In occasione del sessantesimo anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, diversi musicisti si sono uniti alla campagna lanciata dall'Ong Reprieve, contro l'uso della loro musica per torturare i detenuti nelle carceri extragiudiziarie statunitensi nel mondo. Reprieve, che sostiene la difesa legale di trenta detenuti del carcere di Guantanamo, ha constatato che nonostante la tortura sonora sia bandita da Nazioni Unite e Unione Europea, il suo impiego è ancora molto diffuso. La campagna lanciata si chiama Zero Decibel, ovvero silenzio, e diversi musicisti di primo piano, e non solo, hanno già annunciato la loro adesione. Nell'elenco ci sono artisti di musica elettronica come James Lavelle, Matthew Herbert e i Massive Attack, una leggenda del rock come Tom Morello, l'eclettico chitarrista dei Rage Against The Machine, e vecchie glorie come The Magic Numbers, gli Elbow e Bill Bailey.
Spaccare i timpani ai detenuti costringendoli all'ascolto di musica ad altissimo volume per giorni o anche mesi è una modena forma di tortura. Non lascia segni fisici evidenti ma può provocare danni mentali anche permamenti. Ci sono due normative internazionali che vietano questo tipo di tortura: la prima è la Convenzione contro i Trattamenti Inumani e Degradanti della Corte Europea per i Diritti dell'Uomo del '78. Mentre la seconda, del 1997, è stata prodotta dal Comitato contro laTortura delle Nazioni Unite. Nessuna delle due riguarda però esplicitamente gli Stati Uniti, che non le hanno ratificate e continuano ad attuare queste forme di pressione sui detenuti delle carceri extraterritoriali, prima tra tutte quella di Guantanamo. Ma anche la Gran Bretagna si è resa responsabile di gravi episodi di torture. Nel 2007, Amnesty International ha documentato casi di tortura o altri trattamenti crudeli, inumani e degradanti in almeno 81 paesi.
Secondo dati forniti dal Pentagono, dall'inizio della cosiddetta guerra al terrore, le persone detenute in modo extragiudiziario sono state 80mila, 27 mila delle quali sarebbero ancora detenute in giro per il mondo. Apparentemente si potrebbe immaginare la tortura sonora come una forma di pressione più leggera rispetto ad altre violenze fisiche. Stando ai racconti di diversi ex detenuti nelle carceri extraterritoriali, però, l'effetto psicologico di questa aggressione sonora sarebbe più orribile del subire mutilazioni. Le prigioni in cui viene ancora praticata la tortura, anche con il metodo dell'esposizione alla musica, sono ancora molte: in Afghanistan, in Iraq, in Marocco e nella base di Guantanamo a Cuba. I detenuti rilasciati hanno anche riferito quali sono le tracce musicali usate dai torturatori, un elenco di motivi occidentali di vari generi: metal, pop, rock, hip hop e disco. Eccone elencate alcune:
• AC/DC - Hell's Bells
• AC/DC - Shoot to Thrill
• Aerosmith
• Barney the Purple Dinosaur - theme tune
• Bee Gees - Stayin' Alive
• Britney Spears
• Bruce Springsteen - Born in the USA
• Christina Aguilera - Dirrty
• David Gray - Babylon
• Deicide - Fuck Your God
• Don McLean - American Pie
• Dope - Die MF Die
• Dope - Take Your Best Shot
• Dr. Dre
• Drowning Pools - Bodies
• Eminem - Kim
• Eminem - Slim Shady
• Eminem - White America
• Li'l Kim
• Limp Bizkit
• Matchbox Twenty - Gold
• Meat Loaf
• Metallica - Enter Sandman
• Neil Diamond - America
• Nine Inch Nails - March of the Pigs
• Nine Inch Nails - Mr. Self-Destruct
• Prince - Raspberry Beret
• Queen - We are The Champions
• Rage Against the Machine - Killing in the Name
• Red Hot Chilli Peppers
• Saliva - Click Click Boom
• Sesame Street - theme tune
• Tupac - All Eyes on Me ( di Naoki Tomasini )
Mustafa Ait Idir, uno dei cinque detenuti di origine algerina rilasciati da Guantanamo, ha raccontato all'agenzia France Presse la sua esperienza negli orrori del carcere militare statunitense. «Neanche il diavolo avrebbe saputo creare un luogo così tremendo – ha detto -, non si può immaginare quanto fosse terribile».(Unita.it)
Bynyam Mohammed, uno dei cittadini britannici detenuti a Guantanamo, a cui a un certo punto i suoi aguzzini tagliuzzarono il pene con un rasoio mentre era tenuto in una prigione segreta in Marocco, ha raccontato in seguito che la costante musica ad alto volume gli stava facendo perdere la sanità mentale.
