Ascoltate Josè Saramago intervistato da Serena Dandini

mercoledì 9 luglio 2008

Impronte ai Rom, in migliaia contro la legge Maroni

Ho avuto una certa indignazione quando hanno detto che avrebbero preso le impronte ai Rom. La mia indignazione è cresciuta quando ho saputo che le avrebbero prese anche ai bambini. Questa indignazione è accresciuta dal fatto che io sono diventato nonno. Ho 83 anni, e c'è ancora una fotografia che io non riesco a ricordare senza provare una sorta di disagio infinito: è quella del bambino ebreo durante il rastrellamento del ghetto di Varsavia, con la coppola in testa, come avevo io da bambino, e le mani alzate in segno di resa. Io non vorrei che si ripetessero, per nessuna ragione al mondo, cose simili.
Cosa l'ha spinta a venire fin qui a farsi 'schedare'?
Mi ha spinto un dovere civico. Io non appartengo a nessun partito politico. Sono venuto come cittadino italiano indignato da una legge ignobile che tira in ballo i bambini ed è profondamente incivile, anzi, fascista. Tutto qua. Ci sono dei popoli che si portano addosso dei miti e delle leggende che nessuna realtà riesce a smentire. Io ricordo anche i miei genitori, che mi dicevano 'attento, ci sono gli zingari, gli zingari rubano i bambini'. Ebbene, da allora non ho mai visto uno zingaro rubare un bambino, però la leggenda da allora continua. I Rom sono ideali per scaricargli addosso la colpa. Sono 150 mila capri espiatori. Si legge poco Manzoni, in Italia, perché Manzoni racconta che durante la peste a Milano, il governo, non sapendo a chi dare la colpa, e a qualcuno doveva darla, la diede agli untori, che non esistevano. Gli 'untori' vennero presi e ammazzati. I Rom, oggi sono come gli untori manzoniani. Oggi c'è una sorta di mitridizzazione, di assuefazione al veleno, ed è necessario trovare antidoti sempre più forti, perché la conseguenza è l'indifferenza, e la cosa peggiore di fronte a fatti di questo tipo è proprio l'indifferenza. Credo purtroppo che l'iniziativa abbia significato qualcosa solo per noi, solo per chi era in questa piazza, anche se erano in molti. Gli altri sono molto sordi. Non saranno le nostre firme a fargli cambiare idea. Potranno cambiare idea solo se prima o poi si torna al voto dopo aver constatato i danni materiali e morali che hanno fatto al popolo italiano. Mi auguro che iniziative simili si moltiplichino in ogni città d'Italia".

Quanto tempo passerà prima che un'iniziativa simile venga applicata anche ai cittadini italiani?
Credo che la strada sia brevissima. L'altro giorno il Corriere della Sera riportava la legge di un ministro francese che a suo tempo, anni addietro, aveva schedato i Rom. Da lì a poco tempo si scatenò un eccidio dei Rom. Queste cose aprono la strada a misure più severe e terribili, che spero non vengano mai adottate. Mai.

Cosa direbbe il commissario Montalbano a vederla con le dita macchiate d'inchiostro?
Credo che quasi quasi se la godrebbe, nel vedere che mi hanno preso le impronte digitali, perché in fondo in fondo mi odia...
(Camilleri: 'Mai assuefarsi al veleno' di Luca Galassi )
Foto: Andrea Camilleri indossa La maglietta «clandestina» di Carta


E' stato un successo ben oltre le aspettative l'iniziativa che l'Arci ha organizzato a Roma, lunedì 7 luglio per protestare contro le schedature del ministro dell'Interno Roberto Maroni.

Le voci raccolte da PeaceReporter si sono dimostrate coralmente fuse in un'unica protesta, vibrante e trasversale che, attraverso la simbolica solidarietà alle comunità nomadi, ha lanciato un preciso messaggio di dissenso contro una legge che viola la Costituzione italiana, la Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo, la Convenzione Onu sui diritti dell'infanzia (le impronte verranno prese anche ai bambini), ma soprattutto le regole di civile convivenza e di buonsenso di uno Stato che, oggi, a malapena è possibile definire democratico. Nel foglio di identificazione diffuso dai prefetti, ai quali è stata delegata la 'patata bollente' dell'emergenza-nomadi, creata ad arte per alimentare l'ennesimo allarme sicurezza, dopo le generalità solite (nome, cognome, data di nascita, istruzione, attività lavorativa, documento in possesso della persona), compare addirittura la dicitura 'religione' e addirittura l'etnia. Lasciamo raccontare a quanti erano a Roma il perché della loro partecipazione e del loro dissenso.

Cosa puoi fare tu?

1 commento:

Unknown ha detto...

grazie rosa
ti confiderò un segreto...il mio compianto nonno era di Naro (AG) e io ne sono molto fiero :)
dunque..nei prox giorni qui a Napoli si terranno in diverse sedi dei workshops curati da EUROMA sui ROM con tanto di escursioni... vieni!