata, piatta, con programmi uguali. Parla Laura Cuttica, esperta di Pnl e ipnosi.
[2°parte]
6 commenti:
Grazie Rosa per la segnalazione, peccato che è troppo tardi. Scusami davvero!
Rosa perchè non aprono occhi e orecchi anche altre persone?
Disinteresse,indifferenza?
Aggiungo come una banale battuta del Mago Silvan sia stata stigmatizzata dalla conduttrice; Hanno tutti paura di lui e tutti lo adulano...
@stella : Forse sono già stati ipnotizzati, o come giustamente scrive Daniele Verzetti hanno paura di "LUI", o semplicemente si curano di altre cose pensando (a torto) che questo non sia importante e intanto... stanno uccidendo la democrazia.
Nella mia vita non ho mai avuto paura. Quando mi sono sfasciata, un ortopedico mi ha detto "si faccia venire un po di sana paura", niente da fare.
Almeno fino ad ora, ora mi accorgo che l'unica cosa che mi fa paura e' la paura di queste mezze calzette che prostrandosi ingigantiscono il miserabile potere di questi figuri.
Di pari passo sale la rabbia, possibile che non si possa fare qualcosa?
Tina Campolo
@Tina: Io un'idea ce l'avrei!
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