Ascoltate Josè Saramago intervistato da Serena Dandini
sabato 20 marzo 2010
Padre Carlo torna libero
Dopo 37 giorni padre Carlo D'Antoni, sacerdote della chiesa di Bosco Minniti a Siracusa, accusato di aver favorito l'immigrazione clandestina, torna libero.
La notizia è arrivata a sorpresa, mercoledì intorno alle ore 22, mentre alcuni volontari terminavano di pulire la cucina e aiutavano gli ospiti italiani e stranieri del dormitorio notturno a prepararsi per la notte.
Non appena padre Carlo è uscito dal suo ufficio e ha fatto ingresso nella chiesa, dando a tutti la buona notizia, un'esplosione di gioia spontanea ha invaso i cuori dei presenti.
" Quando sono sceso dal mio appartamento gli immigrati mi hanno salutato con un lungo applauso e tanti abbracci. Ho capito allora che la mia vicenda l'avevano vissuto come un incubo. Voglio ringraziare tutti per le numerose testimonianze di solidarietà. Tutta questa solidarietà mi ha fatto sentire bene e mi ha dato la forza di superare i momenti più difficili: Ho visto tanto affetto sincero. Un grazie di cuore alla magnifica gente che ha firmato l'appello in mio favore.
Mi piacerebbe ringraziarli tutti uno ad uno. E chiedergli : NON SMETTIAMO CIASCUNO DI FARE LA NOSTRA PARTE ".
Insomma padre Carlo ha scoperto di essere amato e apprezzato non per ciò che rappresenta, vale a dire in quanto sacerdote, ma per quello che è e per quello che fa : un UOMO colto, generoso, coraggioso che darebbe la propria vita per un pizzico in più di giustizia e di umanità su questo malandato pianeta. L'articolo completo QUI'
Ieri , all’indomani della revoca degli arresti domiciliari, durante una conferenza stampa tenutasi all’interno della parrocchia in presenza dei suoi legali, Sofia Ammodio e Marzia Capodieci, padre Carlo ha dichiarato : «Ci sarà un processo. E voglio che si svolga perché farà emergere la verità».
I suoi legali: «Don D'antoni ha solo firmato attestazioni di ospitalità in parrocchia a stranieri richiedenti asilo, dimostreremo la liceità della sua condotta»
Il video della conferenza stampa
Fonte:www.step1magazine.it
Per concludere, vi voglio fare notare che la notizia dell'arresto venne sbattuta in prima pagina da tutti i giornali nazionali, ora della revoca degli arresti domiciliari ne danno notizia solo i giornali locali.
@stella: Si, finalmente è stata annullata la carcerazione, ma dal punto di vista strettamente giudiziario padre Carlo rimane indagato perchè, per l’accusa, padre Carlo avrebbe costruito storie e prodotto carte, allo scopo di fornire false attestazioni di ospitalità che gli immigrati utilizzavano per ottenere lo status di rifugiato politico. Ma i difensori hanno sostenuto che in realtà manca la condotta del reato, perché al contrario di quanto avviene per la richiesta di un permesso di soggiorno, la documentazione necessaria per ottenere l’asilo politico, oggi denominato protezione internazionale, non prevede obbligatoriamente la disponibilità di un alloggio. Lo stabilisce l’art.9 del testo unico sull’immigrazione. "Non ci sono indizi probatori, tra le carte processuali e le intercettazioni agli atti – hanno ancora precisato i difensori – che possano confermare che padre Carlo era a conoscenza di eventuali secondi fini da parte degli altri personaggi coinvolti in questa inchiesta". Al contrario di quanto sospettato dai magistrati catanesi, Padre Carlo quindi non sapeva. Intanto la cosa più importante è che padre Carlo, che non c'entra nulla con la riduzione in schiavitù e tantomeno lo sfruttamento della prostituzione, affronterà il processo da uomo libero.
@Tua madre Ornella: Per fortuna, pensa che a Siracusa hanno trovato ricovero circa 15.000 persone e attualmente sono in 800 quelli domiciliati in parrocchia. Padre Carlo ha dichiarato durante la conferenza stampa :“Purtroppo, non siamo in molti ad operare in Italia per gli stranieri ed è difficilissimo procurare a questi poveracci un semplice indirizzo. La mia parrocchia era, fino a pochi giorni fa, uno di questi luoghi che apriva le proprie porte a chi oggi sembra colpevole solo per essere apparso sulla terra”. E ancora “Fino a due giorni prima del mio arresto,personale della polizia di stato, assistenti sociali, impiegati della prefettura, qualche assessore, mi hanno inviato stranieri perché mi occupassi di loro. Lo hanno fatto fino all’altra sera gli agenti della polizia penitenziaria quando, nel notificarmi la revoca degli arresti domiciliari, mi hanno chiesto se avevo intenzione di proseguire in questa attività prendendomi cura di detenuti extracomunitari al termine del periodo carcerario”.
