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sabato 19 dicembre 2009

I potenti della Terra hanno fallito l´obiettivo di impedire cambiamenti climatici disastrosi

Nessun obiettivo vincolante, nessun tetto di emissioni per ciascun paese, nessun serio obiettivo per il futuro.

Numerosi i Paesi ( Africa, Oceania e America Latina ) che a Copenhagen si sono rifiutati di firmare l’accordo definendolo “una vergogna”.



“Un pezzo di carta scritto da un club esclusivo per i suoi interessi”, così il keniamo Mohammed Adow definisce il documento di tre pagine stilato nella capitale danese.“Io vengo dal Nord Est del Kenya, dove la gente soffre la fame e la sete, perché non piove più. I paesi ricchi non sono stati capaci di fare un accordo che desse sicurezza al mondo. Il risultato saranno milioni di morti. Saranno questi numeri a dare la misura del fallimento”, aggiunge Adow.


Significative le parole del Direttore Esecutivo di Greenpeace International, Kumi Naidoo:

Oggi, i potenti della Terra hanno fallito l´obiettivo di impedire cambiamenti climatici disastrosi.
La città di Copenhagen è la scena di un crimine climatico, con i colpevoli che scappano verso l´aeroporto, coperti di vergogna. I leader mondiali hanno avuto un´occasione unica per cambiare il pianeta in meglio, evitando i cambiamenti climatici. Alla fine hanno prodotto un accordo debole, pieno di lacune abbastanza grandi da farci passare attraverso tutto l´Air Force One.

Per concludere in bellezza


I tre attivisti di Greenpeace entrati nel Palazzo Reale danese, nel corso della cena ufficiale dei capi di Stato, aprendo un banner con la richiesta di una vera azione per il clima, ieri notte, sono stati condannati dal Giudice a 3 SETTIMANE DI GALERA.

Leggi la lettera integrale di Kumi Naidoo quì


Un ringraziamento particolare va alla nostra bella-ministra, per il contributo dato (l’Italia ha bloccato la decisione UE di tagliare le emissioni del 30%, al 2020.
Forse l'Italia non è esposta a rischi come gli altri Paesi del mondo? O alla ministra non interessa se aumenta la desertificazione e il rischio incendi, se aumentano gli effetti disastrosi di frane e alluvioni, se il Mediterraneo mostra già segni d’impatto evidenti, se il delta del Po affonda, rispetto al mare che si alza, di 3 centimetri l’anno, in media ?
Penso che abbiamo bisogno di un ministro dell’Ambiente che se ne occupi sul serio e un Governo meno irresponsabile (tagli sulle rinnovabili, autorizzazioni alle centrali a carbone e rilancio del nucleare).







Fonte: www.greenpeace.org - www.terranauta.it

La vignetta è di Roberto Mangosi

1 commento:

calendula ha detto...

era tutto così scandalosamente prevedibile, tutto così schifosamente certo, che io non mi aspettavo nulla di diverso....