Ascoltate Josè Saramago intervistato da Serena Dandini

Visualizzazione post con etichetta Curiosità. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Curiosità. Mostra tutti i post

venerdì 24 aprile 2009

Il sacrestano di Vigevano con la svastica al braccio

Questa è la foto di Angelo Idi, il sacrestano della parrocchia di Vigevano in provincia di Pavia.

Un fotografo lo ha immortalato, mentre salutava i parrocchiani all'uscita dalla messa.

Non è uno scherzo, è tutto vero!



E' successo davanti alla sua chiesa martedì scorso, 21 aprile (Natale di Roma), giorno in cui, casualmente, in Israele si commemorano le vittime dell'Olocausto e a soli quattro giorni dalla data del 25 aprile, sessantaquattresimo anniversario della Liberazione.

Il nazi-sacrestano non ha mai nascosto la sua indole politica dichiarando più volte di essere un convinto sostenitore dell'estrema destra e della Repubblica di Salò e di andarne fiero. E aggiunge che il suo lavoro e le sue scelte politiche sono due cose diverse tra loro.

“ Sì, io sono di estrema destra - ammette, subito dopo - e sono fiero di esserlo. Mi sento il portavoce delle Brigate Nere, dei giovani combattenti della Repubblica di Salò che non hanno svenduto il loro onore e la patria come invece hanno fatto coloro che, definendosi combattenti, hanno fomentato una guerra fratricida”.

Inoltre il nazi-sacrista, non è nuovo alle bravate di nostalgico uomo d'ordine.
Le cronache lo ricordano in veste di giustiziere allorquando, lo scorso anno, fu denunciato per...LEGGI


.

sabato 30 agosto 2008

Carne di ratto

Strano ma vero

“Per combattere questo spreco, che fa lievitare i prezzi del grano stesso, la soluzione piu’ facile e’ quella di mangiare i ratti, estendendo a tutta la popolazione un’abitudine diffusa tra alcune delle comunita’ piu’ povere del Paese. Se loro sono in grado di farlo, perche’ non anche altri?”.
La singolare proposta arriva dallo Stato indiano del Bihar, ed e’ stata formulata dal segretario del locale dipartimento della Pubblica Assistenza, Vijay Prakash.
Secondo il solerte pubblico funzionario, la carne di ratto potra’ essere gustata senza problemi tanto a casa quanto servendosi alle bancarelle di strada, nei ristoranti e persino negli hotel a cinque stelle. Anzi, l’intento di Prakash e’ di esportare la sua ‘ricetta’ contro il caro-prezzi anche all’estero, e tale scopo ha gia’ preso contatto con diverse compagnie alberghiere straniere. (AGI)

Tempi duri per i poveri ratti cambogiani:
l'aumento dell'inflazione, che come è noto, colpisce per prima cosa i prezzi dei generi alimentari, ha spostato i consumi della gente dalle bistecche bovine ai roditori.
L'agenzia Reuters da Phnom Penh, riferisce che il prezzo della carne di topo nei mercati rionali del Paese asiatico è andato alle stelle, aumentando di oltre il 400 per cento dall'inizio dell'anno.
Il topo va a ruba nei mercati - Ora le massaie che fanno la spesa nei mercati rionali, per un chilo di topo (più propriamente, di ratto), già pulito e pronto al consumo, spendono 5mila riel, che corrispondono a circa 86 centesimi di euro. La stessa quantità di manzo costa quattro volte tanto e secondo gli esperti del Governo cambogiano la spiegazione dell'aumento sta proprio lì, nello spostamento degli acquisti della povera gente - che non può permettersi le bistecche - verso la più economica carne di roditore
( Tiscali- Notizie)

Anzichè proporre di sostituire carne ad altra carne, sarebbe giusto dire come stanno realmente le cose

[...]La crescita della domanda di carne è particolarmente drammatica nei paesi in via di sviluppo: "In Cina il consumo di carne è in rapida crescita per via dello sviluppo e dell'urbanizzazione, ed è piu' che duplicata rispetto alla generazione passata" dice Rosamond Naylor, professore associato di economia all'università di Stanford. Il risultato è che la terra che prima era destinata a produrre grano per le persone, ora viene utilizzata per produrre mangimi destinati a polli e maiali.[...]

[...]Milioni di ettari di terreno nei paesi in via di sviluppo sono usati a questo scopo. Tragicamente, l'80% dei bambini affamati vivono in paesi che paradossalmente dispongono di eccedenze alimentari che vengono però usate per nutrire animali destinati al consumo nei paesi ricchi."[...] leggi ancora

Curiosità:


Mushika o Akhu è il Ratto amico e compagno inseparabile di Ganesha, la bellissima Divinità Indu col viso d'Elefante.


Infatti, in alcuni templi indiani dedicati a questa Divinità, vivono centinaia di Ratti liberi, protetti, alla cui alimentazione provvedono quotidianamente le monache, che portano loro contenitori larghi e bassi pieni di buon cibo.

Nei Panjarapol jainisti (ricoveri e centri veterinari per animali abbandonati, bisognosi e feriti), sempre in India, esistono interi reparti per animali normalmente considerati reietti, tra cui reparti per l'alloggio e la protezione dei Ratti.

martedì 15 luglio 2008

Iscriviti al Klan: BLUG BLOG KLAN

Iscriviti al Klan, copia incolla tutto,

K K K K K K K K K K
K K K K K K K K K K
K K K K K K K K K K
K


aggiungi la tua K (con relativo link) e fai girare l'invito.
Quasi un gioco, più di una catena, è...


