La frase scritta a pagina 10 dell’ordinanza che scagiona Gioacchino Genchi da ogni colpa di reato, riassume meglio di ogni altra parola la posizione dell’ex consulente di Luigi De Magistris.
Nessun giornale e nessuna televisione risulta abbia dato equa visibilità alla conclusione di questa vicenda, come ciò che fu fatto quando Gioacchino Genchi subì la perquisizione nel suo ufficio col momentaneo sequestro dei computer, ordinata dalla procura di Roma.
Di seguito, pagina per pagina, la sentenza integrale a firma del presidente Francesco Taurisano.
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Fonte: http://www.danielemartinelli.it/
Articoli interessanti che ricostruiscono il lavoro svolto da Genchi, QUI'
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5 Maggio, una giornata antimafia.
Seguendo queste parole i Grilli Aretusei, il Comitato “Cittadini per la Legalità” e gli Amici di Pino Masciari hanno organizzato una giornata antimafia.
Saranno presenti: Salvatore Borsellino, fratello del Giudice Paolo, Pino Masciari, testimone di giustizia calabrese e Pino Maniaci, giornalista antimafia di Partinico.
Il primo incontro si terrà presso l’I.T.I.S. “E. Fermi” alle ore 9 dove gli alunni di molte scuole di Siracusa e provincia avranno l’opportunità di ascoltare le testimonianze dei tre relatori. Nel pomeriggio si terrà una conferenza alle ore 18 presso il Salone “Paolo Borsellino” di Palazzo Vermexio a Piazza Duomo
Inoltre, il 19 luglio si terrà una grande manifestazione a Palermo non solo per ricordare Paolo Borsellino ma anche per chiedere dove è finita l’Agenda Rossa che stava nella borsa nel momento della strage e che rappresenta un importante tassello per scoprire i mandanti occulti delle stragi di Via D’Amelio e di Capaci, dove morì il giudice Giovanni Falcone.
- Salvatore Borsellino tratterà argomenti che riguardano le collusioni fra la mafia e la politica.
- Pino Masciari, testimone di giustizia, porterà la sua testimonianza di imprenditore che ha denunciato la criminalità organizzata calabrese e che per 11 anni è stato sotto protezione speciale in una località segreta. Oggi, secondo quanto ha dichiarato, si sente abbandonato dallo Stato e dopo che gli è stata tolta la scorta inizierà lo sciopero della fame per cercare di non far spegnere i riflettori sulla sua storia e quindi cercare di salvare la sua vita e quella della sua famiglia.
- Pino Maniaci, direttore di Telejato, piccola emittente televisiva che quotidianamente, senza paura, combatte la mafia. Negli anni l'emittente e lo stesso direttore hanno ricevuto molteplici minacce ed affrontato diversi attentati mafiosi. Tra i più gravi c'è il "pestaggio" subito da Pino Maniaci nel gennaio del 2008 ad opera del figlio del boss di Partinico.
Vi ricordate che nessun Istituzione si era fatta, finora, sentire?
Ebbene finalmente qualcuno si è mosso! La Prefettura della località segreta mette in sicurezza Piera
Fonte: http://www.ritaatria.it/
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2 commenti:
Ma vedi che nonostante tutto non gli restituiscono gli archivi??
E perchè in Tv non se ne parla....e si continua a parlare della separazione come se a noi dovesse interessare......
NON C'E' PIU' INFORMAZIONE.....
Bisogna lottare ma veramente!!
Ci vuole uno Stato di Diritto....
Ti abbraccio Ornella
Siamo appena rientrati io e la mia famiglia da un'incontro sulla legalità,proprio quello di cui ho parlato nel post.
I relatori (Pino Maniaci, Pino Masciari e Salvatore Borsellino, hanno messo l'accento proprio sul problema dell'informazione.
L'informazione quella vera è stata soppiantata da verace spazzatura che straborda da ogni parte.
Hanno oramai il controllo assoluto e stabiliscono cosa è meglio (per loro) raccontare al popolo italiano e cosa tacere.
Altro che Stato di Diritto!
Tutti insieme abbiamo condiviso momenti emozionanti, attravero il racconto dei convenuti (ognuno per la loro attività) minacciati dalla mafia.
Questa sera abbiamo rinnovato l'impegno di non piegarci alla criminalità e di divulgare il messaggio con tutti i mezzi a nostra disposizione.
Resistere, resistere, resistere!
Baci
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