Non sappiamo se qualche insidioso parassita abbia colpito Francesco Cossiga inducendolo a rilasciare un'intervista delirante sul quotidiano QN.
Ciò che ci preoccupa è che il Cossiga pensiero possa fare proseliti.
''Non esagero, credo davvero che il terrorismo tornera' ad insanguinare le strade di questo Paese. E non vorrei che ci si dimenticasse che le Brigate Rosse non sono nate nelle fabbriche ma nelle universita'. Quanto alla possibilita' di usare la forza pubblica espressa dal presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, Cossiga ha detto: ''Maroni dovrebbe fare quello che feci io quando ero ministro dell'Interno'', ha continuato. ''In primo luogo lasciare perdere gli studenti dei licei, perche' pensi a cosa succederebbe se un ragazzino di dodici anni rimanesse ucciso o gravemente ferito...''. ''Lasciar fare gli universitari - ha continuato - Ritirare le forze di polizia dalle strade e dalle universita', infiltrare il movimento con agenti provocatori pronti a tutto, e lasciare che per una decina di giorni i manifestanti devastino i negozi, diano fuoco alle macchine e mettano a ferro e fuoco le citta'''. ''Dopo di che, forti del consenso popolare, il suono delle sirene delle ambulanze dovra' sovrastare quello delle auto di polizia e carabinieri'', ha affermato Cossiga. ''Nel senso che le forze dell'ordine non dovrebbero avere pieta' e mandarli tutti in ospedale - ha continuato - Non arrestarli, che tanto poi i magistrati li rimetterebbero subito in liberta', ma picchiarli e picchiare a sangue anche quei docenti che li fomentano''. ''Soprattutto i docenti - ha sottolineato - Non dico quelli anziani, certo, ma le maestre ragazzine si'.
E se qualche esaltato dovesse prendere sul serio quelle che a qualcuno potrebbero suonare come solite e ininfluenti provocazioni?
Se qualcuno decidesse di picchiare a sangue uno studente forte di questo avallo preventivo dell'ex capo dello Stato?
Il picconatore non è nuovo a tali esternazioni. E non si tratta solo di "picconate" verbali. Quando era a capo del dicastero degli interni, l'11 marzo del 77 nella zona universitaria di Bologna nel corso di durissimi scontri tra studenti e forze dell'ordine morì il militante di Lotta continua Pierfrancesco Lorusso; pochi mesi dopo, a maggio, in una delle giornate di protesta più infuocate degli studenti, Cossiga rispose mandando veicoli trasporto truppa blindati (M113 ) nella zona universitaria. Morì Giorgiana Masi, studentessa di 19 anni del liceo Pasteur di Monte Mario. A quasi 30 anni di distanza, nel 2005 Cossiga scrisse che Giorgiana Masi probabilmente fu uccisa da "fuoco amico", "da un proiettile sparato dagli stessi manifestanti"... Allora ci furono reazioni indignate, in primis Marco Pannella.
Ci auguriamo che avvenga lo stesso anche oggi. A meno che Cossiga non smentisca tali dichiarazioni (con la tecnica del premier Berlusconi che esterna per ottenere un effetto per poi negare ciò che chiaramente ha detto) ma probabilmente non lo farà, ci auguriamo che qualcuno abbia la decenza di rispondergli.
Magari qualcuno con qualche competenza di legge che ci confermi se le sue affermazioni rasentano "l'istigazione a delinquere", o "l'eversione dell'ordine democratico", o "l'attentato alla Costituzione" (reato di cui, non a caso fu chiesto a suo tempo l'impeachment per lo stesso Cossiga).
di Stefano Corradino corradino@articolo21.info
P.S.Visitate il blog di Vukic ( Marco Vuchich), non ve ne pentirete!
8 commenti:
io veramente più che non capire lui..che è sempre stato un po coglione e con l'eta che avanza la coglionaggine è aumentata di pari passo, non capisco chi è l'imbecille che pubblica le sue esternazioni...
Dalle mie parti si dice che "cu nasci tunnu nun po' morri quatratu", e del resto Cossiga, come dice Calendula, ha sempre dimostrato di essere un coglione. A maggior ragione adesso, col contributo dell'età che avanza. Comunque, a parte le inaccettabili esternazioni del picconatore (e del premier), l'atmosfera potrebbe realmente diventare incandescente e non mi piacerebbe che si sfiorasse la tragedia. Questi signori dovrebbero assumersi la responsabilità per le dichiarazioni rilasciate. Perchè mettere legna sul fuoco è da irresponsabili e da imbecilli.
come siete buonisti con uno come cossiga che ha giostrato per decenni il belpaese in modo chiaro e scuro (Gladio e P2!)
un abraccio
povero rinco!
Sono rimasto davvero sconcertato da tutto ciò...
Il tizio resta sempre il Kossiga di allora, con in più la follia e l'irresponsabilità, o la voglia di vendetta, o quella di rimettersi in gioco come grande suggeritore del nuovo REGIME!
@calendula/trattali: l'imbecille non è chi ha pubblicato, ma chi ha detto simile cose(molto gravi tra l'altro!)
@tu6currau: credo che abbia ragione belfagor,l'imbecille in questione vuole rimettersi in gioco come grande suggeritore del nuovo regime (del resto all'epoca ha raggiunto risultati di cui può vantarsi)
@belfagor : BENVENUTA!
@ Rosa
Ho scoperto solo ora il tuo simpaticissimo ed interessante blog.
Mi piacerebbe inserirlo sul mio blogroll.
Posta il mio blog, così procedo con l'inserimento automatico,(se ti fa piacere, ovviamente)
Il Kossiga non va mai sottovalutato. Ricordiamo Giorgiana Masi e Stay Behind. Inoltre adesso come adesso dà il la a coloro che non aspettano altro che scatenare su vasta scala la "macelleria cilena" del G8 di Genova (è stata una prova generale?) su più vasta scala. Per cui credo ci voglia molta, molta, mooolta vigilanza democratica!!!
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