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domenica 3 agosto 2008

Lunedì arrivano i militari. La polizia: operazione di facciata

Lunedì mattina, anfibie divise invadono le nostre città.
È il grande giorno dei militari in strada, quelli che secondo il governo berlusconi dovrebbero risolvere ogni paura e insicurezza dei cittadini italiani. Tremila soldati sul piede di guerra, a sorvegliare non tanto obiettivi sensibili, visto che nessuno ci minaccia, ma a tener d’occhio piazze, stazioni, parchi e panchine.

Ad essere militarizzate saranno soprattutto le grandi città, Roma, Milano, Napoli. Ma i soldati gireranno anche per le strade di Bari, Catania, Padova, Palermo, Torino e Verona. I ministri Maroni e La Russa hanno siglato la loro intesa lo scorso 29 luglio: tempo sei mesi, dicono, è tutto tornerà tranquillo e controllato. Se qualcuno oserà ancora alzare la testa, aggiungono, lasceremo i militari in strada per un altro mezzo anno.
Il tutto alla modica cifra di sessanta milioni di euro
(trenta per quest’anno e altrettanti eventualmente per l’anno prossimo).

Peccato che, per trovare i soldi, il governo abbia fatto casa non solo con lo Stato sociale (scuola, sanità, garanzie per i precari, pensioni) ma con le stesse forze dell’ordine.
Alla faccia della sicurezza.

Dopo la manifestazione del 17 luglio scorso a cui hanno aderito per la prima volta tutti i sindacati delle forze di polizia e i Cocer del comparto Sicurezza e Difesa, ora è addirittura il Sap, il sindacato autonomo di polizia considerato vicino al centrodestra, ad attaccare l’operato del governo. «L'esecutivo di Berlusconi, Tremonti e Brunetta – scrive Nicola Tanzi, segretario generale del Sap – tira dritto per la propria strada e sbatte ancora una volta la porta in faccia alle forze dell'ordine e alle forze armate, con la conversione in legge al Senato, attraverso il meccanismo della fiducia, del decreto legge 112/2008».

Si tratta appunto della famigerata manovra economica che potrebbe essere approvata definitivamente già il prossimo martedì: «Per il comparto Sicurezza e Difesa non c'è niente – prosegue Tanzi – e lo diciamo con una delusione mista a rabbia, perché questo governo ha vinto le elezioni promettendo maggior sicurezza agli italiani e non inutili operazioni di facciata, come l'impiego dei militari». (Fonte:l'Unità.it)

La Vignetta è di : TOTO' CALI'

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