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giovedì 26 marzo 2009

Giochi cinesi

Pechino sfrutta il suo potere economico per esercitare pressione, anche quando si parla di sport o di pace



Annullata la conferenza sulla pace che avrebbe dovuto lanciare i mondiali di calcio sudafricani.
Troppe le polemiche per il visto negato al Dalai Lama: dalla società civile sudafricana agli altri premi Nobel invitati all’evento.
La Cina ringrazia.



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È stata rinviata la contestata conferenza di lancio dei mondiali di calcio in Sudafrica 2010, dopo le polemiche per il visto negato da Pretoria al Dalai Lama, uno dei 4 premi Nobel per la pace invitati all’evento, previsto per venerdì 27 marzo.
"Gli organizzatori hanno deciso, nell'interesse della pace, di rinviare la conferenza sulla pace in Sudafrica", ha dichiarato alla stampa il presidente Irvin Khoza, uno dei responsabili locali dei Mondiali 2010.
La conferenza proponeva un dibattito sul calcio come strumento di lotta al razzismo e alla xenofobia. Un tema quindi apolitico, vittima di pressioni politiche.
Ieri Pretoria aveva dichiarato di aver rifiutato il visto al leader spirituale dei tibetani "nel nome dell'interesse nazionale", ma fonti giornalistiche e diplomatiche hanno confermato le pressioni del governo cinese perché il leader tibetano non ottenesse il permesso di entrare nel paese.
Il comitato Nobel per la pace e due Premio Nobel sudafricani, Desmond Tutu e Frederik de Klerk, avevano subito annunciato l'intenzione di boicottare l'incontro.
In particolare Tutu ha accusato Pretoria di aver chiuso le porte al leader tibetano per non compromettere i rapporti con la Cina.

Ipotesi confermata dal portavoce del governo Themba Maseko.
In un comunicato stampa, diffuso mercoledì in tarda serata, Maseko ha sottolineato come la scelta del governo sudafricano sia stata presa a tutela degli interessi del paese per non mettere a rischio gli accordi bilaterali con la Repubblica popolare cinese.

Il Sudafrica è, infatti, il principale partner commerciali cinese nel continente, tanto da rappresentate il 20,8% degli scambi di Pechino con l'Africa.

La Cina si è detta soddisfatta per la decisione del governo sudafricano di non aver concesso il visto al leader buddista tibetano: Pechino lo accusa di usare la religione come pretesto per ottenere l'indipendenza della regione himalayana, e considera un affronto diretto ogni volta che il Dalai Lama viene ospitato o invitato in un paese straniero.
( Fonte: Nigrizia.it)

Tutto questo è scandaloso !

La Cina che riesce a condizionare popolazioni molto lontane dal suo territorio con la forza dell'economia.

E' vergognoso che Stati cosidetti "liberi e sovrani" si lascino manovrare come burattini in balia dei PADRONI dell'economia mondiale a discapito della democrazia, elemento essenziale per la PACE

6 commenti:

Gianna ha detto...

Sì Rosa, è tutto scandaloso...
Cosa possiamo noi fare?
Più che denunciare, abbiamo le mani legate, purtroppo.

Unknown ha detto...

concordo con te... e che lo faccia il Sudafrica di un altro storico premio Nobel per la pace è ancora più triste... loro dovrebbero saperlo cosa vuol dire repressione!

Unknown ha detto...

L'unica cosa che mi piace della Cina,è la sua filosofia ,il loro concetto con l'universo,le loro arti (arti marziali,agopuntura,Yin e Yang,lo Zen ,ecc..).Tutte cose che l'Occidente conosce in maniera diversa dall'Oriente.Ma in quanto a Stato,la Cina é un esempio da non imitare.Loro sono oggi una conseguenza di storia fatta di terrore,angherie,soprusi verso il popolo.I Cinesi sono paragonabili (secondo il mio punto di vista)ad un esercito di formiche tutte organizzate per raggiungere un obbiettivo.

Rosa ha detto...

@stella: Denunciare, sempre!

@Paolo: Infatti...come si dimentica in fretta.

@lellofieramosca: Purtroppo la Cina di oggi è una lontana parente della Cina filosofica alla quale tu fai riferimento.I cinesi, che tu definisci un esercito di formiche, non sono altro che vittime di un governo statalista,militarista e antidemocratico.

Damiano Aliprandi ha detto...

Brava Rosa, io penso che il sistema Cinesi è il più ambito dai grandi capitalisti e liberisti: capitalismo selvaggio e repressione sociale.

E' perfetto, non esistono i sindacati che chiedono più tutele e garanzie, non ci sono gli ambientalisti che fermano le grandi opere. Con il risultato che gli oeprai sono i più sfruttati del mondo e l'ambiente è completamente distrutto causando tumori e disastri ambientali continui...

La cultura antica è bellissima, a pensare che Mao con la sua cosiddetta rivoluzione culturale ha voluto distruggere ogni sorta di cultura passata e i monumenti di Pechino(era una città piena di monumenti, templi, colori) sono stati quasi tutti convertiti in fabbriche o edifici....

Scusami Rosa se mi sono dilungato troppo ma l'argomento Cina mi preme, perchè tra un po' faremo la sua fine...


ps oggi come oggi nazionalizzerei tutto qui in Italia, ma ovviamente non come lo statalismo cinese. La nazionalizzazione è l'unica soluzione per salvarci il sedere...

Silvia ha detto...

E' uno schifo, una vergogna, uno scempio, uno scandalo. E ne siamo tutti consapevoli... la cosa peggiore è che, più andiamo avanti, più i Paesi si calano le braghe con la Cina per non urtarla. Questo è il guaio. La Cina via via sta imponendo sempre di più questa sorta di "dittatura economica" che la contraddistingue. E l'Occidente in primo luogo le dà spago e avalla questo "terrorismo economico". Siamo tutti alla mercè della superpotenza cinese. Guarda in Italia, quando viene in visita il Dalai Lama nessuna alta carica dello Stato osa incontrarlo...

:*-(