Un giorno incontrai un bambino cieco...mi chiese di descrivergli il mare, io osservandolo glielo descrissi, poi mi chiese di descrivergli il mondo...io piangendo glielo inventai...
Durante un incendio nella foresta, mentre tutti gli animali fuggivano, un colibrì volava in senso contrario con una goccia d'acqua nel becco. "Cosa credi di fare!" Gli chiese il leone. "Vado a spegnere l'incendio!" Rispose il piccolo volatile. "Con una goccia d'acqua?" Disse il leone con un sogghigno di irrisione. Ed il colibrì, proseguendo il volo, rispose:
"Io faccio la mia parte!".
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«E noi abbiamo una vera missione, in questa spaventosa miseria italiana, una missione non di potenza o di ricchezza, ma di educazione, di civiltà»
(P. P. Pasolini)
NIENTE REGALI ALLE MAFIE !
Ascolta l' intervento molto toccante di Salvatore Borsellino al NO B. DAY
La mafia, lo ripeto ancora una volta, non è un cancro proliferato per caso su un tessuto sano. Vive in perfetta simbiosi con la miriade di protettori, complici, informatori, debitori di ogni tipo, grandi e piccoli maestri cantori, gente intimidita o ricattata che appartiene a tutti gli strati della società. Questo è il terreno di coltura di Cosa Nostra con tutto quello che comporta di implicazioni dirette o indirette, consapevoli o no, volontarie o obbligate, che spesso godono del consenso della popolazione.
Carlo Ruta
Censura, parla Carlo Ruta: "Ecco perché sono stato oscurato. E da chi"
Nel tempo dell'inganno universale dire la verità è un atto rivoluzionario.
Anche ad Avezzano il terremoto ha fatto i suoi danni e portato terrore. «Molta gente dorme ancora nelle macchine. Siamo sempre in stato d'allarme. Soprattutto perché ognuno di noi ha parenti, amici, colleghi che vivono a L'Aquila», racconta Ornella Gemini. Il suo pensiero, come quello di tutti, è per chi è vivo: «il dramma vero è vissuto da coloro che hanno perso tutte quelle cose a cui non si pensa mai, perché le diamo per scontate». La mente di Ornella, però, corre ogni notte a casa di quelle madri che hanno perso un figlio nella Casa dello Studente. Perché sa cosa vi troverebbe: «una mamma seduta in un angolo di divano che non riesce a dormire anche se imbottita di psicofarmaci. Sta lì, raggomitolata su se stessa, piange disperatamente il mondo che aveva tra le mani e il vuoto attuale». Ornella suo figlio lo ha perso il 24 giugno scorso, «"suicidato" nel carcere di Sollicciano, impiccato nel bagno». Niki Aprile Gatti aveva solo ventisei anni...
" La vigliaccheria chiede: è sicuro? L'opportunità chiede: è conveniente? La vana gloria chiede: è popolare? Ma la coscienza chiede: è giusto? "
(Martin Luther King )
Pandora : una voce diversa
ArcoirisTV
Dal blog di Daniele Sensi
Ponte sullo Stretto
Prima vennero per i comunisti, e io non dissi nulla perché non ero comunista.
Poi vennero per i socialdemocratici e io non dissi nulla perché non ero socialdemocratico
Poi vennero per i sindacalisti, e io non dissi nulla perché non ero sindacalista.
Poi vennero per gli ebrei, e io non dissi nulla perché non ero ebreo.
Poi vennero a prendere me. E non era rimasto più nessuno che potesse dire qualcosa.
(Martin Niemöller, pastore antinazista)
Genocidio dei Nativi Americani
Tutti devono sapere cosa è accaduto nelle scuole residenziali canadesi ad opera di funzionari della chiesa :centinaia di migliaia di bambini Nativi sono stati rinchiusi, dopo essere stati rapiti alle famiglie, e costretti a parlare solo inglese, a dimenticare la propria cultura e a professare la religione cristiana. Qui hanno subito violenze fisiche e sessuali, elettroshock, sterilizzazioni e, in molti casi, la morte.
Franca Rame recita "Lo Stupro"
Danilo Dolci
Se l'occhio non si esercita, non vede.
