Un venditore ambulante di collanine, probabilmente di origine indiana, è stato preso e trascinato sull’asfalto con la forza da tre agenti della polizia municipale, uno dei quali lo teneva per il collo fino a portarlo nell’auto di servizio e chiuderlo nel portabagagli. I vigili tentavano di stappargli di mano una cassetta di legno che all’interno conteneva qualche braccialetto. I passanti hanno seguito choccati l’episodio urlando che era un «poveraccio, e di lasciarlo stare», «pensate invece ai problemi seri», inveiva la gente contro i vigili.
Stando al racconto dei presenti lo straniero vendeva merce lungo il corso e quando ha visto i vigili ha raccolto tutto per andare via, ma uno degli agenti è riuscito ad afferrargli la valigetta. Ne è nata una colluttazione perché lo straniero non voleva lasciare la sua merce ed è finito a terra. Il venditore ambulante urlava e piangendo chiedeva aiuto, aveva gli occhi terrorizzati. Un ragazzo che passava di lì si è avvicinato agli agenti dicendogli che era un avvocato e che la loro reazione era stata eccessiva e che «non potevano permettersi di comportarsi in quel modo». Gli agenti però sordi alle richieste dei passanti hanno trascinato il venditore, assieme alla sua cassetta di legno, fino alla vettura parcheggiata di fronte all’entrata posteriore del Municipio. L’intenzione era quella di infilarlo nel bagagliaio e così i vigili hanno cercato di alzare di peso il venditore, mentre continuavano a tenergli la testa con forza dentro il cofano, come si vede nelle foto scattate con un cellulare
I presenti hanno iniziato ad alzare la voce con urla tipo: «vergogna», «pensate ai problemi seri». C’erano persone che cercavano di convincere in tutti i modi i vigili a fermarsi e a lasciare andare il venditore. «Che motivo c’è di trattare come un animale un pover uomo che come unica cosa guadagna pochi euro vendendo braccialetti» dicevano i più.
Il responsabile della polizia municipale Rocco Giacintucci, che non si trova in città, sostiene di non sapere nulla dell’accaduto: «Non sono a Termoli e non so nulla. Sto apprendendo da voi quello che è successo. Domani rientro in servizio e mi informo. Una cosa però è certa: se i vigili hanno agito in quel modo è perché evidentemente c’è stata una reazione spropositata del venditore ambulante. Le regole in qualche modo le dobbiamo fare rispettare. Capisco che certe scene possono apparire più o meno cruente, ma dipende dalla reazione del soggetto
E’ accaduto a Termoli, all’altezza del corso Nazionale, sabato 23 agostoLa notizia
Le immagini dell'aggressione
"Ho assistito a una deplorevole scena di crudeltà gratuita - commenta un testimone - i vigili urbani hanno trascinato e strattonato un ragazzo di colore perché non era in possesso della licenza. Alcuni miei amici hanno scattato delle foto con il cellulare. I vigili urbani è inutile che cerchino giustificazioni poiché non è vero - come affermano - che l’ambulante ha avuto una reazione eccessiva e che li ha autorizzati ad usare violenza nei suoi confronti. Ero presente ai fatti e ho ancora nelle orecchie la voce e il pianto dell’extracomunitario che supplicava".
3 commenti:
Ancora... E' forse questa la "sicurezza" di cui parla Maroni? Abbiamo di fronte la violenta reazione di uno Stato xenofobo. Poliziotti municipali come rabbiosi squadristi, atti a "ripulire" l'Italia dai poveracci, la cui unica colpa è di dare fastidio a chi? A loro, ai burattinai istituzionali dal fazzoletto verde. Anche a me, come Bossi, viene l'irrefrenabile voglia di alzare un dito, ma per ficcarglielo nel...
Stai calmo CapitanCurrau, altrimenti ti censuro!
:))
Okkei... faccio il bravo... E' che ogni tanto mi girano i "Maroni".
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