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giovedì 13 novembre 2008

G8 la sentenza sul massacro della Diaz, assolti i vertici della polizia: 13 le condanne

Il collegio del tribunale di Genova ha deciso di condannare solo gli esecutori materiali delle violenze alle scuola Diaz



Dopo undici ore di camera di Consiglio, il collegio del tribunale di Genova presieduto da Gabrio Barone ha deciso di condannare esclusivamente i responsabili delle violenze all'interno della scuola Diaz, perquisita la notte del 21 luglio 2001.

In tutto sono state comminate tredici condanne e sedici assoluzioni per un totale di 35 anni e 7 mesi di condanna complessiva rispetto ai 110 anni di condanna chiesti dai pm per i 29 imputati nel processo per l'irruzione alla scuola Diaz. Tutti condannati gli agenti e i dirigenti appartenenti al Settimo nucleo.

Assolti invece, come accennato, i funzionari di polizia che firmarono il verbale di perquisizione. Si tratta di Francesco Gratteri, ex capo dello Sco ora direttore dell'Anticrimine; Giovanni Luperi, ex vicedirettotre Ucigos, ora all'intelligence; Gilberto Caldarozzi, ex vicedirettore Sco e ora a capo del Servizio centrale operativo della Polizia; Spartaco Mortola, ex dirigente della Digos genovese.

La sentenza. Ecco le condanne: 4 anni a Vincenzo Canterini, ex capo Reparto Mobile di Roma; 2 anni a Michelangelo Fournier, ex vice di Canterini; 3 anni a Fabrizio Basili, Ciro Tucci, Carlo Lucaroni, Emilio Zaccaria, Angelo Cenni, Fabrizio Ledoti, Pietro Stranieri e Vincenzo Compagnone. Tre anni anche a Pietro Troiani; due anni e sei mesi a Michele Burgio; un mese a Luigi Fazio.

Assolti, invece, oltre a Gratteri, Luperi, Caldarozzi e Mortola, Filippo Ferri, Massimiliano Di Bernardini, Fabio Ciccimarra, Nando Dominici, Carlo Di Sarro, Massimo Mazzoni, Renzo Cerchi, Davide Di Novi, Massimo Nucera, Maurizio Panzieri, Salvatore Gava. Per Alfredo Fabbrocini i pm avevano chiesto l'assoluzione.

Reazioni. Il segretario dei Comunisti Italiani Oliviero Diliberto: "Come noto mi astengo sempre dal
commentare le sentenze della magistratura. Ma ancora una volta l'Italia si conferma il Paese nel quale pagano solo i sottoposti e gli esecutori, mai i capi. Sui fatti di Genova eccezionalmente gravi, giustizia non è stata fatta".

Haidi Giuliani, madre di Carlo, ucciso durante gli scontri del G8: "'In quest'aula ho visto persone coraggiose che hanno testimoniato e pm coraggiosi, ma non ho visto altri atti di coraggio e neppure rispetto per la nostra Costituzione".

Luca Casarini, uno dei leader del movimento che sfilò nelle strade di Genova al G8 del 2001: "È triste constatare che si è verificato tutto quello che era previsto: in questo paese, si è fatta un'amnistia a senso unico su Genova, nei confronti di dirigenti della polizia e del potere politico".

Pier Ferdinando Casini: "Siamo lieti che la giustizia ordinaria riconosca una verità nota a tutti gli italiani e cioè che al vertice della Polizia di Stato in Italia ci sono stati e ci sono autentici galantuomini e servitori delle istituzioni. Il tentativo di criminalizzare, per i fatti del G8 di Genova, i vertici delle forze dell'ordine si è rivelato per quello che era: un'autentica persecuzione".

VERGOGNA!

Così si condannano solo gli agenti, ai quali evidentemente non è stato ordinato da nessuno di massacrare la gente nella scuola.


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LEGGI Un'agente portò le molotov nella Diaz
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Ecco le immagini incriminate
Fonte : http://www.dirittiglobali.it/

9 commenti:

Latitudine 37° 31' 0'' N ha detto...

qui giace la giustizia, fermatasi a riposare un attimo dopo una durissima scarica di manganellate, e mai più risvegliatasi...

Blessing Sunday Osuchukwu ha detto...

So che sarà difficile con tale sentenza.... ma ti auguro un buon weekend lo stesso!

Rosa ha detto...

@mali: Grazie,commento perfetto!

calendula ha detto...

che poi in definitiva non hanno condannato nessuno..dato che le pene rientrano tutte nell'indulto...non mi aspettavo nulla di diverso, ma ...CHE SCHIFO !!!!

Unknown ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Unknown ha detto...

italia si italia no se famo du spaghi italia si italia no la terra dei cachi viva il crogiuolo di pinzee viva il crogiuolo di panzeee quanti problemi irrisoltii ma un c... grande cosìì ;)

Gianna ha detto...

Purtroppo non è la prima volta Rosa e non sarà l'ultima...

Anonimo ha detto...

niente di nuovo, ci sono i servizi segreti dietro che ci aspettavamo? Va a finire che gli agenti hanno agito di loro iniziativa, ma quando mai tra militari? Me lo aspettavo, sono tante le stragi impunite e me lo aspettavo...
Ciao Rosa e buon fine settimana, nonostante tutto.

Rosa ha detto...

@calendula: Brava! Non hanno condannato nessuno.
Nel frattempo:
Gianni De Gennaro, capo della polizia è diventato prima Capo di Gabinetto del ministro Amato all’Interno e poi supercommissario per le immondizie a Napoli. Gilberto Caldarozzi, da numero due dello Sco, il servizio centrale operativo, prima ne ha assunto la direzione e poi è diventato dirigente superiore "per meriti straordinari" per aver partecipato alla cattura del boss Bernardo Provenzano.
Francesco Gratteri da direttore dello Sco è diventato prima questore di Bari ed ora è responsabile della Direzione anticrimine centrale, il Dac. Giovanni Luperi da vice direttore dell'Ucigos è passato al Dipartimento analisi del nuovo servizio segreto civile.
Spartaco Mortola da capo della Digos di Genova diventa vice questore vicario a Torino.
Filippo Ferri, capo della squadra mobile di La Spezia è passato a quella di Firenze.
Vincenzo Canterini, comandante del VII Nucleo sperimentale antisommossa del primo Reparto Mobile di Roma è diventato prima questore e ora presta servizio a Bucarest, in Romania, in un organismo internazionale: il Secu (South East Cooperation and Investigation).
Fabio Ciccimarra da vice questore aggiunto è diventato capo della squadra mobile di Cosenza.

@mau/c: C'e' un commando che ci aspetta per assassinarci un po'.

@stella: Purtroppo :(

@luana: E' uno schifo, una vergona.

“Anche se avete chiuso / le vostre porte sul nostro muso / la notte che le pantere / ci mordevano il sedere / lasciamoci in buonafede / massacrare sui marciapiedi / anche se ora ve ne fregate, / voi quella notte voi c'eravate”. Il cartello di protesta esposto da Graziella Mascia, ex parlamentare di Rifondazione Comunista, durante la lettura della sentenza sulla Diaz vale più di mille commenti.
Buon fine settimana!