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martedì 16 marzo 2010

Intellettuali da tutta Italia si mobilitano per don Carlo D'Antoni e Antonio Pasquale Pedace


Continuano a moltiplicarsi i gesti di solidarietà nei confronti di padre Carlo D'Antoni ( parroco della chiesa di Bosco Minniti di Siracusa, arrestato per presunte irregolarità sull'accoglienza degli immigrati) e Antonio Pasquale Pedace (attivista per i diritti umani accusato di avere aggredito alcuni poliziotti durante un'operazione in cui erano coinvolti alcuni immigrati).
Il 19 marzo si terrà a Siracusa l’udienza processuale in cui verranno sentiti Antonio Pasquale Pedace e i testimoni della difesa.
Il processo è riferito al 24 agosto 2008 quando, trovandosi per caso alla stazione ferroviaria di Siracusa, Antonio Pasquale Pedace – dirigente nazionale di Socialismo rivoluzionario e attivista dei diritti umani – chiese agli agenti di trattare dignitosamente degli immigrati durante un’operazione di polizia.

Pasquale Pedace, 37 anni, iscritto all' "Associazione antirazzista 3 febbraio" è finito in galera per aver chiesto un trattamento più umano nei confronti di 10 immigrati che avevano tentato una fuga dal CPT di Siracusa e che sarebbero stati "fermati, buttati a terra e picchiati" ... " a faccia in giù e con i piedi sulla schiena minacciati in continuazione". Pedace, secondo il suo legale, era in stazione per caso, di ritorno dalle vacanze, e sarebbe intervenuto solo verbalmente per invitare gli agenti ad un comportamento più rispettoso. "Non sono bestie, non trattateli così" avrebbe esclamato. Per questo motivo, secondo gli amici che erano con lui sarebbe stato arrestato (Fonte)

Per i rappresentanti dell'associazionismo, "l'attivista deve rispondere delle accuse infondate di “lesioni e resistenza a pubblico ufficiale” e il processo si inscrive in un clima sempre più ostile verso le persone solidali come nel caso di don Carlo D’Antoni, mentre è evidente la corruzione materiale e morale che attraversa le istituzioni di questo paese e il razzismo e l’intolleranza dilaganti in una società lacerata e in crisi".

Per questi motivi, i Comitati Solidali Antirazzisti e StopRazzismo hanno organizzato dei presidi di solidarietà nei cofronti di Pedace e di Carlo D'Antoni.

Il primo si terrà a Siracusa giovedì 18 Marzo alle 16.30 in largo XXV luglio (davanti al Tempio di Apollo).

Il giorno dopo ( venerdì 19 marzo)

i presidi si terranno a :

Roma (ore 16 piazza Vittorio),

Milano (ore 17.30 piazza Oberdan ang. corso Buenos Aires),

Vicenza (ore 18 piazza Castello), Torino (ore 16 via Po, davanti alla chiesa),

Genova (ore 17 piazza Banchi),

Bologna (ore 17 piazza Re Enzo),

Firenze (ore 17 piazza dei Ciompi),

Napoli (ore 17 piazza del Gesù) e

Brescia(volantinaggio nelle scuole, sabato 20 ore 15.30 presidio in piazza Rovetta).

Un appello intanto è stato firmato da alcuni intelletuali italiani a sostegno di Antonio Pasquale Pedace e Carlo D'Antoni:

In Italia sta crescendo un clima di razzismo e di intolleranza. La legislazione razzista ha compiuto un salto di qualità con l’approvazione del “Pacchetto sicurezza” che introduce una serie infinita di vessazioni e discriminazioni che ledono i diritti e le libertà più elementari e la stessa dignità umana.
Oggi purtroppo viviamo in una società attraversata da pericolose espressioni di egoismo e di razzismo dove per tante persone è certamente più difficile svolgere un’iniziativa di solidarietà.
Prendiamo atto che si va esprimendo uno speciale accanimento verso persone che fanno del bene mentre viceversa godono di una larga impunità esponenti del potere politico ed economico responsabili di una corruzione materiale e morale senza limiti.
Siamo infatti preoccupati dell’intensificarsi di vessazioni e attacchi verso il mondo della solidarietà e del volontariato, sia laico e sia religioso, e intendiamo reagire.
Tra questi ci colpisce la vicenda che ha coinvolto Antonio Pasquale Pedace, dirigente nazionale di Socialismo rivoluzionario ed attivista dei diritti umani impegnato nella solidarietà antirazzista, che è tuttora sotto processo con le pesanti e gravi accuse di “lesioni e resistenza a pubblico ufficiale” che sono del tutto infondate, perché il 24 agosto 2008, trovandosi per caso nella stazione di Siracusa, ha verbalmente chiesto un comportamento rispettoso da parte della polizia che stava maltrattando un gruppo di immigrati durante un’operazione di fermo e di identificazione.
Un altro caso emblematico riguarda la vicenda di don Carlo D’Antoni che – sempre a Siracusa – è sottoposto da alcune settimane agli arresti domiciliari con l’accusa di aver violato le norme del “Pacchetto sicurezza” solo perché si è sempre impegnato alla luce del sole nella solidarietà umana accogliendo tante persone immigrate bisognose di aiuto. Non è certo un caso che don Carlo D’Antoni abbia espresso la sua vicinanza ad Antonio Pasquale Pedace e sia stato presente personalmente alle udienze del processo.
Per queste ragioni esprimiamo la nostra solidarietà e vicinanza umana a Pasquale Pedace – che il 19 marzo sarà a Siracusa per una nuova udienza del processo – di cui auspichiamo il totale proscioglimento, e nello stesso tempo a tutte le persone di buona volontà colpite da ingiuste accuse perché vogliono affermare il valore universale della dignità umana.
Primi firmatari:
Prof. Giuseppe Prestipino; Prof. Giacomo Marramao (Fondazione Basso); Prof. Raul Mordenti; Prof.ssa Annamaria Rivera; Afra Mannocchi; Elisabetta Orsini; Gilda Salvati; Claudio Cambini (Roma); Luisella Lucarelli (Roma); Sandra Dugo; Piero Soldini (resp. nazionale immigrazione CGIL); Stefano D’Errico (segretario generale CIB Unicobas); Prof. Giovanni Leone; Prof. Pietro Angelini (Università Orientale Napoli); Alex Zanotelli (padre comboniano).

FONTE www.giornaledisiracusa.it


Se volete firmare l'appello :

Don Carlo Libero, la solidarietà non è reato

Cliccate QUI'


3 commenti:

Gianna ha detto...

Solidarietà anche da parte mia.

amatamari© ha detto...

Grazie, vado a firmare

Rosa ha detto...

@stella e amatamari:
Grazie a voi!