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venerdì 21 novembre 2008

L'Italia vola in guerra

I quattro cacciabombardieri italiani Tornado del 6° stormo 'Diavoli Rossi' di Ghedi partiranno per l'Afghanistan "nei prossimi giorni". Lo ha confermato ieri il generale Vincenzo Camporini, Capo di stato maggiore della Difesa.


Missione di guerra. Secondo i 'caveat' imposti dal governo italiano, la missione di questi aerei da guerra - che ci costerà oltre quattro milioni di euro al mese - non sarà quella di sganciare missili e bombe. Ma ciò non vuol dire che non parteciperanno alla guerra.I quattro Tornado - che non saranno sotto comando italiano, bensì a disposizione del comandante statunitense David D. McKiernan - verranno impiegati su tutto lo spazio aereo afgano in operazioni di sorveglianza del territorio ma anche in operazioni di intelligence e ricognizione, ovvero di 'acquisizione obiettivi'. Vale a dire che individueranno gli obiettivi che poi verranno bombardati da altri caccia alleati o attaccati dalle truppe di terra della Nato.
Affermare che i Tornado non parteciperanno alla guerra è come dire che non lo fa l'ufficiale di puntamento addetto a un pezzo d'artiglieria che dà le coordinate di tiro all'artigliere, o che non lo facevano i soldati che venivano spediti in perlustrazione fuori dalle trincee prima di un attacco.

Lo dicono anche i militari. "Le missioni aeree di ricognizione non hanno finalità ricreative e umanitarie", ha ironizzato il generale Fabio Mini, ex comandante della missione Kfor in Kosovo. "Sono missioni da combattimento vero e proprio in quanto preludono all'attacco con bombe a grappolo, incendiari ed esplosivi ad alto potenziale".
La stessa ovvietà fu evidenziata nel marzo 2007 dall'associazione pacifista di ufficiali tedeschi 'Darmstaedter-Signal' alla vigilia dell'invio dei sei Tornado della Luftwaffe che ora i nostri quattro vanno a sostituire con gli stessi compiti. "Non si può dire che il loro impiego sarà 'non-combat' perché i risultati dei loro voli di ricognizione guideranno gli attacchi condotti da altri aerei o da truppe di terra".

E magari anche bombe. Al di là di questo, rimane il dubbio che i Tornado alla fine possano venire segretamente usati anche per bombardare. "Gli aerei sotto controllo americano non hanno limiti operativi e i nostri cacciabombardieri saranno chiamati a 'cacciabombardare'", ha dichiarato il generale Mini.D'altronde, osservano molti, per fare perlustrazione e osservazione delle postazioni nemiche non bastano gli aerei spia telecomandati come i 'Predator', che sono fatti apposta?
Anche durante la guerra del Kosovo del 1999 i Tornado italiani, ufficialmente, svolgevano solo missioni di ricognizione e supporto aereo. Poi si scoprì che sganciarono tonnellate di bombe su Belgrado. (di : Enrico Piovesana)


I nostri Tornado vanno a combattere in Afghanistan!



Il reporter inglese Tim Hetherington ha vinto il Rory Peck Award – il prestigioso premio per i giornalisti freelance – con un documentario sulla guerra in Afghanistan.
L’aspetto significativo di questa notizia è il taglio molto particolare del filmato, che mostra i soldati nella loro più cruda realtà quotidiana fatta di paura, di sudore, e a volte anche di lacrime.



Il fatto di voler premiare un lavoro che punta decisamente il dito sull’assurdità della guerra, indica una chiara volontà di invertire la rotta rispetto al periodo di Bush e Blair, in cui i media ci propinavano il presidente americano vestito da aviatore, che atterrava sulle portaerei come un eroe dei fumetti.
I media servono a propagandare le guerre di conquista, quando la popolazione senta la necessità impellente di difendersi – da un nemico che ovviamente non esiste, ma che essa percepisce come reale - ma fortunatamente sanno anche mostrarne l’aspetto più brutale e repellente, quando cominci a prevalere, nella popolazione stessa, il desiderio di porvi fine.
Era accaduto così per il Vietnam, e ci si augura che questo premio sia il segnale di una inversione di rotta che ormai la maggior parte del mondo sente come necessaria, se non addirittura urgente e improrogabile.

Fonte : http://www.megachip.info/index.php

5 commenti:

Tu6Currau ha detto...

La guerra è, tra le più ancestrali, anche la più barbara pratica. I segni che lascia sono poi indelebili, perchè non sono solo fisici, ma soprattutto psichici. La guerra distrugge chi la subisce e anche chi la fa realmente. Mi riferisco ai soldati e non a chi abita le stanze dei bottoni.
Poi mi viene una rabbia enorme quando penso che lo stato italiano investe nelle guerre e taglia sull'istruzione...
Un saluto

Anonimo ha detto...

I soldati non sono che vittime della politica del loro paese, sono spesso ragazzi come noi, uomini, e non tutti sono esaltati con la voglia di uccidere, forse neanche ce ne sono tra questi.
Sono vittime del sistema, fanno quel che fanno, per mille motivazioni, ma non bisogna dimenticare che sono esseri umani, che rischiano la vita, per nulla. La guerra è L'ASSURDITA'.
Dovevamo ritirare le nostre truppe da lì, ma D'Alema non ha avuto abbastanza spina dorsale per farlo a suo tempo, quando poteva farlo e secondo me si sarebbero arginati i rischi e nello stesso tempo avremmo potuto ugualmente continuare in sede Onu a spingere, per la pacificazione.
Ora figuriamoci se questo governo lo farà mai!

Comunque bel post come sempre. Un bacione e buon weekend :)

Blessing Sunday Osuchukwu ha detto...

In questi momenti di crisi internazionali, credo che ci vuole più dialogo, amore, solidarietà e svilippu globale. Credo che anche i soldati stessi sono stanchi di combattere...
Buona domenica!

Gianna ha detto...

Rosa sei aggiornatissima,come fai?

Rosa ha detto...

@Tu6Currau: Pare che, investire nelle guerre sia molto più redditizio.

@Luana: Si...la guerra è proprio un'assurdità, una mostruosa assurdità che non giova a nessuno delle due parti (mi riferisco a chi la fa e a coloro che la subiscono).

@Blessing: Più dialogo, più amore, più solidarietà?
Caro fratello, mi sa che siamo rimasti in pochi a volere un mondo migliore ( visto come stanno le cose) :(

@stella: Mi documento.