Ascoltate Josè Saramago intervistato da Serena Dandini

sabato 30 agosto 2008

Carne di ratto

Strano ma vero

“Per combattere questo spreco, che fa lievitare i prezzi del grano stesso, la soluzione piu’ facile e’ quella di mangiare i ratti, estendendo a tutta la popolazione un’abitudine diffusa tra alcune delle comunita’ piu’ povere del Paese. Se loro sono in grado di farlo, perche’ non anche altri?”.
La singolare proposta arriva dallo Stato indiano del Bihar, ed e’ stata formulata dal segretario del locale dipartimento della Pubblica Assistenza, Vijay Prakash.
Secondo il solerte pubblico funzionario, la carne di ratto potra’ essere gustata senza problemi tanto a casa quanto servendosi alle bancarelle di strada, nei ristoranti e persino negli hotel a cinque stelle. Anzi, l’intento di Prakash e’ di esportare la sua ‘ricetta’ contro il caro-prezzi anche all’estero, e tale scopo ha gia’ preso contatto con diverse compagnie alberghiere straniere. (AGI)

Tempi duri per i poveri ratti cambogiani:
l'aumento dell'inflazione, che come è noto, colpisce per prima cosa i prezzi dei generi alimentari, ha spostato i consumi della gente dalle bistecche bovine ai roditori.
L'agenzia Reuters da Phnom Penh, riferisce che il prezzo della carne di topo nei mercati rionali del Paese asiatico è andato alle stelle, aumentando di oltre il 400 per cento dall'inizio dell'anno.
Il topo va a ruba nei mercati - Ora le massaie che fanno la spesa nei mercati rionali, per un chilo di topo (più propriamente, di ratto), già pulito e pronto al consumo, spendono 5mila riel, che corrispondono a circa 86 centesimi di euro. La stessa quantità di manzo costa quattro volte tanto e secondo gli esperti del Governo cambogiano la spiegazione dell'aumento sta proprio lì, nello spostamento degli acquisti della povera gente - che non può permettersi le bistecche - verso la più economica carne di roditore
( Tiscali- Notizie)

Anzichè proporre di sostituire carne ad altra carne, sarebbe giusto dire come stanno realmente le cose

[...]La crescita della domanda di carne è particolarmente drammatica nei paesi in via di sviluppo: "In Cina il consumo di carne è in rapida crescita per via dello sviluppo e dell'urbanizzazione, ed è piu' che duplicata rispetto alla generazione passata" dice Rosamond Naylor, professore associato di economia all'università di Stanford. Il risultato è che la terra che prima era destinata a produrre grano per le persone, ora viene utilizzata per produrre mangimi destinati a polli e maiali.[...]

[...]Milioni di ettari di terreno nei paesi in via di sviluppo sono usati a questo scopo. Tragicamente, l'80% dei bambini affamati vivono in paesi che paradossalmente dispongono di eccedenze alimentari che vengono però usate per nutrire animali destinati al consumo nei paesi ricchi."[...] leggi ancora

Curiosità:


Mushika o Akhu è il Ratto amico e compagno inseparabile di Ganesha, la bellissima Divinità Indu col viso d'Elefante.


Infatti, in alcuni templi indiani dedicati a questa Divinità, vivono centinaia di Ratti liberi, protetti, alla cui alimentazione provvedono quotidianamente le monache, che portano loro contenitori larghi e bassi pieni di buon cibo.

Nei Panjarapol jainisti (ricoveri e centri veterinari per animali abbandonati, bisognosi e feriti), sempre in India, esistono interi reparti per animali normalmente considerati reietti, tra cui reparti per l'alloggio e la protezione dei Ratti.

7 commenti:

Tu6Currau ha detto...

In effetti, se tutti decidessero di consumare meno carne ne beneficierebbero:
A) la terra (dato che i pascoli impoveriscono il terreno)
B) la flora (dato che ettari di foreste vengono disboscati ogni anno per far nascere nuove aree a pascolo)
C) le riserve idriche del sottosuolo (spese per coltivare i cereali che mangia il bestiame)
D) il mercato agricolo e dei cereali (si abbasserebbero notevolmente i prezzi)
E) i paesi poveri (che non possono più acquistare i cereali e che si vedino sottratti terreni e risorse dai grandi allevatori)
F) il nostro organismo (meno colesterolo, meno infarti)
G) i capi d'allevamento (destinati a venire affettati).

Un saluto

Rosa ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Rosa ha detto...

Jeremy Rifkin nel suo libro «Mangiare carne è l'ultimo peccato dell'umanità» afferma: "sono convinto che le nostre scelte alimentari determineranno il futuro del nostro pianeta. Non è più tollerabile un sistema di allevamento industriale come quello che abbiamo costruito, che non rispetta minimamente l'animale sottoponendolo a una barbarie inimmaginabile. Una vera civiltà è capace di rispettare tutte le creature, umane o animali che siano. Ecco perché la nostra coscienza di uomini deve poter superare definitivamente la cultura della carne".
E, alla domanda: "Tutto per colpa di una semplice bistecca, di un'innocua fettina?"
Risponde:
"Altro che innocua! La carne è un vero killer, almeno quanto le sigarette e l'alcol. Ecco perché dico che, non essendo più possibile tornare indietro a forme di allevamento rispettose dell'animale, come accadeva in secoli lontani, è meglio per tutti se abbandoniamo il consumo di carne".

Anonimo ha detto...

La tua anima è profonda, un abbraccio .....
Aenima1

Rosa ha detto...

Ti ringrazio Aenima1...soprattutto per l'abbraccio, cosa rara di questi tempi!

A-Woman A-Man ha detto...

Grazie per la la visita.
Carne? Poc'anzi ho commentato questo. In Amazzonia si disertificano intere due regioni italiane all'anno (immagina, Lazio e Umbria completamente bruciati, massacrati, tutti gli alberi rasi al suolo, sole, un sole allucinante, cenere, bruciato, caldo torrido, siccità, morte) per fare l'amburgherino di MerDonald e per avere il nuovo parquet fesciontrendi da buttare via tra tre anni.
Mah...

Latitudine 37° 31' 0'' N ha detto...

ciao,

trovo il tuo blog molto interessante e mi piacerebbe linkarlo nel mio.

ti andrebbe di scambiare?