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domenica 8 febbraio 2009

L'invito di Beppino Englaro

"Sono il tutore di Eluana Englaro, ma in questo momento parlo da padre a padre, rivolgendomi al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e al presidente del consiglio, Silvio Berlusconi, per invitare entrambi, ed essi soli, a venire a Udine per rendersi conto, di persona e privatamente, delle condizioni effettive di mia figlia Eluana, su cui si sono diffuse notizie lontane dalla realtà, che rischiano di confondere e deviare ogni commento e convincimento" Beppino Englaro.



L'amaca di Michele Serra, da "La Repubblica" di domenica 8

"Forse sono diventato ipersensibile, come chiunque, da anni, senta lo stesso vecchio chiodo piantarsi nella stessa vecchia ferita. Ma ogni volta che Berlusconi pronuncia anche una sola parola sulla famiglia Englaro mi sento umiliato dalla sua grossolanità morale. Al consueto effetto dell'elefante nel negozio di porcellane si aggiunge la totale incongruenza tra un argomento così alto e un livello cosi basso. Specie quando costui osa addentrarsi in dettagli - come dire - fisiologici, che riguardano un corpo inerte e lo strazio quasi ventennale di chi la veglia e la cura, mi si rivolta lo stomaco. Un argomento che anche i filosofi accostano con sorvegliatissima prudenza diventa, in bocca a lui, la ciancia superficiale di un importuno, per giunta dotato di poteri enormi, che in genere agli importuni non vengono affidati. In questi giorni siamo di fronte a un doloroso strappo istituzionale e costituzionale, ma forse perfino più doloroso ci sono gli sgarri verbali che il premier si è concesso, blaterando di gravidanze e di "bell'aspetto". Chissà se, di fronte a questo osceno spettacolo, almeno qualcuno dei suoi elettori ha potuto aprire gli occhi. L'illusione è che esista una soglia oltre la quale finalmente la passione politica si fa da parte, e lascia il posto alla valutazione umana. Non posso credere che essere di destra, oggi in Italia, significhi rassegnarsi a essere rappresentati da uno di quella fatta".

(dal blog di: Mauro Biani )

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Vignetta molto vera. Amarezza e rabbia per quanto sta succedendo attorno ad Eluana

Emozione per le tue parole da me.

UN BACIO.

Unknown ha detto...

-Ed è subito sera-
E' il trionfo del medioevo in chiave piduista, uno strazio senza fine per il papà e per l'immagine (per me è già estinta) di E.- non mi va nemmeno di nominarla, che la si lasci in pace.
Siamo nel paese clericale più fondamentalista del pianeta che affronta l'involuzione maggiore della propria storia contemporanea a colpi bassi poco originali ad opera del premier..forse è già tardi per opporsi, non abbiamo un riferimento democratico valido dall'altro lato, chiedo a tutti umilmente: cosa dobbiamo fare?
nessuno sente un'esigenza di riscatto morale e civile prima ancora di risolvere gli enormi problemi economico-sociali?
baci

Damiano Aliprandi ha detto...

è vero siamo una repubblica degli ayatollah...

Rosa ha detto...

@mau/C: "...Possiamo far crescere le nostre forze per unirle alle intelligenze, alle culture e alle energie di coloro che rendono vivo il nostro Paese e, per amor di sé e dei propri figli, non si rassegnano al suo declino..."

Ho estrapolato questo pensiero(per quanto mi riguarda condivisibile) da un appello di PEACEREPORTER che mi appresto a pubblicare sul prossimo post.
No Maurizio,non è troppo tardi per opporsi! Pur non avendo dall'altra parte un riferimento democratico continueremo la nostra battaglia(pacifica) per difendere la democrazia.
Ti ricordo che siamo in tanti a volerlo.
Venceremos...