Se i biocombustibili sostituissero quelli derivati dal petrolio, potrebbero aiutare a ridurre le emissioni che sono la causa dell'effetto serra.
Conseguenze
- Nei paesi ricchi, il costo del combustibile diminuirà, quello del pane e della carne aumenterà.
- In quelli poveri aumenteranno solo i morti di fame
Fidel Castro e Hugo Chávez, da anni hanno criticato i biocarburanti colpevoli di “affamare e non di salvare il mondo”.
Adesso a sostenerlo sono anche, Evo Morales e Alan García, i presidenti di Bolivia e Perù.
Questi hanno attaccato duramente la produzione di energia “verde” estratta da colture agricole. “Non riesco a capire come alcuni possano usare la terra per produrre combustibili e non per salvare vite umane”, ha detto Morales. Riferemdosi sicuramente al presidente del Brasile Lula
Altro attacco alla politica di Lula era venuto dalle dure critiche di Jean Ziegler, consigliere ONU per la sicurezza alimentare, affermando che i biocombustibili possono divenire un problema grave per la produzione alimentare nei Paesi in via di sviluppo e soprattutto sentenziando che: «Ogni bambino ucciso dalla fame rappresenta un crimine contro l’umanità».
Vi voglio ricordare ancora una volta che se i paesi ricchi riducessero del 10% il loro consumo di prodotti animali ricavati da bestiame nutrito a cereali, potrebbero "liberare" 64 milioni di tonnellate di grano per il diretto consumo umano.
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