Ascoltate Josè Saramago intervistato da Serena Dandini

venerdì 2 maggio 2008

DIMMI CHE GELATO MANGI E TI DIRO' CHI SEI

Una passione che lega tutti indistintamente dall'età e il sesso, è il gelato










Dove, come e quando, nasce il gelato?


Non è facile attribuire una "paternità" al gelato.
Alcuni la fanno risalire addirittura alla Bibbia: Isacco, offrendo ad Abramo latte di capra misto a neve, avrebbe inventato il primo "mangia e bevi" della storia.

Altri, invece, la affidano agli antichi Romani che si distinsero ben presto grazie alle loro "nivatae potiones", veri e propri dessert freddi.

Un'altra notizia interessante é che nei secoli più lontani, presso alcuni popoli come i Babilonesi, gli Egizi, gli Arabi e i Romani, c'era l'abitudine di refrigerare alcune sostanze dolci, come per esempio i succhi ottenuti spremendo la frutta. Persino gli Arabi in Sicilia erano soliti mescolare la neve dell'Etna ai succhi di frutta, creando quello che può essere considerato l'antenato del nostro gelato e che veniva chiamato Sherbeth .

Si narra che i veri inventori del gelato fossero degli italiani e furono proprio gli italiani a portare il gelato in Europa
Bisogna però aspettare il Cinquecento per assistere al trionfo di questo alimento. In particolare, è Firenze a rivendicare l'invenzione del gelato 'moderno', che per primo utilizza il latte, la panna e le uova. Golosa innovazione che si deve all'architetto Bernardo Buontalenti.Tra i gelatai dell'epoca spicca il siciliano Francesco Procopio de' Coltelli che nel 1686 aprì a Parigi un locale che chiamò Café de Procope. Il ritrovo diventò ben presto punto di riferimento per i letterati dal tempo, anche nei secoli successivi: da Voltaire a Balzac a Victor Hugo. Tutti a gustare la ricetta originale di Procopio, che era riuscito a trovare il modo di rendere estremamente omogeneo l'insieme di frutta, miele ,zucchero e ghiaccio. Nello stesso periodo nacque anche l'usanza - ancora in voga oggi - di servire, a metà banchetto - il "sorbetto", considerato un ottimo digestivo

Ma la storia moderna di questo goloso alimento comincia ufficialmente quando l'italiano Filippo Lenzi, alla fine del XVIII secolo, aprì la prima gelateria in terra americana. Il gelato si diffuse a tal punto da stimolare una nuova invenzione: la sorbettiera a manovella, brevettata nel XIX secolo da William Le Young.Aveva allora inizio la storia del gelato industriale.

Le tappe del gelato industriale in Italia

Alla fine degli anni 40 nasce il primo gelato industriale in Italia: è lo stecco al fiordilatte ricoperto di cioccolato.
Più tardi compare la prima vaschetta-barattolo di gelato industriale in formato famiglia.
Il cono nacque nel 1904 durante la Fiera Mondiale di St Louis. Un gelataio , avendo terminato i contenitori in cui proponeva i suoi gelati ai clienti, provò ad utilizzare dei wafer venduti da un banchetto lì vicino. Fu un successo enorme!!Le cialde sono il risultato di un'arte antichissima, quella dei "cialdonari" che già nel 1400 confezionavano impasti leggeri a base di acqua, farina, zucchero e uova.
Un'altra innovazione è il biscotto gelato che unisce la fragranza del biscotto al fresco sapore del gelato.
Il presente offre gelati confezionati in vaschetta, coppetta, su stecco, in cono, secchiello, biscotto o in forma di trancio o di torta gelato.
L'ultima scoperta del consumatore sono i minigelati che consentono di assaggiare più gusti e di gratificarsi più spesso con porzioni più piccole.


Due scienziati informatici Nicu Sebe e Theo Gevers dell’Università di
Amsterdam, hanno progettato un software in grado di mettere in relazione i
mutamenti dei tratti del viso con le emozioni che li determinano.

L’innovativo programma è stato applicato, per misurare le reazioni espressive all’interazione con il cibo, ad oltre 300 persone
I risultati sono sorprendenti: quando gli italiani mangiano un gelato, il loro volto esprime
per l’86% felicità, ben al di sopra della media (64%) riscontrata negli altri Paesi europei.

Il gelato batte in questo perfino il cioccolato

La psicologa Viviana Finestrella, esperta in tematiche nutrizionali, sostiene che: Il gelato contribuisce a disattivare (quanto meno ad abbassare) le nostre difese (in altre parole…”scioglie il Super-Io!”) e a vivere in maniera più autentica e genuina, anche nelle relazioni


Pare, sempre secondo studi condotti dalla psicologa Finestrella, che dalla scelta di un tipo particolare di gelato, si può scoprire quali sono le caratteristiche della nostra personalità

Vediamo nello specifico i risultati di questo studio

RICETTE


È possibile anche produrre gelato senza latte e uova

Vi sono alcune aziende specializzate nella produzione di gelati vegetali, con latte di soia oppure di riso, di diversi gusti .

Ma se preferite prepararlo voi, basta leggere quì

Altre notizie sul gelato gelato

1 commento:

Tu6Currau ha detto...

Ciao, leggi il mio commento a MEME2.