Ascoltate Josè Saramago intervistato da Serena Dandini

sabato 2 agosto 2008

Olimpiadi: siti internet sbloccati ma, manca ancora la libertà d'espressione

"Abbiamo accolto con favore la notizia che il sito di Amnesty International sia accessibile dal centro stampa olimpico e probabilmente da altri computer nella città di Pechino" - ha commentato oggi Roseanne Rife, vicedirettrice del Programma Asia - Pacifico di Amnesty International. "Tuttavia, bloccare e sbloccare arbitrariamente determinati siti Internet non basta a soddisfare l'obbligo di rispettare gli standard internazionali in materia di libertà d'espressione e d'informazione". Giornalisti inviati a Pechino hanno riferito ad Amnesty International che il sito Internet dell'organizzazione per i diritti umani e alcuni altri (tra cui quelli di Human Rights Watch, di Radio Free Asia e del servizio in lingua cinese della Bbc) sono accessibili dal centro stampa olimpico. Questi siti, sarebbero, secondo alcune fonti, parzialmente accessibili anche da altre parti di Pechino. Tuttavia, altri siti Internet che si occupano di diritti umani o di temi politici rimangono bloccati, tra cui http://www.thechinadebate.org/, un forum creato da Amnesty International per promuovere il dibattito sulla situazione dei diritti umani in Cina alla vigilia delle Olimpiadi. "Al pari del resto del mondo, i cittadini cinesi hanno il diritto di accedere alle informazioni e a esprimersi on line su ogni argomento di legittimo interesse pubblico, diritti umani inclusi. Per questo, Amnesty International continua a chiedere alle autorità cinesi di assicurare pieno accesso a Internet, in linea con la promessa olimpica relativa alla 'completa libertà di stampa' e con gli standard internazionali sui diritti umani" - ha proseguito Rife. Diversi giornalisti cinesi sono in carcere per aver postato o cercato su Internet informazioni su temi ritenuti politicamente sensibili. Tra questi c'è Shi Tao, che sta scontando una condanna a 10 anni di carcere per aver inviato all'estero messaggi di posta elettronica che sintetizzavano il contenuto di una direttiva del Dipartimento centrale per la propaganda, che dava indicazioni su come i giornalisti avrebbero dovuto trattare il 15° anniversario della repressione di Tiananmen del 1989. Amnesty International sottolinea come la decisione delle autorità cinesi di sbloccare alcuni siti Internet sia stata favorita da forti prese di posizione tra cui quella ultima del Comitato internazionale olimpico (Cio), che solo pochi giorni fa aveva autorizzato le autorità cinesi a bloccare Internet. "Quando la diplomazia silenziosa fallisce, è chiaro che una forte pressione pubblica può ottenere un risultato effettivo. Amnesty International continua a chiedere al Cio e ai leader che da ogni parte del mondo arriveranno a Pechino per assistere ai Giochi di esprimersi pubblicamente in favore dei diritti umani e di farlo anche in nome e per conto dei difensori dei diritti umani che sono stati ridotti completamente al silenzio" - ha concluso Rife.
(Amnesty International - Italia )


L’8 agosto inizieranno le Olimpiadi. Un grande evento sportivo mondiale che quest’anno si terrà a Pechino, capitale di un immenso paese dove ancora viene applicata la pena di morte, dove 800 milioni di persone vivono in condizione di povertà, ma anche dove la crescita industriale ha raggiunto vertici insospettabili negli ultimi anni. Un paese dal doppio volto, per usare la definizione di Roberto Reale, giornalista, vicedirettore di Rainews24 e segretario generale di Information Safety and Freedom, che nel suo libro “Doppi giochi” (Stella Edizioni, 2008) svela la dimensione extra-sportiva dell’evento…"Doppi Giochi" porta alla luce la faccia nascosta di Pechino 2008. Ricostruisce le storie di dissidenti e cittadini che hanno pagato con la vita o col carcere la loro domanda di giustizia. Il libro vede nell’appuntamento olimpico una occasione per svelare le mille ambiguità che in questi anni hanno segnato il rapporto fra noi e la Cina. Ci racconta poi come si decida sul Web la grande partita della libertà di espressione in quel Paese e nel mondo. Con la regia del partito comunista e la complicità commerciale e tecnologica di molte aziende occidentali, lì si pratica un capitalismo privo di diritti e di democrazia. Una esperienza inquietante per il futuro di tutta l’umanità.
La vignetta è di : ROsanna Pasero

Nessun commento: