Ascoltate Josè Saramago intervistato da Serena Dandini

giovedì 24 aprile 2008

25 APRILE : LA LIBERAZIONE



(ANSA) - ALGHERO, 19 APR – “Bella ciao” non sarà suonata ad Alghero per il 25 Aprile, ma solo l’Inno di Mameli, o ha deciso il sindaco Marco Tedde , per non alimentare ulteriori divisioni..
Il primo cittadino ha infatti chiesto alla Banda musicale cittadina di non eseguire il brano, da sempre uno degli inni-simbolo della Resistenza.

Una canzone il cui testo non è ne di destra ne di sinistra, una canzone di ispirazione popolare che esprime due idee semplici e fondamentali: la lotta per l'indipendenza nazionale contro lo straniero invasore e la riconquista della libertà.

Se non fosse stata la Resistenza a prevalere, non ci sarebbero ne un sindaco e nemmeno un’amministrazione eletti e legittimati dai cittadini.

Niente corteo per Letizia Moratti, benché da candidato sindaco nel 2006 vi partecipò spingendo la carrozzella del padre partigiano, né discorso dal palco da dove, lo scorso anno, aveva concluso con un "Viva la Resistenza

W l'Italia libera e democratica! Canterò BELLA CIAO finchè mi resterà fiato in corpo

3 commenti:

faber ha detto...

25 APRILE: PER UNA MEMORIA ACCETTATA E RISPETTATA

Urge ritrovare la memoria, che non potrà essere condivisa,
ma almeno accettata e rispettata reciprocamente.
Serve favorirla ricordando con rispetto tutti i caduti della guerra civile.
Con un’iniziativa che rischia di incontrare l’ostilità di entrambe le parti in causa:
attraverso le testimonianze scritte dalle due parti in lotta,
rendendo così onore a chi ha lottato ed è caduto in nome delle proprie Idee.

NEL BLOG http://faber2008.blogspot.com/

Rosa ha detto...

Un evento che si rivitalizza a ridosso delle sconfitte elettorali della sinistra, come già avvenne nel 1994, e questa volta, con la scomparsa dei comunisti dal Parlamento, la rabbia è tanta. “Bella ciao” e “Fischia il vento”, accompagnate dalle bandiere rosse e dai pugni chiusi verso il cielo, saranno le colonne sonore della rivincita dei 'trombati'.

Usando,questi toni non ci sarà mai pacificazione nazionale.
Occorre una memoria che unisca e non divida.
Oggi, come allora, il senso della parola libertà deve essere un simbolo di fratellanza e di pace, non di lotta politica contro qualcuno.

faber ha detto...

Quale sarebbe il tono esagerato: "La rivincita dei trombati"... Che esagerata sensibilità, Ormai i non eletti sono definiti comunemente così.
E comunque un po' di sana vis polemica non guasta. Allora,se sentissi cosa si dice sul versante di chi festeggia il 25 aprile, come commenteresti???

La memoria non può essere condivisa, ma deve essere accettata e aspettata reciprocamente.