giovedì 17 giugno 2010
Razzismo in autobus alle porte di Milano
“Non voglio la merda sul mio pullman, gli zingari no. Apriamo le finestre e cambiamo aria”.
Sono all'incirca le 9.45. Fuori piove. Come consuetudine la z221, l'autobus che collega la Brianza alla stazione di Sesto FS, effettua il proprio viaggio e come sempre al confine tra Monza e Cinisello Balsamo salgono anche i rom.
Resosi conto della loro salita, il guidatore perde il controllo e impone a quanti non hanno il biglietto di avvicinarsi alla sua postazione.
Dopo un primo momento di esitazione da parte dei viaggiatori incriminati, il tono si fa sempre più minaccioso e aggressivo.
Non contento, il conducente si alza in piedi e pretende che quanti sono sprovvisti del biglietto, scendano immediatamente dalla z221.
Intimoriti dalla reazione, i rom e la donna di colore abbandonano l'autobus.
Raggiunto il proprio obiettivo, il conducente non trattiene nemmeno i commenti offensivi.
Leggi tutto l'articolo QUI'
Mi auguro che daranno quantomeno un premio al suddetto autista, a questo campione di alta professionalità e di buona educazione (sic!).
P.S. Sarà mica parente di Borghezio?
martedì 16 giugno 2009
Milano, niente colonia estiva per i figli degli irregolari
L’iniziativa offre l’opportunità a bambini e ragazzi dai 3 ai 14 anni di trascorrere soggiorni in Case Vacanza del Comune di Milano, situate in alcune delle più pittoresche località di villeggiatura del nord Italia. La proposta educativa dei soggiorni nelle Case Vacanza ha come obiettivi principali:
- favorire il coinvolgimento e la responsabilizzazione dei bambini nella gestione quotidiana della vita comunitaria per potenziare l’autonomia personale e l’autostima;
- promuovere la solidarietà tra i componenti del gruppo;
- sviluppare la responsabilità verso gli altri che deriva da azioni e atteggiamenti personali;
- migliorare il piacere di relazione interpersonale;
- vivere lo spirito di avventura unito alla socializzazione e al divertimento;
- ampliare le capacità creative.
Il comune di milano ha chiuso ai figli degli irregolari il programma Estate Vacanza 2009
L'iniziativa avrebbe consentito ai bambini e ai ragazzi dai 3 ai 14 anni di trascorrere, pagando una piccola somma, una decina di giorni in alcune delle più pittoresche località di villeggiatura del nord Italia
Per partecipare al programma “Estate vacanza” servono: il permesso di soggiorno in regola con la normativa vigente, la fotocopia del documento di identità e del codice fiscale dei genitori.
A differenza delle lezioni durante l’anno, che sono considerate scuola dell’obbligo e sono organizzate dallo Stato, le attività educative e ricreative offerte a luglio, agosto e settembre, nelle scuole e nelle altre strutture comunali, sono servizi facoltativi, integrativi, gestiti dal Comune. Quindi, paradossalmente, ci sono bimbi immigrati che vanno a scuola durante l’anno, ma che a luglio devono restare a casa.
Sul caso interviene Pietro Zocconali, presidente dell'Associazione Nazionale Sociologi, che parla di una decisione''socialmente devastante”, “emarginante e lesiva dei diritti fondamentali dei bambini di ogni razza a godere di cittadinanza piena nel mondo, a prescindere dalla condizione dei genitori. È paradossale – sottolinea il sociologo - che la città ospitante di un evento internazionale come Expo 2015 precluda ai bambini una possibilità come poche di integrazione''.

L’anno scorso, il Comune aveva escluso, con una circolare, i bimbi figli di clandestini o irregolari dall'iscrizioni alle scuole materne.
In quel caso la magistratura aveva bocciato questa scelta come discriminatoria.
Per i centri estivi negati ai figli degli irregolari arriva la prima protesta ufficiale da parte di alcuni insegnanti, i quali esprimono la loro profonda indignazione per la mancata tutela del diritto per i minori a godere di uguale trattamento e pari opportunità; denunciano la violazione del diritto di uguaglianza sancito dalla Costituzione e chiedono che tale normativa venga immediatamente modificata al fine di ristabilire le condizioni affinché a tutti gli alunni siano garantite pari possibilità di accesso.
Nessun commento da parte dell’assessore Moioli (assessore all’Educazione).