Se la pelle non tocca, non sa.
Se l'uomo non immagina, si spegne.
Gruppo EveryOne
ROM: "IO CHIEDO SCUSA"
LEGGI L'INTERVENTO DI DON CIOTTI
La maglietta «clandestina»
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Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo adottata dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 10 Dicembre 1948
EMERGENCY
Come scegliere
Chi finanzia la vivisezione - Chi aiuta i malati, ma non finanzia ricerche - Chi finanzia ricerche senza animali, e si oppone alla vivisezione, in Italia e in altri Paesi
Manifestazione virtuale contro la vivisezione
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Guida al Non Testato
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Dietro ad un capo in pelliccia o un semplice inserto si nasconde la sofferenza degli animali. Siano essi cresciuti nelle piccole gabbie di un allevamento o catturati con le tagliole, gli animali sono quelli che ci rimettono la pelle per la vanità e il profitto di alcuni esseri umani.
LA TERRA DIVORATA
Roghi tra Napoli e Caserta
Perchè le chiamano morti biache?
Film tratto da una storia vera
CADUTI SUL LAVORO
Ecco, in ordine cronologico, gli incidenti mortali riportati dalla stampa nel 2008 e i nomi dei tanti eroi ignoti morti di lavoro e nel lavoro e relegati in qualche breve di cronaca.
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Pro Tibet
Antonio Tabucchi
"...Io credo che c'è una classe politica italiana che si sta calando in uno scafandro dove non vuole essere ascoltata, dove ha paura. Dimostra molta paura! Il fiume della storia se la porterà via presto. Non sono eterni. Arriverà qualcosa di nuovo, sta già arrivando... io credo di sentirlo e lo auguro a me e a voi". (Anno Zero 05/02/2009)
BASTA! HAI PROPRIO ROTTO.
I PROCESSI DI BERLUSCONI
Ho ricevuto questo premio da stella.Grazie!
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3 commenti:
Sono felicissima, Rosa.
La Primavera comincia bene!
Cara Rosa,
per fortuna ogni tanto c'è anche una notizia confortante!!
Sono contenta che sia uscito!!!
Un Bacio
Ornella
@stella:
Si, finalmente è stata annullata la carcerazione, ma dal punto di vista strettamente giudiziario padre Carlo rimane indagato perchè, per l’accusa, padre Carlo avrebbe costruito storie e prodotto carte, allo scopo di fornire false attestazioni di ospitalità che gli immigrati utilizzavano per ottenere lo status di rifugiato politico.
Ma i difensori hanno sostenuto che in realtà manca la condotta del reato, perché al contrario di quanto avviene per la richiesta di un permesso di soggiorno, la documentazione necessaria per ottenere l’asilo politico, oggi denominato protezione internazionale, non prevede obbligatoriamente la disponibilità di un alloggio. Lo stabilisce l’art.9 del testo unico sull’immigrazione.
"Non ci sono indizi probatori, tra le carte processuali e le intercettazioni agli atti – hanno ancora precisato i difensori – che possano confermare che padre Carlo era a conoscenza di eventuali secondi fini da parte degli altri personaggi coinvolti in questa inchiesta". Al contrario di quanto sospettato dai magistrati catanesi, Padre Carlo quindi non sapeva.
Intanto la cosa più importante è che padre Carlo, che non c'entra nulla con la riduzione in schiavitù e tantomeno lo sfruttamento della prostituzione, affronterà il processo da uomo libero.
@Tua madre Ornella:
Per fortuna, pensa che a Siracusa hanno trovato ricovero circa 15.000 persone e attualmente sono in 800 quelli domiciliati in parrocchia.
Padre Carlo ha dichiarato durante la conferenza stampa :“Purtroppo, non siamo in molti ad operare in Italia per gli stranieri ed è difficilissimo procurare a questi poveracci un semplice indirizzo. La mia parrocchia era, fino a pochi giorni fa, uno di questi luoghi che apriva le proprie porte a chi oggi sembra colpevole solo per essere apparso sulla terra”.
E ancora
“Fino a due giorni prima del mio arresto,personale della polizia di stato, assistenti sociali, impiegati della prefettura, qualche assessore, mi hanno inviato stranieri perché mi occupassi di loro. Lo hanno fatto fino all’altra sera gli agenti della polizia penitenziaria quando, nel notificarmi la revoca degli arresti domiciliari, mi hanno chiesto se avevo intenzione di proseguire in questa attività prendendomi cura di detenuti extracomunitari al termine del periodo carcerario”.
Un bacione
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