Ai soldati israeliani piace andare in giro con magliette che superano i classici simbolismi del militarismo per addentrarsi nella guerra del futuro, quella asimmetrica nella quale il protagonista è il cecchino onnipotente con la testa vuota che ammazza civili, meglio se donne e bambini.
E questo si riflette nella moda, nell’abbigliamento dei soldati di Tsahal.
Sembra vadano a ruba le magliette con disegni di bambini presi nel mirino, oppure madri piangenti sulle tombe dei figli oppure t-shirt come quella nella foto che mostra una donna palestinese incinta e lo slogan: “con un tiro due piccioni”.
Tutte le scritte sono per “uomini veri”, notevole per un esercito che fa dell’integrazione delle ragazze motivo d’immagine.
I riferimenti sessuali, perfino allo stupro, sono continui come sono continui quelli alla maternità “piangeranno, piangeranno”.
A una maglietta che mostra un bimbo ammazzato si accompagna un “era meglio se usavano il preservativo”.
A quella con un bambino palestinese nel mirino si accompagna un “non importa quando si comincia, dobbiamo farla finita con loro” che suona in italiano come “meglio ammazzarli da piccoli”.
Leggi tutto il reportage di Haaretz qui e conserva questo link per la prossima volta che ti diranno che i palestinesi educano i figli alla cultura dell’odio.
Fonte: gennarocarotenuto.it
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Cari Hermanos,
il nostro adagio "RESTIAMO UMANI" ,
diventa un libro.
E all'interno del libro il racconto di tre settimane di massacro,
scritto al meglio delle mie possibilità,
in situazioni di assoluta precarietà,
spesso trascrivendo l'inferno circostante su un taccuino sgualcito
o battendo ebefrenico i tasti su di un computer di fortuna
sono infatti pagine nocive, imbrattate di sangue,
taglienti di schegge d'esplosivo.
delle nostre urla di terrore,
e mi preoccupo per le pareti dei vostri cuori
Mettete quel volume al sicuro,
di modo che possano sapere sin da subito di un mondo a loro poco distante, dove l'indifferenza e il razzismo fanno a pezzi loro coetanei come fossero bambole di pezza.
In modo tale che possano vaccinarsi già in età precoce
contro questa epidemia di violenza verso il diverso e ignavia dinnanzi all'ingiustizia.
Per un domani poter restare umani.
I proventi dell'autore,
vale dire Vittorio Arrigoni,
me medesimo,
andranno INTERAMENTE alla causa dei bambini di Gaza sopravvissuti all'orrenda strage,
affinché le loro ferite possano rimarginarsi presto (devolverò i miei utili e parte di quelli de Il Manifesto al Palestinian Center for Democracy and Conflict Resolution, sito web: http://www.pcdcr.org/eng/ , per finanziare una
serie di progetti ludico-socio-assistenziali rivolti ai bimbi rimasti gravemente feriti o traumatizzati ).
Nonostante offerte allettanti come una tournee in giro per l'Italia con Noam Chomsky, ho deciso di rimanere all'inferno, qui a Gaza.
Non avremo certo gli stessi spazi promozionali di un libro su Cogne di Bruno Vespa o una collezione di lodi al padrone di Emilio Fede,
Promuovere il mio libro da qui, con il supporto di tutti coloro che mi hanno
dimostrato amicizia, fratellanza, vicinanza, empatia.
Vi chiedo di comprare alcuni volumi e cercare di rivenderli se non porta a porta quasi, ad amici e conoscenti, colleghi di lavoro, compagni di università, compagni di
volontariato, di vita, di sbronza.
E più in là ancora, proporlo a biblioteche,
agguerrite librerie interessate ad un progetto di verità e solidarietà.
Si potrebbero organizzare dei readings nelle varie città, (io potrei intervenire telefonicamente, gli eventi sarebbero pubblicizzati su Il Manifesto, sui nostri blog e aggiro per internet)
e questo potrebbe essere anche una interessante occasione per contarsi, conoscersi,
legarsi.
Non siamo pochi, siamo tanti,
Il libro lo trovate fin d'oggi nelle edicole con Il Manifesto,
Confido in voi,
che confidate in me,
non per i morti
ma per i feriti a morte di questa orrenda strage.
Un abbraccio grande come il Mediterraneo che separandoci, ci unisce.
Restiamo umani.
vostro mai domo
Vik
( dal blog di Vittorio Arrigoni )
Per ordinare online i libri: QUI
5 commenti:
Rosa ho parlato d'Inferno stasera e più inferno di cosìììì! Cosa c'è?
Non ho parole..Un saluto Dual!
...chissà per quanto ancora le raffiche di odio ci impediranno di ascoltare il sereno silenzio delle strette di mano...
ECCO come fomentano questi ragazzi, li esaltano e ci riescono benissimo!
@stella: Purtroppo, cara stella al peggio non c'è mai fine!
@Dual: Benvenuto nel mio blog, grazie per aver commentato
@Paolo: Sogna insieme a me e tante altre persone, che un giorno tutto questo sia solo un lontano ricordo. Tu mi insegni che i sogni sono fondamentali per continuare.
@l'incarcerato: I cattivi maestri, purtroppo, sono sempre attivi.
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