FONTE: www.stranieriinitalia.it/
www.lastampa.it/forum/
martedì 12 agosto 2008
Appello del Gruppo EveryOne: "Vi sono malati gravi, invalidi e bambini che ora rischiano la vita"

Milano, 10 agosto 2008. Ronde di razzisti, in questi giorni d'agosto mentre l'Italia – spesso anche quella dei Diritti Umani – è in vacanza, percorrono i quartieri di Milano, alla ricerca di insediamenti Rom. Gli episodi di intolleranza si susseguono, contro bambini, donne incinte, vecchi e malati, indistintamente. “Essere 'zingaro' a Milano, di questi tempi, è assai peggio che essere un cane randagio,” dichiarano Roberto Malini, Matteo Pegoraro e Dario Picciau, leader del Gruppo EveryOne “perché non vi sono ‘leghe’ da chiamare, se si cerca aiuto, ma solo squadre di violenti e intolleranti da evitare, pena i terribili pogrom con cui le famiglie Rom vengono messe in mezzo alla strada, nonostante Commissione europea, Consiglio d'Europa e Comitato antidiscriminazioni delle Nazioni unite abbiano ammonito l'Italia affinché si astenga da violenze e sgomberi senza alternative di alloggio”.
Ieri una piccola comunità di famiglie Rom romene, circa quaranta persone, fra cui numerosi bambini e alcuni uomini e donne sofferenti di gravi patologie oncologiche e cardiache, è stata sgomberata dal sito in via Console Marcello, dove qualche mese fa aveva costruito una decina baracche con materiali di fortuna, per dare un riparo a malati, minori, donne e uomini in gravi condizioni di salute e povertà. “Lo sgombero si è svolto secondo il solito rituale, tutto italiano, della brutalità e della violazione di ogni diritto umano e civile” commentano gli esponenti di EveryOne. “Il Presidente di Union Romani, la storica organizzazione di tutela del popolo Rom nell'Unione europea, ha paragonato la persecuzione contro i Rom in Italia ai prodromi dell'Olocausto. Siamo completamente d'accordo con lui e lavoriamo insieme alla sua organizzazione affinché l'Unione europea approvi uno Statuto che riconosca i diritti della nazione Rom, una nazione senza territorio compatto”.
Intanto si sono perse le tracce delle famiglie Rom sgomberate dall'insediamento di via Console Marcello. “E' un'emergenza umanitaria davanti alla quale le istituzioni e le autorità milanesi avevano finora semplicemente chiuso gli occhi,” proseguono gli attivisti “evitando di prestare assistenza alle famiglie e perseguitandole con controlli, perquisizioni, fermi, minacce di espulsione. In due parole, lasciandole morire”. Il 9 agosto, però, le forze congiunte del nucleo di pronto intervento della polizia municipale e del commissariato di Quarto Oggiaro hanno scatenato la loro offensiva contro le famiglie Rom, mettendole in fuga e distruggendo sia le loro baracche che i loro pochi averi, rimasti al'interno dei rifugi in legno e cartone distrutti dai tutori dell'ordine. “Il popolo italiano si sta abituando all'orrore,” conclude il Gruppo EveryOne, “perché non vi è altra definizione per simili abusi compiuti contro le persone più vulnerabili.
Riecheggiano ancora, nelle nostre orecchie, le parole pronunciate qualche mese fa da un poliziotto milanese:
'Non ce la faccio più. Cambio lavoro. Ho scelto questa vita per proteggere i deboli e gli innocenti, non per far loro del male. Quando vado a dormire, la notte, non riesco a dimenticare gli occhi di quei bambini, di quelle donne e di quegli uomini disperati, la cui unica colpa è di essere scuri di pelle e poveri'.
Abbiamo perso le tracce dei quaranta Rom sgomberati da via Console Marcello e lanciamo un appello a chi si imbatta in loro: dobbiamo aiutarli. Fra di loro vi sono malati in condizioni tragiche, bambini denutriti e situazioni di indigenza cui bisogna porre rimedio con la massima urgenza, pena la perdita di vite umane; se vi imbattete in loro, chiedete ai capifamiglia di mettersi subito in contatto con il Gruppo EveryOne al numero di telefono
334 8429527
”.
Intanto, sempre ieri e sempre a Milano, in via Marco Bruto, l'ennesimo rogo di questa estate ha colpito un insediamento Rom, distruggendo baracche e una roulotte.
L'autrice della tempera su tela " Viviamo sulle strade" è Rebecca Covaciu.