Ascoltate Josè Saramago intervistato da Serena Dandini

lunedì 16 novembre 2009

Regali alle mafie

Dopo l'assassinio mafioso del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, avvenuto il 3 settembre del 1982, fu approvata la legge Rognoni-La Torre.
La Legge introduceva il reato di associazione mafiosa ed una norma che prevedeva la confisca dei beni ai mafiosi e il loro ''riutilizzo sociale'' (scopo poi raggiunto dall'associazione Libera, che raccolse un milione di firme al fine di presentare una proposta di legge, che si concretizzò poi nella legge 109/96).
I beni acquistati dalla criminalità con soldi sporchi di sangue, grazie a questa legge sono diventati beni di tutti.
Grazie alla legge Rognoni-La Torre sequestri e confische sono state fatte dappertutto.
I beni confiscati alle mafie hanno dato lavoro a tantissimi giovani.




Perchè allora questo governo vuole cambiarla?

Con l'emendamento votato venerdì al Senato che consente la vendita dei beni immobili confiscati alle mafie, viene di fatto tradito l'impegno assunto con il milione di cittadini che nel 1996 firmarono la proposta per la legge sull'uso sociale dei beni confiscati alla mafia e la loro restituzione alla collettività.
Il divieto di vendere questi beni è un principio che non può e non deve, salvo eccezioni, essere messo in discussione. Se l'obbiettivo è quello di recuperare risorse finanziarie strumenti già ce ne sono, a partire dal "Fondo unico giustizia" alimentato con i soldi "liquidi" sottratti alle attività criminali, di cui una parte deve essere destinata prioritariamente ai famigliari delle vittime di mafia e ai testimoni di giustizia.
Ma è un tragico errore vendere i beni correndo di fatto il rischio di restituirli alle organizzazioni criminali, capaci di mettere in campo ingegnosi sistemi di intermediari e prestanome e già pronte per riacquistarli, come ci risulta da molteplici segnali arrivati dai territori più esposti all'influenza dei clan.
Facciamo un appello a tutte le forze politiche perché questo emendamento, che rischia di tradursi in un ulteriore "regalo" alle mafie, venga abolito nel passaggio alla Camera».


Luigi Ciotti
Presidente di Libera


...Se l'emendamento votato al Senato dovesse essere confermato nel testo definitivo della Finanziaria, non solo si rischierebbe di far tornare sottobanco nelle mani delle mafie quello che e' stato loro confiscato, non solo si depotenzierebbe e si svuoterebbe di significato lo strumento della confisca (uno strumento che ha consentito di colpire le criminalita' organizzate la' dove sono piu' sensibili, vale a dire nei loro interessi economici), ma verrebbe tradito il valore simbolico e culturale della legge 109: l'idea per cui la collettivita' si riappropria del 'maltolto''. ( parole di Paolo Beni, presidente nazionale Arci e Alessandro Cobianchi, responsabile area legalita' democratica)



Si è fatta tanta fatica e ora si corre il rischio che tutto torni nelle mani dei mafiosi.

Attenzione, questo governo sta facendo un vero e proprio regalo alle cosche !
Se l'emendamento sarà trasformato in legge, a riaquistare i beni confiscati saranno i clan attraverso prestanomi e società finanziarie



Una volta si diceva ''che con l'antimafia non si mangia e che quando c'era la mafia lavoravano tutti''.

L'associazione Libera di don Luigi Ciotti, sta ribaltando questa subcultura.
Infatti in questi anni Libera ha dimostrato il contrario.

Un esempio per tutti?

In Sicilia, al centro di Palermo in piazza Castelnuovo 13 , quello che fino al 1994 era un negozio di abbigliamento maschile, situato nel cuore dello 'struscio' e dello shopping palermitano, appartenente ad un boss di Brancaccio, grazie alla legge 109 del 1996, ora è la Bottega dei sapori e dei saperi della legalita' di Libera Palermo.
All'interno delle botteghe di Libera si trovano in bella vista, pacchi di pasta che vengono prodotti nella ex-proprietà di Provenzano, l'olio di Castelvetrano delle terre di Matteo Messina Denaro, i vasetti di peperoncino provenienti dai terreni sequestrati in Calabria ai Mammoliti e Piromalli, il vino Cento Passi prodotto nel corleonese, i pomodorini secchi prodotti sui terreni della Sacra Corona Unita... ecc.








Questo governo

  1. ha proposto di limitare le intercettazioni telefoniche
  2. ha varato lo scudo fiscale
  3. ha proposto la vendita all'asta dei beni confiscati alle mafie


" La mafia non sarà mai sconfitta se non cambia profondamente la politica ".

(Carlo Alberto Dalla Chiesa)


Firma l'appello: Niente regali alle mafie, i beni confiscati sono cosa nostra



Fonte: www.libera.it

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8 commenti:

Gianna ha detto...

Bentornata Rosa!

Ho sentito la tua mancanza...tanto.

Ora vedo che sei di nuovo agguerrita e fai bene!

Bacini

Rosa ha detto...

Grazie!
Anch'io ho sentito la vostra mancanza.

Spero che il computer resista perchè oramai dai segnali deduco che è proprio arrivato alla fine.

Agguerrita sempre, mai distrarsi ( neanche per un attimo) altrimenti non salveremo ne capre, ne cavoli.

A presto

Unknown ha detto...

Uè flower! Non ci speravo più..
welcome back!;)

Rosa ha detto...

Uomo di poca fede!
Come hai potuto pensare che scomparissi per sempre? :))

Grazie per il benvenuto!

Anonimo ha detto...

Bentornata Rosa!!
Finalmente!
Un grandissimo abbraccio e un bacio
Ornella

P.S.
per il post...non c'è piu' la distinzione......

upupa ha detto...

Cara Rosa....ritrovarti è davvero bello!!!!!!!!!!!!!!
Bel post...ho solo una cosa da dire:mafia uguale Stato!!!!!!!!!!!
Quindi vogliono riprendersi quel che credono appartenga loro!!!!!!!!!!!

Rosa ha detto...

@Tua madre Ornella e a upupa :

Concordo pienamente con voi!
Sarebbe opportuno che altre persone si rendessero veramente conto di quanto è grave quello che sta succedendo e per far ciò dovrebbero spegnere la TV e perchè no anche il computer e far più vita sociale.
In poche parole: più impegno civile e meno chiacchiere chiacchere.

Damiano Aliprandi ha detto...

Lo Stato ci sta rispondendo, se leggi il mio ultimo post sulla 'ndrangheta si capisce verso quale direzione stiamo andando.

Ottimo articolo di denuncia Rosa!E bentornata!