martedì 27 maggio 2008
SALVIAMO LA VITA A SAEED JAZEE
L'Unione europea è profondamente preoccupata, per la notizia dell'imminente esecuzione di Saeed Jazee, condannato a morte per un crimine commesso quando era minorenne, e per altri 95 minorenni che attualmente si trovano nel braccio della morte.
L'Unione europea esorta la Repubblica islamica (Iran) a rispettare il Patto internazionale sui diritti civili e politici e la Convenzione sui diritti del fanciullo, che vieta l'esecuzione di minori o persone che sono state condannate per crimini commessi quando erano minorenni.
Tuttavia, dal 1990 in Iran ci sono state almeno 28 esecuzioni, di giovani.
La settimana scorsa l'ayatollah Sharudi ha rilasciato l'autorizzazione per l'esecuzione di Saeed Jazee.
Saeed Jazee, scultore di 21 anni, si trova nel centro di detenzione per minori di Karaj, nella provincia di Tehran. È stato giudicato colpevole dell'uccisione di un ragazzo di 22 anni, avvenuta nel 2003, quando aveva 17 anni.
L'uccisione ha avuto luogo all'interno di un negozio di alimentari di cui era proprietario un amico di Jazee. La vittima aveva appena iniziato a lavorare nel locale e non conosceva Jazee, che era entrato per mangiare un panino.I due hanno iniziato a discutere sul panino che Jazee stava mangiando e il ragazzo lo ha aggredito con un coltello. Durante lo scontro, il coltello è caduto sul pavimento. Jazee è riuscito a prenderlo per primo e ha colpito a morte il ragazzo. Jazee e altri commessi del locale hanno tentato invano di soccorrerlo. Secondo l'articolo 206 (b) del Codice penale iraniano, l'omicidio è classificato come premeditato anche se non c'è l'intenzione di uccidere la persona.
Si spera in un atto di clemenza da parte della famiglia della vittima. Se Jazee sarà perdonato avrà salva la vita
Amnesty International, chiede alle autorità iraniane, di fermare immediatamente l'esecuzione tenendo in considerazione pene alternative per i giovani delinquenti.
Siamo tutti invitati a firmare l'appello.
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