Privato del sonno, ha detto al suo avvocato Clive Stafford Smith, uno dei legali di Reprieve: «ero bombardato con Slim Shady di Eminem e Dottor Dre, di continuo, per venti giorni di seguito. Molti miei compagni di detenzione hanno perso la testa. Sentivo i vicini di cella che sbattevano la testa contro il muro, urlando come pazzi, per non ascoltare più quella musica».
Alcuni prigionieri hanno dichiarato che la musica ad alto volume può essere perfino peggiore della famigerata tecnica del water boarding, in cui il prigioniero è sottoposto a un principio di affogamento. L' Onu e
L' idea di trasformare la musica in un' arma nacque una ventina d' anni or sono: le forze americane usarono brani dei Guns N' Roses e di Elvis Presely, a tutto volume, per cercare di convincere il dittatore Manuel Noriega ad arrendersi, dopo avere invaso Panama. E forse l' ispirazione viene dal cinema: dalla famosa scena di Apocalypse Now di Francis Coppola in cui il personaggio interpretato da Robert Duvall, al comando di un battaglione di elicotteri, spara a tutto volume
«Immaginiamo un prigioniero in una stanza buia, impossibilitato a muoversi, con le manette, un sacco sulla testa e musica a tutto volume», dice il cantante David Gray, uno dei firmatari della protesta. «Non c' è dubbio che sia tortura. Non importa che musica sia: Chajkowskij o Barney il Dinosauro (colonna sonora di un cartone animato - a Guantanamo è stata usata anche questa, come pure quella di Sesame Street, ndr), è qualcosa che può farti completamente impazzire».
Ma non tutti i cantanti protestano. Stevie Benton dei Drowning Pool, le cui canzoni sono state usate come tortura, commenta: «Per me è un onore pensare che una nostra canzone possa essere servita a evitare un altro 11 settembre». (Enrico Franceschini - repubblica.it )
9 commenti:
speriamo che Obama mantenga immediatamente la sua promessa su Guantanamo..intanto, per quello che può valere, "Il mondo di Vesna" ha preso il secondo premio sul tema dei diritti dell'uomo in Canada e credo che sia almeno di buon auspicio per il futuro dei ROM:
http://www.conseildesarts.org/evenement/0810-60e/0812-60e.htm
Usare a musica come strumento di tortura è aberrante.
La musica è vita, lotta per la libertà, amore, passione, sogno!
Arrivo dal blog di Stella mi piace il tuo blog e spero di non fare cosa sgradita nel linkarti.
A presto
Daniele
Anche io ripongo la speranza alla promessa di Obama. Se farà quello sarà un grande passo avanti.
Mamma mia! Non lo sapevo....è terribile, ripongo anche io la mia speranza in Obama, ma ci sarà sempre una parte del mondo in cui si userà questo strumento di tortura...gli Usa iniettano sempre del veleno nel mondo e questo poi si espande.
buona serata dolce rosetta :) e buon fine settimana
per una persona che vive di musica pensare che possa essere usata come strumento di tortura fa venire i brividi....
@mau/C:Ho letto, complimenti per la meritata affermazione.
Anch'io spero che questo sia d'aiuto per la causa ROM.
Un abbraccio ;)
@Daniele Verzetti,il Rockpoeta:Condivido aggiungendo che la musica è anche equilibrio mentale e armonia.
Linka pure,è un piacere
Grazie
@l'incarcerato:Lo spero anch'io
@Luana:Poichè la speranza è l'ultima a morire. Io spero in un mondo più umano
Bacio
@calendula/trattalia:Ti capisco perfettamente. Ho seguito mio figlio negli studi musicali per sei anni. Mi sono innamorata di ogni singola nota. Io con la musica mi rilasso, e leggere che si faccia un uso abberrante di ciò, mi ha fatto sentire malissimo.
Bacio
Qualche anno fa ho letto addirittura che per strumento di tortura usavano leggere pagine tratte dai libri di Harry Potter...
Mi auguro che Obama chiuda davvero quell'abominio che è Guantanamo.
:*-(
Rosa via via che leggevo tremavo. Terribile tutto ciò,non ne ero a conoscenza.
Un abbraccio
Grazie rosa,ti aspetta un post da commentare!
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