Ascoltate Josè Saramago intervistato da Serena Dandini

giovedì 8 aprile 2010

"I gatti persiani" arrivano al cinema. In piazza per i diritti dei Rom e, le carceri italiane


Venerdì 16 aprile uscirà nelle sale del Circuito Cinema di Milano, Torino, Roma, Bologna, Firenze, Padova e Napoli "I gatti persiani", un film del regista iraniano Bahman Ghobadi, vincitore di due importanti premi al 62mo Festival di Cannes (2009) e consigliato dalla Sezione Italiana di Amnesty International.

Il film di Ghobadi, che in Italia esce con la BIM Distribuzione, racconta il forte desiderio di due ragazzi iraniani di esprimere le loro opinioni attraverso la musica. Il loro tentativo di formare una band musicale incontra i divieti e le proibizioni del governo. Sapendo di non avere alcuna possibilità di esibirsi a Teheran, pianificano una fuga in Europa con passaporti falsi.

Il regista Ghobadi ha girato con grande coraggio un film senza autorizzazioni (durante le riprese Ghobadi è stato arrestato due volte) e ha potuto offrire un ritratto di una Teheran nascosta in cui i giovani cercano di resistere come possono a un sistema politico che proibisce anche di fare musica.





"Ho voluto fare un'opera -
ha detto Ghobadi in un'intervista - che si distanziasse dall'estetica della nostra cinematografia, parlando di qualcosa che per me è molto importante, la musica. Una finestra sulla libertà che viene sempre più a mancare e l'antidepressivo più potente che conosca. Il film viene dopo un periodo molto duro per me, in cui la musica underground iraniana mi ha aiutato in maniera determinante".

In questa intervista, realizzata in occasione del “Film Middle East Now”, il primo festival cinematografico italiano dedicato al Medio Oriente svoltosi a Firenze dal 3 al 7 febbraio 2010, il regista iraniano ci parla dell'idea alla base del film e dei problemi che ha dovuto affrontare per la sua realizzazione, vista la delicata situazione nella quale i registi iraniani sono costratti a lavorare a causa della feroce censura attuata dal governo.



Per saperne di più, visita il blog dedicato a "I gatti persiani"



*********************************************************



In piazza per i diritti dei rom

Migliaia di rom residenti a Roma si trovano di fronte alla minaccia di subire molteplici violazioni dei diritti umani come effetto del nuovo piano destinato a chiudere buona parte dei campi della capitale. Il “Piano nomadi” spiana la strada allo sgombero forzato di migliaia di rom e al trasferimento della maggior parte di essi, ma non di tutti, in campi ampliati o di nuova costruzione situati nella periferia di Roma.
Anche se sono state effettuate alcune consultazioni nei campi coinvolti nel “Piano nomadi”, gli standard internazionali sui diritti umani richiedono che vengano consultate tutte le persone di cui è previsto lo sgombero. Coloro che saranno titolati a essere trasferiti verranno portati in altri campi, non in alloggi permanenti in cui molti rom vorrebbero vivere. Non avranno possibilità di scegliere in quale campo andare. Molti temono che le loro prospettive d’impiego e la carriera scolastica dei figli verranno compromesse.
Ma questi sono i fortunati. Agli altri non verrà fornito alcun alloggio alternativo: alcuni lasceranno Roma, altri troveranno un rifugio dove potranno, fino a quando non verranno di nuovo sgomberati.






Sabato 17 e domenica 18 aprile in alcune piazze italiane ci saranno dei banchetti per raccogliere firme contro il
Piano nomadi” di Roma.

Il “Piano nomadi” non riguarda soltanto la città di Roma perché potrebbe rivelarsi un provvedimento da replicare in altre regioni interessate dalla cosiddetta emergenza nomadi e addirittura in altri paesi europei.

È importante mobilitarsi subito e mobilitarsi in massa.

Se nella vostra città non è previsto nessun banchetto, firmate l’appello online!

Le piazze:

Sabato 17 aprile

Albiano d'Ivrea (TO) dalle 20.00 alle 23.00 presso il Castello di Albiano

San Giovanni in Persiceto (BO) per tutta la giornata nella Piazza centrale

Ragusa Ibla dalle 18.00 alle 24.00, C.SO XXV Aprile

Agrigento dalle 17.00 alle 20.30 presso il Piazzale Aldo Moro


Milano dalle 11.00 alle 17.00 in Piazza Cordusio angolo via Mercanti

Ancona dalle 10.00 alle 20.00 in Piazza Roma


Domenica 18 aprile

Termini Imerese (PA) dalle ore 11.00 alle 13.00 in Piazza Duomo

Scauri (LT) dalle 10.00 alle 18.00 sul Lungomare di Scauri (sarà anchepossibile trovare le cartoline e il depliant informativo presso "La Libreria di Margherita", via Rubino, 42 - Formia)

Milano dalle 15.00 alle 18.00 presso il Barrio's Caffè, in via Barona ang. via Boffalora





*************************************************************



PANNELLA: LE CARCERI IN ITALIA SONO UNA DISCARICA SOCIALE




• da una nota di agenzia letta a Radio Radicale

"Le carceri in Italia sono una discarica sociale". Lo ha detto Marco Pannella che insieme a una delegazione radicale composta da Rita Bernardini e Matteo Angioli ha compiuto una visita ispettiva alla casa circondariale Ucciardone a Palermo. Il giorno prima i parlamentari erano stati nel carcere di Poggioreale a Napoli. "Vi sono grandi situazioni di povertà - ha aggiunto - si continua a usare la pratica della detenzione in un modo che non sarebbe permesso né dalla costituzione né dalla giurisdizione europea e internazionale. Il carcere è il museo della barbarie e della partitocrazia del sessantennio che ha preso il posto del ventennio fascista". "C'è la dimostrazione che in Italia siamo caduti - ha osservato - antropologicamente in basso. Ma stamattina all'Ucciardone con la nostra visita abbiamo suscitato qualche sorriso che ci consente di sperare che proprio da queste comunità forse riusciremo a rendere più civile questo paese" La situazione del carcere borbonico di Palermo è stata descritta da Bernardini. "Sono stata qui nel marzo 2009 e da allora - ha detto - non è cambiato nulla, la situazione è peggiorata e questo non per colpa della direzione o del personale che opera in questo istituto ma per responsabilità dell'amministrazione centrale". "Vi sono per ora 720 detenuti - ha affermato Bernardini - con un sovraffollamento enorme nelle celle. I reclusi vivono in una struttura fatiscente, senza riscaldamento. Si sta per aprire una nuova sezione ma manca il personale per farla funzionare. L'organico è sotto di almeno 200 unità: 300 agenti di polizia su 500 previsti"

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Cara Rosa

bellissimo post anche se nell'ultima parte.....
Vogliamo parlare di Pannella????
Parla parla da anni .... ma all'atto pratico??? Quali sono le condizioni del carcere???
A Pannella ho scritto io personalmente e lo sai???
Neanche 2 righe di condoglianze...
Smettiamola di farci abbagliare dalle chiacchiere .........

Un grosso bacio
Ornella

upupa ha detto...

Sempre problemi a non finire...che tristezza!!!!!!!!!!