Segnalato da: PV64

mercoledì 28 maggio 2008

LA PATRONA DEGLI SQUADRISTI ?

Gli episodi di intolleranza e aggressivita' dilagano.

“Quando una parte della destra radicale viene sdoganata politicamente molti si sentono autorizzati e compiono gesti che probabilmente prima non avrebbero fatto”.
Lo afferma ad Articolo21, il giornalista Claudio Lazzaro, regista di NAZIROCK, boicottato al cinema e nascosto nelle librerie.

Non e' stato possibile diffonderlo al cinema per le diffide arrivate da Forza Nuova, il film conterrebbe "immagini, affermazioni, frasi, scene, ricostruzioni, gravemente diffamatorie del movimento".
Il film ha avuto anche una distribuzione in libreria, pare però che perfino le librerie hanno paura di esibire Nazirock e lo nascondono.

Vi hanno impedito di vederlo al cinema? Non lo trovate in libreria ?

Niente paura potete acquistare DVD+libro on line
Quì, potete vedere alcune sequenze del film Nazirock.

Su eBay.it, l'11-Mag-08 è stata pubblicata questa inserzione :
CROMOLITOGRAFIA FUSTELLATA ITALIANA
RISALENTE AGLI ANNI '20
Raffigura la Madonna del Soccorso, detta anche Madonna del "manganello", per lo strumento che tiene nella mano destra.
Proveniente dalla mia collezione privata.
CONDIZIONI PERFETTE
Formato cm 5,8 x 10,7...

Non sapevo che esistesse la Madonna del Manganello, pensavo che fosse una trovata pubblicitaria o uno scherzo da "preti" , visto l'aria che tira.

Invece scopro che è tutto vero.

La Madonna del manganello è una rappresentazione iconografica della figura cristiana della Madonna, diffusa a Vibo Valentia durante il ventennio fascista e caduta in disuso con la deposizione del regime.
Pur non avendo mai avuto un riconoscimento ecclesiastico ufficiale, la Madonna del manganello rientrò in un insieme di rappresentazioni diffuse, principalmente in forma di statue e santini, negli anni trenta del XX secolo nell'ottica dello spirito clerico-fascista voluto dalla Chiesa e dal regime stesso. Nell'ambito di questa corrente, si arrivò ad alcune aberrazioni quali san Francesco proclamato "precursore del Duce" nel 1926, o l'icona di santa Chiara in trionfo sui fasci littori.
La statua della Madonna del Manganello fu realizzata dallo scultore leccese Giuseppe Malecore come arredo sacro per una chiesa non parrocchiale di Monteleone, attuale Vibo Valentia.
La statua rappresentava una Madonna con bambino, nella tipica iconografia della Madonna del Soccorso che mentre nella mano sinistra sorreggeva il figlio Gesù, con la destra sollevava un manganello nodoso. Ai piedi della donna si trovava un secondo bambino in piedi. La stauta era realizzata in cartapesta colorata, e da questa rappresentazione furono in seguito realizzati con metodo fotografico alcune serie di santini.
L'immagine fu ripresa dagli organi del partito, che la elessero dapprima a "patrona degli squadristi", poi a "protettrice dei fascisti".
Asvero Gravelli, giornalista del regime, fascista intransigente e direttore della rivista Antieuropa, compose anche uno stornello come preghiera per il retro dell'immagine, che citava

« O tu santo Manganello

tu patrono saggio e austero,

più che bomba e che coltello

co i nemici sei severo.

O tu santo Manganello

Di nodosa quercia figlio

ver miracolo opri ognor,

se nell'ora del periglio

batti i vivi e gli impostor.

Manganello, Manganello,

che rischiari ogni cervello,

sempre tu sarai sol quello

che il fascista adorerà. »

La statua scomparve da Monteleone, e fu presumibilmente distrutta, alla fine della seconda guerra mondiale, con essa svanì la sua venerazione. ( TRATTO DA WIKIPEDIA )
NON PENSAVO CHE SI POTESSE ARRIVARE A TANTO, UNA MADONNA PROTETTRICE DEI VIOLENTI. BHO!

domenica 18 maggio 2008

L'ARTE DI ALLACCIARSI LE SCARPE

Conoscevo alcuni sistemi per allacciarsi le scarpe, ma che ne esistessero 43.200 diversi, non l'avrei mai immaginato.
A sostenerlo è , il matematico australiano Burkard Polster.
Una sezione un po 'più realistica ci viene offerta da Ian Fieggen.
Nel suo sito si trovano descritti, in modo molto particolareggiato 34 sistemi per allacciare le scarpe con asole e 17 sistemi per allacciare le scarpe con le alette.
Li ho guardati attentamente e debbo dire che, alcune allaciature sono delle vere e proprie opere d'arti.
Quella che più mi ha colpita è questa della foto in basso.

Come potete notare il sistema di allacciatura è molto intricato e terribilmante difficile, nonostante nel sito viene mostrata una chiara immagine e le relative istruzioni per eseguirla.
Io ci ho provato, con risultati molto disastrosi.
Bene, se siete stanchi di avere i lacci legati sempre allo stesso modo, da oggi avete un bel po di materiale da visionare.
BUON DIVERTIMENTO!
Guardate cosa è capace di fare questo ragazzo, con i lacci delle scarpe